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 Calzature 1200esche 
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Iscritto il: 01/02/2014, 18:41
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Località: Genova
Conosco qualcuno che usa una soletta in groppone, lavorata in modo da avere delle scanalature nel lato a contatto col terreno, per fornire un po' di grip..


11/02/2014, 16:18
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Iscritto il: 08/07/2010, 20:21
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Località: Insubria
Età del ferro e alto medioevo si usavano ribattini chiodati come i miei,
se vai in un castello o sul un pavimento di marmo avrai notevoli problemi e qualcuno ti potrebbe costringere a ripagare i danni...
Se fai il tacco sulla terra lo scalino aiuterà, si racconta che i Mongoli non usavano il tacco per rispettare la sacra terra.
Anche le scarpe da montagna del secolo scorso erano rinforzate con chiodi metallici anche per aumentare la durata
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la gomma è arrivata solo da mezzo secolo o poco più

Maghin ha una brutta esperienza :roll:


11/02/2014, 19:16
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Iscritto il: 08/06/2013, 12:03
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Località: Lomellina
Bene Vincenzo...........
avrei alcune domande ..... * usi una sagoma all'interno della scarpa? Se si come è fatta?
*quando cuci la suola alla tomaia comprendi anche la soletta e la tomaia insieme oppure solo tomaia?
*non capisco come funziona il pezzetto di osso per tenere il filo, usi per caso un punto a catenella?
Sono estremamente curioso .......
Se hai la cortesia di rispondermi...ti ringrazio.
...pep ciao....


11/02/2014, 20:02
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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Cita:
si racconta che i Mongoli non usavano il tacco per rispettare la sacra terra.


ma soprattutto perchè facevano ogni cosa da cavallo mo ce li fregavi a camminare.

penso che una suola di cuoio con ribattini e tacco sia la cosa più filologica e sicura , si potrebbe usare la pece per rendererle impermeabili?


11/02/2014, 20:11
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Iscritto il: 08/07/2010, 20:21
Messaggi: 4559
Località: Insubria
bac ha scritto:
penso che una suola di cuoio con ribattini e tacco sia la cosa più filologica e sicura , si potrebbe usare la pece per rendererle impermeabili?

il tacco per bloccare la staffa a cavallo penso serva,
i ribattini sono eccezionali sul prato, pensate a scarpe da calcio-rugby-football ma su marmo, selciato, granito o peggio piastrelle e palquet in legno dei castelli :?
per l'impermeabilizzazione semplice grasso animale che le invecchia e ammorbidisce, a militare non li avete imbrattati anche voi gli anfibi? :mrgreen:


12/02/2014, 13:30
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
il grasso va bene ma dicevo se uno volesse rendere impermeabili i fori dei chiodi e delle cuciture

e incollare i vari strati di cuoio?

per i chiodi poi servirebbe un incudine da calzolaio.


12/02/2014, 15:44
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Iscritto il: 17/12/2010, 17:48
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Località: Mvtina
Io ho costruito qualche paio di scarpe per la rievocazione, sia aperte che chiuse. Epoca romana.
Io ho sempre proceduto così per la suola: dopo aver cucito la tomaia come ha fatto Vincenzo (filo nella scanalatura) incollavo sopra una nuova suola di crosta di cuoio di 5 mm, così da coprire la cucitura ed impedire l'entrata dell'acqua nella scarpa.
I chiodi o bullette (che purtroppo non si trovano più perchè sono decenni che nessuno più li produce-ora si trovano solo smerciati per la rievocazione e costano una follia :shock:) allora venivano piantati nell'ultima suola (quella che copriva la tomaia) prima dell'incollatura e la punta che sporgeva dall'altra parte ripiegata a martellate, affinchè le bullette non si perdessero durante la camminata.

Visto però che i chiodi da scarpe che mi sono fortunosamente fatta costruire avevano la punta che non si piegava, a fine incollaggio li ho piantati direttamente sulla suola della scarpa finita. Avevo però avuto l'accortezza di accertarmi che l'altezza della punta dei chiodi non fosse maggiore dell'altezza totale della tomaia+suola (perchè non spuntasse la punta dentro la scarpa). Beh devo dire che questa soluzione ha comunque funzionato: per l'uso che ne facciamo noi moderni in rievocazione, i chiodi hanno tenuto egregiamente e finora ne ho persi solo un paio, prontamente sostituiti (son passati 5 anni). Confermo che le bullette su suoli duri (sassi) o selciati o strade asfaltate sono delle vere saponette, e bisogna stare attenti perchè si rischiano cadute rovinose.

Volevo fare i miei più sinceri complimenti a Vincenzo per la splendida realizzazione di queste scarpe chiuse. Davvero bravo. Io ho fatto tempo fa, ma non erano certo all'altezza di questa realizzazione. Sono davvero bellissima. Complimenti ancora, bravissimo

Il suggerimento di Viro mi pare geniale: scanalare una suola di crosta da 5mm o più, in modo da creare una sorta di carrarmato per grippare su terreni lisci mi pare un'ottima soluzione. La proverò per il prossimo paio di scarpe storiche :D


12/02/2014, 17:07
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Iscritto il: 17/12/2012, 12:02
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Località: Brescia
Ciao a tutti,ciao Pep...ho realizzato una dima per ogni numero dal 36 al 45,ma serve solamente a sostenere il lavoro non a dare forma alla calzatura,per quello fa da sola,nel senso che la tomaia è tagliata in modo che sviluppi la sua forma solo seguendo la piega della suola.
Per la tua seconda domanda io cucio tutto insieme solette/tomaia e suola a modi sandwich.
Con il tempo e l'uso la scarpa prende la forma del piede e si dforma/forma laddove il tuo piede spinge.
Vanno mantenute con attenzione e ingrassate ad ogni uso,le mie le adopero dal 2001,hanno qualche toppa ma sono ancora piu' belle :D


13/02/2014, 10:52
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Iscritto il: 17/12/2012, 12:02
Messaggi: 584
Località: Brescia
il pezzetto di osso con la forcina serve a spingere il filo verso la punta della scarpa,dove la tomaia non permette di vedere il foro di passaggio del filo,con un uncino prendo il filo interno e lo faccio uscire dalla suola formando un occhiello,nel quale faccio passare il secondo capo del filo,il nome di questo tipo di punto non lo conosco,ma è uscito da solo nel cercare un modi di cucire le suole :D


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13/02/2014, 11:25
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Iscritto il: 17/12/2012, 12:02
Messaggi: 584
Località: Brescia
Ciao a tutti,ecco un altro passettino...rinforzo del tacco per evitare che la calzatura si afflosci nella zona tallone...linguetta a completamento della zona collo....suola di gomma :D


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14/02/2014, 9:55
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