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 realizzazioni varie 
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porca zozza che bellezza!!!! Una curiosità ragazzi: la creta dove la trovate?: Dalle mie parti ne vedo sulle spallate ai bordi delle strade ed è di colore grigio-azzurro o grigio verde, mi sembra pura non frammista ad altri materiali. Farò qualche foto. Mi piacerebbe provare a fare qualcosa,dovrei studiare e non ne ho il tempo...mi si apre sempre qualche nuova frontiera da qualche altra parte...P.s. nell'impasto delle terrecotte Picene vi sono inclusioni di selce macinata.


01/05/2011, 7:37
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Ciao Sanguinello,
una premessa: tutti i terreni contengono argilla in percentuali variabili, anche quelli sabbiosi. L'argilla è rappresentata da un insieme di particelle litiche di grandezza inferiore ai 2 micron; ve ne sono di vari tipi e composizione, e originano dalla disgregazione delle rocce.
qui per approfondire: http://it.wikipedia.org/wiki/Argilla
La denominazione "terra creta" sta ad indicare un terreno non antropizzato la cui composizione con alta concentrazione di argilla, priva di sabbia e sassolini, permette dopo una breve manipolazione la modellazione di manufatti grossolani quali mattoni, coppi, tegole, ecc. La si può trovare in sedimenti dati dall'azione di acque alluvionali quando, al termine della loro corsa, trovata una zona di calma, permettono la decantazione delle particelle costituenti le argille.
Per poter modellare un manufatto che può essere un vaso, una ciotola, una statuina, occorre che l'argilla sia depurata da tutto quel materiale che è estraneo alla stessa: pezzetti di materiale vegetale, sabbie specialmente quelle a base calcarea, e o materiale animale.
Per la depurazione già i nostri antichi progenitori, a partire dell'età del bronzo, avevano imparato a sciogliere l'argilla estratta dal terreno in acqua, previa essiccazione della stessa; l'argilla umida è difficoltosa da sciogliere in acqua, al contrario di quella secca che tende a sciogliersi da sola ad un successivo idratamento.
Una volta sciolta con l'aiuto di una buona miscelazione, la si fa decantare per alcuni minuti allo scopo di permettere alle particelle pesanti, sabbie, di precipitare suo fondo; si tolgono i residui vegetali, radici, che galleggiano e si travasa il liquido in una seconda vasca o contenitore; la sua decantazione permette alle particelle colloidali costituenti l'argilla di decantare. Più è piccola la particella più tempo impiegherà a raggiungere il fondo, da pochi minuti a molte ore.
L'acqua in sovrappiù la si allontana; la “cioccolata” ottenuta la si versa in una buca scavata nel terreno rivestita con un vecchio asciugamano (sistema moderno) o, come in antico, la si lascia nella seconda vasca ad addensare per evaporazione naturale che è molto lenta
Raggiunta, la massa, la consistenza desiderata, la si raccoglie e su di una superficie dura e liscia la si lavora come se fosse un impasto per il pane; questo per amalgamare la massa e degassarla dall'aria contenuta: i cinesi e i giapponesi per le loro ceramiche addirittura la battevano con bastoni, prima di porla in grotte a maturare per oltre due anni.
Io, per le mie realizzazioni effettuo lo stesso procedimento utilizzando i contenitori, debitamente ripuliti, delle pitture murali con coperchio, in special modo quello che fa da magazzino per l'argilla in pani pronta per essere modellata.
Un sistema più pratico è quella di andare in un negozio per belle arti e comprarla: 10-14 euri al pacco di 20 Kg. ma la poesia dell'originalità non c'è più e la stessa pasta è diversa: gli manca un qualcosa.
Solitamente le argille marrone chiaro cotte daranno un colore giallo arancio che col tempo si scurisce, quella a base verdastra grigiastra danno un bel colore rosso, ma questo è valido per la mia zona, variando le argille la loro composizione a seconda della provenienza e matrice litica.
Per la modellazione di vasellame del bronzo è bene basarsi sulla tecnica del colombino, già attestata e riscontrata per l'epoca: qui per un accenno della tecnica:
http://digilander.libero.it/artisticopi ... ombino.htm
nell'età del bronzo non è attestato l'uso del tornio, al massimo delle basi che permettevano lo spostamento rotatorio di quanto in modellazione.
E con questo sai cos'e la creta o “argilla”.
Cita:

P.s. nell'impasto delle terrecotte Picene vi sono inclusioni di selce macinata. [/quote]
Le ceramiche picene venivano già ottenute con l'ausilio del tornio per la modellazione e eventuali schegge di selce avrebbero causato gravi danni all'operatore.
C'è da precisare che essa, al pari del quarzo, veniva applicata all'interno di particolari manufatti dopo la loro modellazione ma ancora freschi, quali i mortai per sfarinare semi e materie dure da macinare per rendere la superficie di lavoro adatta e resistente; certamente il pestello era di legno.

Scusa la lunghezza del post ma è solo il minimo per darti un'idea precisa.
Se hai domande fai pure.
raff


01/05/2011, 13:47
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Iscritto il: 11/11/2010, 2:01
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Località: castrum externum
fantastico,finalmente qualcuno che scrive x esperienza diretta,professionale e non x "sentito dire,sentito letto,sentito webbato" sono un artigiano di lavoro da 25 anni e oramai vado a"naso" su chi fa,sa fare,e specialmente SA FARE BELLE COSE...sempre dell'opinione che non basta provare mille cose ma specializzarsi e POI PARLARE(con la propria bocca e mani pliiiiiiiiiiis)
e ti ringrazio che molte cose non le sapevo(sono giovane e inesperto)


01/05/2011, 14:19
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Raff ti ringrazio per le spiegazioni, ma confesso di non essere in grado di porre domande, prima dovrei studiare. Seguirò ben volentieri questa discussione e, magari, imparerò qualcosa. Appena mi capita fra le mani un coccetto piceno, lo fotografo.


01/05/2011, 15:48
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
Messaggi: 916
Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
Raff,
se tu potessi venira alla Consulta troveresti persone che potrebbero, a buona ragione, conversare con te compiutamente di questi ed altri argomenti.

Grazie per la lezione e come membro dell'Arc, ti estendo l'invito a partecipare alle nostre manifestazioni.

Ciao
Maon


01/05/2011, 16:08
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
Messaggi: 2037
Località: tra l'oglio ed il chiese
Grazie a tutti,
Mastro, ha detto giusto: è mia esperienza personale che sono pronto a condividere con altri se vi è l'interesse comune.
Esperienza fatta cocciutamente, senza aver a disposizione insegnanti o a partecipare a corsi a pagamento.
Fatta durante le ore libere dal lavoro, immedesimandomi nei modi, tempi, usi e risorse dei nostri progenitori, dopo aver osservato le terraglie e gli impasti delle stesse risultanti dai scavi archeologici a cui partecipavo.
Cominciai ad osservarne la "tessitura" interna: con sabbia e sassolini di silice quelle dell'età del rame e bronzo antico, prive di sassolini e con pochissima sabbia quelle del bronzo recente, prive di alcunchè quelle dell'età del ferro e romane, con la sola eccezzione dell'uso a cui erano destinate.
Mi spiego meglio: il paragone va effettuato prendendo in esame la stessa tipologia di manufatto, ad esempio la ciotola, la "pentola" per cuocere, ma non si possono confrontare gli impasti di una ciotola con quello di un contenitore-truogolo per animali o con quello di un alare da focolare.
Contemporaneamente raccoglievo l'argilla nei campi, terra da mattoni, e provavo a modellare le stesse forme e non vi dico i risultati: da piangere.
Poi cominciai a migliorare la tecnica togliendo dall'argilla le inclusioni calcaree le quali durante la cottura si trasformano in calce causando alla reidratazione lo scoppio delle pareti, degrassando l'argilla troppo plastica che asciugando si deformava e crepava, a cuocere senza sbalzi di temperatura ed alla temperatura che potevano raggiungere i forni dei nostri progenitori, che non era quella di 980° che si usa adesso.
Evitavo anche l'azione di mischiare varie argille provenienti da campi diversi: davano come risultato delle variazioni di colore sotto forma di striature antiestetiche.
Ma come al solito divago troppo, mi faccio prendere dall'argomento...
Maon, ti ringrazio dell'invito e conto di farmi vivo ad almeno una vostra manifestazione, ma c'è anche la distanza da tener presente.
Avete un calendario delle manifestazioni?
raff


01/05/2011, 21:43
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
Messaggi: 916
Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
Raff,
sul sito dell'Arc arcieria sperimentale trovi tutto

http://www.larc-arcieriasperimentale.com


01/05/2011, 22:20
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
Messaggi: 2594
accidenti Raff, uo sta via qualche giorno e si trova pagine di meravigliosi manufatti. Complimenti davvero! (il vasetto a stampiglia è bellissimo)
Ciao!


02/05/2011, 8:36
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
Messaggi: 2037
Località: tra l'oglio ed il chiese
Grazie Maon,
conoscevo il vostro forum ma non il vostro sito( che vergogna!!!),
belle realizzazioni le vostre, spero che a monte vi sia uno studio dei materiali oltre che delle forme.
Peccato per la distanza....
Un grazie anche a te Magin..... visto cosa succede a lasciare il posto in trincea?
raff


02/05/2011, 10:52
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
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Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
raff ha scritto:
Grazie Maon,
conoscevo il vostro forum ma non il vostro sito( che vergogna!!!),
belle realizzazioni le vostre, spero che a monte vi sia uno studio dei materiali oltre che delle forme.
Peccato per la distanza....
Un grazie anche a te Magin..... visto cosa succede a lasciare il posto in trincea?
raff



Tutto ciò che facciamo è studiato in maniera approfondita e realizzato con le tecniche del periodo che in quel momento esaminiamo.


02/05/2011, 15:30
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