Ciao Sanguinello,
una premessa: tutti i terreni contengono argilla in percentuali variabili, anche quelli sabbiosi. L'argilla è rappresentata da un insieme di particelle litiche di grandezza inferiore ai 2 micron; ve ne sono di vari tipi e composizione, e originano dalla disgregazione delle rocce.
qui per approfondire:
http://it.wikipedia.org/wiki/ArgillaLa denominazione "terra creta" sta ad indicare un terreno non antropizzato la cui composizione con alta concentrazione di argilla, priva di sabbia e sassolini, permette dopo una breve manipolazione la modellazione di manufatti grossolani quali mattoni, coppi, tegole, ecc. La si può trovare in sedimenti dati dall'azione di acque alluvionali quando, al termine della loro corsa, trovata una zona di calma, permettono la decantazione delle particelle costituenti le argille.
Per poter modellare un manufatto che può essere un vaso, una ciotola, una statuina, occorre che l'argilla sia depurata da tutto quel materiale che è estraneo alla stessa: pezzetti di materiale vegetale, sabbie specialmente quelle a base calcarea, e o materiale animale.
Per la depurazione già i nostri antichi progenitori, a partire dell'età del bronzo, avevano imparato a sciogliere l'argilla estratta dal terreno in acqua, previa essiccazione della stessa; l'argilla umida è difficoltosa da sciogliere in acqua, al contrario di quella secca che tende a sciogliersi da sola ad un successivo idratamento.
Una volta sciolta con l'aiuto di una buona miscelazione, la si fa decantare per alcuni minuti allo scopo di permettere alle particelle pesanti, sabbie, di precipitare suo fondo; si tolgono i residui vegetali, radici, che galleggiano e si travasa il liquido in una seconda vasca o contenitore; la sua decantazione permette alle particelle colloidali costituenti l'argilla di decantare. Più è piccola la particella più tempo impiegherà a raggiungere il fondo, da pochi minuti a molte ore.
L'acqua in sovrappiù la si allontana; la “cioccolata” ottenuta la si versa in una buca scavata nel terreno rivestita con un vecchio asciugamano (sistema moderno) o, come in antico, la si lascia nella seconda vasca ad addensare per evaporazione naturale che è molto lenta
Raggiunta, la massa, la consistenza desiderata, la si raccoglie e su di una superficie dura e liscia la si lavora come se fosse un impasto per il pane; questo per amalgamare la massa e degassarla dall'aria contenuta: i cinesi e i giapponesi per le loro ceramiche addirittura la battevano con bastoni, prima di porla in grotte a maturare per oltre due anni.
Io, per le mie realizzazioni effettuo lo stesso procedimento utilizzando i contenitori, debitamente ripuliti, delle pitture murali con coperchio, in special modo quello che fa da magazzino per l'argilla in pani pronta per essere modellata.
Un sistema più pratico è quella di andare in un negozio per belle arti e comprarla: 10-14 euri al pacco di 20 Kg. ma la poesia dell'originalità non c'è più e la stessa pasta è diversa: gli manca un qualcosa.
Solitamente le argille marrone chiaro cotte daranno un colore giallo arancio che col tempo si scurisce, quella a base verdastra grigiastra danno un bel colore rosso, ma questo è valido per la mia zona, variando le argille la loro composizione a seconda della provenienza e matrice litica.
Per la modellazione di vasellame del bronzo è bene basarsi sulla tecnica del colombino, già attestata e riscontrata per l'epoca: qui per un accenno della tecnica:
http://digilander.libero.it/artisticopi ... ombino.htmnell'età del bronzo non è attestato l'uso del tornio, al massimo delle basi che permettevano lo spostamento rotatorio di quanto in modellazione.
E con questo sai cos'e la creta o “argilla”.
P.s. nell'impasto delle terrecotte Picene vi sono inclusioni di selce macinata. [/quote]
Le ceramiche picene venivano già ottenute con l'ausilio del tornio per la modellazione e eventuali schegge di selce avrebbero causato gravi danni all'operatore.
C'è da precisare che essa, al pari del quarzo, veniva applicata all'interno di particolari manufatti dopo la loro modellazione ma ancora freschi, quali i mortai per sfarinare semi e materie dure da macinare per rendere la superficie di lavoro adatta e resistente; certamente il pestello era di legno.
Scusa la lunghezza del post ma è solo il minimo per darti un'idea precisa.
Se hai domande fai pure.
raff