Ubalda, la miniforgia che ti scalda!
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gbr1967
Iscritto il: 16/03/2012, 10:52 Messaggi: 87
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Salve a tutti ..in effetti il titolo potrà far sorridere come lo ha fatto fare anche a me quando l’ho “battezzata” - forse prematuramente per le ragioni appresso indicate - ma di fatto così è.. o dovrebbe esserlo.. Ma passiamo subito alle presentazioni. Ubalda, l’ultima “creatura arrivata”, è una miniforgia a gas, frutto – principalmente - dello “spunto” fornito dall’ottimo “brain-storming”, che si è creato nel Tread “Forgia” di poco tempo fa, del quale ringrazio tutti coloro che vi hanno partecipato per l’insieme delle attente considerazioni fatte; ed anche di piccolissime personalizzazioni, realizzate strada facendo, atte a poter utilizzare: della pietra ollare che mi avanzò oltre un decennio fa, un cannello a gas di quelli che si usano per squagliare la guaina (..o per pelare il maiale.. o per fare le miniforgie a gas!) e pezzi di tubo vari che non si buttano mai; ed ecco il risultato.. Ieri o finito d’incollare gli ultimi pezzi di pietra che ho usato per sostenere, “avvolgere” e proteggere il cilindro d’acciaio esterno della miniforgia.. e ciò, al fine di: a) non disperdere rapidamente tutto il calore dissipato dalla struttura della miniforgia quando sarà in funzione (nel locale/garage dove faccio tutti i miei lavoretti, non c’è riscaldamento e vi assicuro che d’inverno - ma già ora si comincia - la temperatura nel suo interno è siberiana!); b) prevenire possibili ustioni (se il cilindro fosse rimasto scoperto..); c) impiegare tutto quel materiale accantonato da tempo (per far spazio.. ad altro!) Come si può intuire dalle foto, la miniforgia – il cui diametro interno è di 10 cm - è posizionata, all’interno della struttura in pietra, in modo tale da poterla eventualmente rimuovere, in modo semplice - per quanto al peso della pietra ollare - sollevando la spessa lastra di chiusura - che ho posizionato solo stamane - senza, quindi dover “rompere” il pregiato(!) involucro. In ultimo, rimane da predisporre bene l’attacco ed il sostegno per il cannello del gas (per il quale pensavo di fare una sorta di “cavalletto” che lo sorregga), e lei, Ubalda, sarà pronta per.. ..la focosa prova!! Ma forse corro troppo ragazzi.. spero solo che la malta refrattaria usata (circa 7-8 kg, senza l’acqua) per fare la “gettatina” tra i tubi (costituenti l’armatura della miniforgia), riesca a sopportare le temperature allo scopo utili; ciò, in quanto mi sono accorto – ovviamente quando il lavoro era finito – che sul sacchetto c’era scritto: per forni, camini, canne fumarie, bbq, ecc.. elementi, questi, che raramente superano le poche centinaia di gradi.. Mah! Aspettiamo qualche giorno ancora per l’asciugatura della colla e della malta impiegate e poi si vedrà.. Sperando di aver fatto cosa gradita nel mostrarla, i miei migliori saluti e a presto.. Ciao, Peppe
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05/11/2012, 11:43 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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bel lavoro , adesso dai gas e non dimenticare di fotografarla a caldo per avere un'idea delle temperature che può raggiungere.
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05/11/2012, 21:52 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Peppe, gbr1967 ha scritto: Salve a tutti ............. che sul sacchetto c’era scritto: per forni, camini, canne fumarie, bbq, ecc.. elementi, questi, che raramente superano le poche centinaia di gradi.. Mah! Aspettiamo qualche giorno ancora per l’asciugatura della colla e della malta impiegate e poi si vedrà.. Sperando di aver fatto cosa gradita nel mostrarla, i miei migliori saluti e a presto.. Ciao, Peppe Solitamente quelle malte non vengono garantite oltre gli 800° ma considerando un uso saltuario non dovresti aver problemi. Ho una certa esperienza maturata su forni operanti a temperature di 1200° e ti posso dire che per temperature superiori a 800° è d'obbligo usare malte refrattarie ad alto contenuto di allumina. Occhio ad usarla nel chiuso del garage, come residuo di combustione avrai anche CO2 Bella presentazione. Un saluto da Raff
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06/11/2012, 1:02 |
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gbr1967
Iscritto il: 16/03/2012, 10:52 Messaggi: 87
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Ciao Bac, ..grazie, appena possibile provvederò alle immagini in funzione.. Ciao Raff, ..grazie anche a te.. si, ricordavo di aver letto da qualche parte circa le tue molteplici esperienze lavorative.. proverò a fare una ricerca dell malta indicata.. il garage è ben areato, grazie, comunque per averlo precisato.. A presto, Peppe
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06/11/2012, 1:42 |
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gbr1967
Iscritto il: 16/03/2012, 10:52 Messaggi: 87
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Salve a tutti, Ubalda è anche servizievole.. Cominciando a scaldarsi, inizia anche a produrre qualcosa.. Ecco quello che son riuscito a fare fin qui.. Scherzi, se pur piacevoli (e gustosi), a parte, stamane ho cominciato non senza difficoltà ad accenderla.. N.B. il cannello grande, quello che si intravede nelle immagini precedenti, non va(!) ..era sovradimensionato e oltretutto all’interno della miniforgia, con esso inserito nella apposita sede, non si creava un buon ricircolo d’aria e la combustione, quindi, per carenza di comburente, non era ottimale. Risultato, una macchia scura sulla pietra, al di sopra dell’imbocco della miniforgia causata dalla fiamma lunga/alta 60-70 cm, larga circa 20, che usciva comodamente, quasi morbida, fuori dall’imboccatura, disperdendosi verso l’alto.. Il rapporto combustibile/comburente era sballatissimo: troppo gas e scarsa/nulla circolazione d’aria all’interno della miniforgia.. talvolta, anche, si spegneva.. Serviva un altro cannello più piccolo che consentisse di creare al suo interno il necessario (violento) “vortice di fuoco”.. Detto, fatto L’ultimo, per fortuna, sullo scaffale di un “Brico”, sembrava proprio fare al caso .. Un ugello più piccolo per un minor apporto di gas e ridotte dimensioni della bocca che, inserita nel(l’ormai) sovradimensionato foro laterale, lascia anche entrare l’ aria di fianco, parallelamente al fuoco del cannello.. [Per Bac (e per chi lo legge), il “vortice” lo fotografo una delle prossime sere/notti, sia per il buio sia per lasciar meglio asciugare tutta la struttura.. Vagamente, nella foto di sopra, si intravede solo un po’ di colore della fiamma che è durata pochi minuti..] ..segue..
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11/11/2012, 0:59 |
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gbr1967
Iscritto il: 16/03/2012, 10:52 Messaggi: 87
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L’originale “sostegno” del cannello, di cui alla foto sottostante, non solo composto (casualmente) da una livella servita per comprendere qual è la giusta – inclinazione - direzione che deve avere il cannello, ma anche da un gancio a S (posizionato, poco più dietro, sul pomello dello sportello del pensile che s’intravede..), utile, quest’ultimo, per sostenere il tubo del gas e farlo scorrere avanti e indietro (regolando così anche la profondità d’inserimento del cannello all’interno del foro della struttura della miniforgia), è al momento, se non altro, abbastanza funzionale per trovare il posizionamento ottimale.. poi, per un supporto definitivo, una volta capito meglio come funziona il tutto, la cosa verrà da sè.. Ora vado a dargli un’altra scaldatina.. e.. quasi, quasi, dopo, ci metto pure due salsicce che mi sta venendo fame! Alla prossima, Peppe Strano ma vero! ..Lo sapevate che la pietra ollare, dopo tanto tempo che non si scalda, suda? Ciao!
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11/11/2012, 1:05 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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bisognerebbe togliere il fondo dall'altra parte e sostituirlo con una finestra mobile per regolare l'aria, anche una cappa che faccia da tiraggio creerebbe una maggiore pressione sull'aria in ingresso. io ho notato che dando ai gas esausti la possibilità di allontanarsi verso l'alto da una sorta di camino migliora la combustione.
attorno alla camera hai messo dell'isolante ?
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11/11/2012, 8:30 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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Salve Gbr 1967, se per la Ubalda ti sei riferito ad un film di anni fa' sei un ragazzaccio, ovviamente scherzo, ho letto del tuo lavoro, anche tu come altri del Forum siete molto bravi ed io mi sento piccolo piccolo ; continuate c'e' sempre qualche cosa da imparare ; quand'ero ragazzo una massima comune era : il mestiere si ruba con l'occhio. Peccato che io sia un po' miope. Sapresti dove si puo' trovare la pietra ollare? So che e' ottima per cucinare. Ciao Lino.
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14/11/2012, 17:53 |
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gbr1967
Iscritto il: 16/03/2012, 10:52 Messaggi: 87
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Salve a tutti, grazie Bac degli utili suggerimenti, alla cappa ci avevo pensato ma poi ho risolto al contrario: non creo tiraggio post fiamma, creo aspirazione d’aria parallelamente al cannello del gas.. il fondo della miniforgia è costituito da un cilindro di pietra ollare, alla bisogna asportabile, inserito sul fondo del tubo d’acciaio.. Ecco le immagini del.. “lato b” di Ubalda , la lana di vetro usata solo a ‘mo di tappo e la giusta inclinazione e profondità d’inserimento del cannello che ha consentito di ottenere una buona miscelazione di gas e aria all’interno della miniforgia.. Ho notato, peraltro, che la fiamma del cannello è preferibile dirigerla lateralmente affinché, costeggiando la parete interna (e dando gas), cominci a roteare a mo’ di una lingua di fuoco, a spirale/vortice, senza nemmeno uscire troppo dall’imbocco della miniforgia.. Ed ecco cosa è accaduto dopo 2, 10, 20-25 minuti dall’accensione.. Per esser stato il primo esperimento di costruzione di una miniforgia a gas e le prime martellate date ad un tondino di ferro incandescente, posso ritenermi - momentaneamente - soddisfatto.. Ora, a parte il supporto per il cannello del gas per il quale al momento ancora soprassiedo, sarà da testare il consumo di gas, la durata della struttura che - come si dice in gergo - ha già fatto la “mossa”; e, soprattutto, rimediare qualcosa su cui battere che non sia il mini piano della morsa (ancorata sul bancone, che salta tutto per aria..) ma guardate un po’ cosa è successo dopo poche martellate.. nulla di grave ma.. ..per caso, a qualcuno “avanza”.. un’incudine? Ciao, a presto.. Peppe P.S. x Lino, se non ricordo male tu sei al nord.. la pietra ollare, a me, la portarono da Bolzano e a loro volta fu importata dalla Finlandia.. credo, comunque, che qualche piccolo giacimento ci sia anche in norditalia.. ma se vuoi maggiori dettagli, circa la strada che ho seguito io, proseguiamo in MP.. Ciao e grazie per i gli immeritati complimenti.. quando c'è da imparare - cioè sempre - io sono più piccolo di te!
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14/11/2012, 23:36 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Peppe, se posso esprimermi anch'io, voglio dirti che ha ottenuto un ottimo compromesso in confronto con una vera forgia a carbone.... sì, certo, non ti permetterà il riscaldamento di pezzi grossi ma le tue punte di frecce e qualche coltello li potrai ottenere con ampia soddisfazione. Bravo!! Un solo consiglio per farla durare di più: quando spegni la fiamma tappa con lana di vetro, o meglio con fibroceramica se la trovi d'occasione, sia la bocca davanti che il foro di inserimento della torcia a gas; questa azione ti preserva dagli sbalzi termici, dovuti al brusco raffreddamento, il refrattario e la pietra ollare allungandoti in tal modo la loro durata. Un sistema veloce e di costo contenuto per dotarsi di una "incudine autocostruita" è quello di ricavarla da un pezzo di rotaia, 45 cm bastano; ad un estremo ricavi il cono ed all'altro ricavi la sezione piramidale, dopo averteli fatti sbozzare da un fabbro colla fiamma ossidrica. Qui per un esempio: http://www.coltelleriacollini.it/commun ... ic&t=13232 Quattro fori sulle ali per fissarla su di una sezione di tronco e sei a posto; in alternativa dovrai spendere più di cento euro per una incudine appena sufficiente. Dai..... vogliamo vedere un pò di punte di freccia... mi raccomando piramidali e a tre lati Un saluto da Raff
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15/11/2012, 0:39 |
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