Come si deduce dal titolo del post, ho elaborato una mia teoria in tal proposito.
Guardate qua, nel mio blog!
http://lacapannadelloziodom.blogspot.co ... zione.html

Ps. poi se volete, fate un giro nel blog!

Domenico devo farti i miei complimenti. Tanto di cappello! Una cosa simile, me la sogno. Mi puoi dare particolari tecnici, per favore? Puoi mettere altre foto da varie angolazioni? Grazie e di nuovo bravo! Ciao, Mirco

Mi fai arrossire Mirco!
Comunque non è ancora finito, mi manca la tempra della lama e della molla, e poi definire la tensione della stessa.
Le misure comunque sono notevoli, 250mm di lunghezza 110 di lama 3mm di spessore, la struttura è 6mm di sp. le guancette, di cui vado fiero per l'intuizione 5mm ( in origine pensavo al ciliegio...) ma poi il materiale "VIBRAM" usato, si è rivelato fantastico! Ci tengo a precisare che non ho comprato nulla, ne' viti ne' spessori, tutto costruito manualmente, e le dimensioni ridotte, mi hanno distrutto le mani. E' esattamente un mese che ho fattto il progetto in cartone! Devo ammettere che ne sono molto orgoglioso
Appena faccio altre foto, con luce diurna, le posto volentieri.
Comunque qrazie di nuovo per i complimenti, mi fanno un piacere immenso!
Ciao Mirco!

Ciao Nicodemo,
bei coltelli... ottimo risultato.
A te ed a Mirco propongo di cimentarvi con questo:

primo coltello multiuso di epoca romana
Ne sareste capaci?
raff

Raff, grazie ma ammetto la mia inadeguatezza. Per favore, puoi mettere altre foto più esaustive? Dove è stato trovato? Di che epoca è? Si può vedere "dal vivo"? Spero un giorno poterlo fare. Grazie ancora. Ciao, Mirco

con gli strumenti dell'epoca.
e si ... spesso per noi moderni c'è da restare a bocca aperta di fronte a cosa riuscivano a fare in passato senza l'ausilio degli strumenti di cui si dispone oggi.

ciao!

...Ciao Magin ...vuol dire che siamo più ignoranti adesso .....anche se siamo arrivati sulla luna ....ai tempi dei romani la manualita era dobligo per sopravvivere oggi è relativo ......abbiamo i super.... Mario

Più guardo quel reperto e più mi sembra uno di quei multiattrezzi che adopera mia figlia quando va al campo con le guide (scouts) e le serve per mangiare. Certo che chi lo ha costruito, doveva avere una manualità meravigliosa, se pensiamo che doveva partire da una materia veramente grezza. Ciao, Mirco

Ecco, così si dovrebbe vedere l'interno e capire il meccanismo..
Vi sono tre spine (che passano attraverso ai tre elementi) sul dorso che bloccano la molla, una bussola in bronzo (con un diametro centrale da 10mm e due ridotti da 8, per fare battuta sulla lama) su cui ruota la stessa, e un altra bussola sull'angolino opposto, che serve per chiudere la carcassa.
Adesso con un pò di fantasia...montato!

Ciao Nicodemo,
Adesso, visto anche la tua tecnica, puoi cimentarti con qualcosa di più impegnativo....e mostrarcelo perchè le belle realizzazioni vanno godute non solo da te.
Perdona, già che ci sei, l'OT che ho introdotto nel tuo tread e che mi permetto di continuare.
Dell'esistenza di coltelli multiuso, che si fanno risalire all'epoca romana anche se gli storici asseriscono che la forchetta sia stata introdotta solo verso l'undicesimo secolo, se ne conoscono almeno due:
il primo, che già avete visto in foto è di ritrovamento contradittorio e non si riesce a comprendere se è stato ritrovato in ambito mediterraneo o in Inghilterra.
Il secondo dovrebbe essere stato ritrovato a Ventimiglia, in una sepoltura, differisce dal primo per il fatto che la forchetta è indipendente dal cucchiaio:



Dovrebbe essere esposto all'antiquarium di Albenga. I "dovrebbe" sono d'obbligo poiché non ho documentazione e sui siti delle soprintendenze non ho trovato riscontri e quello che si trova in rete può essere stato oggetto di manipolazione.
Per quello di Albenga:
http://www.sanremo.it/sapere/leggi-arti ... zgsVsjnv8m
http://www.taccuinistorici.it/ita/news/ ... aggio.html

Per quello inglese:
http://www.antikitera.net/news.asp?ID=5 ... cia&page=7
http://solleviamoci.wordpress.com/2010/ ... -svizzero/
Ambedue sono ricavati in argento con la sola esclusione della lama in ferro, caratteristica che viene spiegata con il fatto che il possessore fosse una persona non povera, abituata alle comodità della tavola e non voleva rinunciarci durante i viaggi.

Ciao Magin. Il discorso sulle tecnologie dell'epoca, non dei romani che di solito si appropriavano della tecnologia altrui, si potrebbe ampliare: conoscevano già il tornio, gli scalpelli e lime le usavano normalmente, il trapano a volano con punta in ferro era usato, molavano già il vetro, conoscevano la vite e madrevite anche se in legno, il rubinetto per l'acqua, la pompa a pistoni per drenare l'acqua dalla stiva . Cesoie e pinze erano già conosciute dai tempi della lavorazione del ferro di Hallstatt, la manodopera era gratis ed il tempo c'era. L'opera era perfettamente fattibile per quell'epoca. Quello che stupisce è la perfezione con la quale si realizzavano i manufatti, perfezione che oggi non c'è più: oggi si produce per produrre la quantità, ieri si produceva affinchè durasse nel tempo; ed ha ragione Mario nel dire che una volta la manualità era d'obbligo....
Raff
Ps: scusate se mi son dilungato.