Salve a tutti,
ciao Jeval,
jeval ha scritto:
Mah , intanto non ho mai trovato maclura in riposo vegetativo , tagliata in qualunque mese cola linfa più o meno allo stesso modo .
( d'altra parte e' un relitto botanico del pleistocene , pare che le drupe fossero cibo per i mastodonti ( non chiedetemi le fonti sono rimaste su uno dei pc che usavo in azienda 7 anni fa ))
Se realmente sono anelli "lunari" e' probabile che siano presenti anche nel legno primaverile , quello colorato in grigio nella foto , li non si distingue nulla ma se ci fossero tre anelli il conto tornerebbe .
marzo-aprile-maggio = legno primaverile
altri mesi = legno tardivo ?
Devo togliere almeno un'altro anello, se ritrovo la lente a 30 ingrandimenti comprata dai polacchi provo ad indagare .
Nelle piante, lo stimolo alla crescita è generato da un ormone che viene sintetizzato dalle gemme e dalle foglioline nascenti, in fase di sviluppo. Questo ormone che va subito in circolo provoca un subitaneo e veloce sviluppo dell'anello poroso che costituisce l'inizio dell'alburno nascente. Questo è indispensabile per creare i nuovi vasi adduttori di linfa verso le foglie mentre quei vecchi, dell'anno precedente vengono abandonati.
Qui:
http://www.agr.unifi.it/laboratorio/biologia/indice.htm scaricare il documento "Accrescimento longitudinale e diametrale" tenendo presente che è destinato a studenti universitari e la lettura è noiosa.
Questo processo rimane in atto finchè c'è sviluppo di nuove foglie o nuovi germogli con allungamento dei rami/fusto ed è classico delle latifoglie dei climi temperati che in genere hanno legni ad anello poroso: quercia, gelso, castagno, noce, ecc. Il pioppo, il larice, il tiglio sono, invece, legni a porosità diffusa.
Ma è anche vero che le foglie, diventando adulte, diminuiscono la produzione dell'ormone della crescita e iniziano a produrre ormoni inibitori, di conseguenza inizia la fase di ingrossamento del fusto dovuta alla crescita dell'anello con l'apporto di legno "tardivo". Questo è compatto, atto solo a sostenere il nuovo peso dei rami e foglie e privo di vasi.
La sua generazione, però, è soggetta anche a fattori esterni: se la temperatura ambiente va oltre un certo limite e manca l'acqua, la pianta si "blocca": le foglie assumono l'aspetto appassito ma non vi è crescita, se son presenti futti cadono irrimediabilmente. Cicli di caldo afoso intervallati magari da pioggia lasceranno dei segni nella formazione degli anelli
E' provato che improvvise carenze di acqua, seguite da improvvise abbondanze, alterano la formazione dell'anello; fenomeno comune alla piante che sono presenti lungo i fossi, non perenni, destinati all'irrigazione dei campi.
Altro motivo di alterazione dell'anello è rappresentato dalla presenza incostante di sali minerali nell'acqua assorbita dalle radici: è il caso di boschette presenti a bordo campo che raccolgono i colaticci degli stessi, ricchi di concimi e liquami. Ma anche fiumi o torrenti o canali che in estate si riducono a pozze di acqua ferma.
Nel caso della maclura che stai lavorando si riconoscono alcune alterazioni che, forse, son dovute proprio alle cause da me elencate.
Ti rimetto la tua foto a cui ho aumentato il contrasto e nitidezza e tolto il colore:
partendo dal basso: in particolare il terzo e quarto anello, unitamente all'ultimo in alto.
Scarterei, anche se romantica, la possibilità che sia l'effetto della luna; in tal caso sarebbero alterati tutti gli anelli, non trovi?