pioppo tendinato o cordato....realizzabile o pura follia?
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Salve a tutti, ciao Francesco, Quello che Hamm riporta nel suo libro è vero; è possibile costruire archi in solo osso e cordina di tendine ma....sono archi estremi, realizzati in mancanza di materiale idoneo, con forti limitazioni dell'allungo, pena la loro rottura. Erano archi prevalentemente di sopravvivenza: Allegato: archi in osso.png L'immagine è tratta da qui: https://picasaweb.google.com/1058289926 ... afica2009# l'autore è Gabriele Maestri. Si tratta di una mostra etnografica sui popoli dell'estremo nord che accomuna sia le popolazioni Nord Americane, sia quelle Europee, come anche le Asiatiche; l'elemento comune è rappresentato dall'ambiente perennemente ghiacciato ed i materiali esposti vanno dal vestiario ai giocattoli, dagli attrezzi alle armi. Mancano le didascalie ma basta osservare bene; però ditemi se il link è di vostro apprezzamento. Sarei daccordo anch'io ad una sperimetazione con lamine ottenute da costole tagliate per il lungo, ma... occorre sapere che l'osso di bovini giovani serviti nelle macellerie, ha 3-5 anni di età ed è molto fragile una volta asciugato. Occorrono ossa di animali di 9 10 e più anni di età, se più è meglio. Il tendine artificiale lo puoi trovare in rete: http://www.hobbyland.eu/ita/prod/000000 ... 0/7258.htmperò, tieni presente che altro non è che volgarissimo nylon e come cordina andrebbe benissimo l'ex spago per le balle di fieno che si usava fino a 15-20 anni fa in agricoltura. Oggi è stato soppiantato dallo spago in polipropilene che non va bene. Un saluto da Raff
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25/06/2012, 12:24 |
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francesco
Iscritto il: 29/05/2012, 23:09 Messaggi: 313 Località: Vrilissia - Grecia
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Raff e che mi dici del dacron? sfilacciato dovrebbe essere veramente tosto. Lo spago che dici tu è quello bianco con cui si legano pure i giornali e le riviste? come collante il bicomponente? una resina? Però così stravolgiamo tutto mannaggia! Finisce per diventare un arco moderno di materiale riciclato, che di per se non è una cattiva cosa, ma non ha niente a che fare con i primitivi! Il tempo, ci vorrebbe il tempo! così da potersi dedicare ad entrambi i progetti, anzi a tutti e tre se includiamo l'arco legato. Ho letto dal file che mi hai inviato che l'arco ritrovato era probabilmente in abete o larice, e l'abete è veramente molto tenero come legno! Mi prudono le mani e ogni giorno che passo in garage devo resistere alla tentazione di scendere con l'accetta e spaccare il tronchetto di pioppo. Sta seccando proprio bene senza spaccature ne altre sorprese. Ci sono 27 gradi di media e umidità medio bassa in garage! sopra si muore! l'altro ieri il termometro posto fuori al balcone all'ombra misurava 45 gradi alle 3 del pomeriggio! Quasi quasi me ne scendo giù con una brandina!!! Ciao a tutti
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25/06/2012, 22:49 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Francesco, Il tendine artificiale, in nylon, si posa allo stesso modo del tendine vero per il motivo che assorbe acqua e di conseguenza anche la colla a base acquosa quale è la colla animale, senza stravolgere molto la filologità. Stupisce che una plastica possa assorbire acqua ma è così; ne arriva ad assorbire fino al 10% del proprio peso; diverso è il caso del polipropilene o del dacron che non assorbono acqua. Come dicevo su un post precedente oggigiorno è difficile trovare dello spago in puro nylon (poliammide: http://it.wikipedia.org/wiki/Nylon ) perchè è stato soppiantato dal polipropilene (polimero termoplastico: http://it.wikipedia.org/wiki/Polipropilene ) di conseguenza anche lo spago degli imballi di giornali e riviste è polipropilene. Per saperlo con certezza prova a dar fuoco ad un capo con l'accendino: se gocciola gocce fiammeggianti e puzza di cera è polipropilene. Occhio che le gocce fuse si attaccano alla pelle e si staccano solo quando si sono raffreddate. Il dacron non si lega con colla animale e non saprei se le resine o le colle bicomponenti ne ledano le fibre. francesco ha scritto: Mi prudono le mani e ogni giorno che passo in garage devo resistere alla tentazione di scendere con l'accetta e spaccare il tronchetto di pioppo. Sta seccando proprio bene senza spaccature ne altre sorprese. Ci sono 27 gradi di media e umidità medio bassa in garage! sopra si muore! l'altro ieri il termometro posto fuori al balcone all'ombra misurava 45 gradi alle 3 del pomeriggio! Scendi pure a spaccarlo in quattro: sarai al sicuro da eventuali fessurazioni radiali dovute al ritiro. Se era tasso o olmo, senza grasso o lacca, s'era già fessurato. francesco ha scritto: Quasi quasi me ne scendo giù con una brandina!!! Ciao a tutti Ecco....un'altro che abbandona il letto coniugale. Un saluto da Raff
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25/06/2012, 23:41 |
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francesco
Iscritto il: 29/05/2012, 23:09 Messaggi: 313 Località: Vrilissia - Grecia
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Ciao Raff, bello il link che mi ha mandato, le foto però si vede che le ha fatte qualcuno che era lì per turismo e non faceva l'arcaio Ho i miei dubbi sul fatto che quei flettenti bianchi siano osso, sia perchè sono troppo lunghi per essere ossa sottili, e sia perchè sono troppo doppi (vedi foto 43) per potersi flettere. In più sti archi sembrano fatti da vari pezzi legati assieme, con rinforzi nei punti di piegatura (e quelli certamente sono osso, si vede chiaramente la faccetta articolare). Per quanto riguarda la loro efficacia e l'apertura, osservando le frecce sullo sfondo e, ancor di più quelle in alto riprese solo agli impennaggi, non mi sembrano così piccole da un allungo tipo 19"! in più mi sembrano abbastanza pesanti, come per la caccia grossa. E se si pensa al genere di probabili prede di un eskimo, ci sta tutta! Un orsetto bianco pesa svariate tonnellate e ha tanto di quel grasso addosso che ci vuole un bel po di massa per perforarlo fino a ledere organi vitali. Per fare ciò e a distanza di sicurezza (non meno di 40 metri nel caso di un orso) l'arco deve essere di una certa forza. Ovvio che queste sono ipotesi e congetture fatte da dietro uno schermo, dal vivo le cose possono cambiare notevolmente. Sarebbe bello andarlo a vedere da vicino questo museo e magari fare due foto tecniche...con i dettagli delle legature e delle nocche per le corde. Bella pure la 46 che presenta un arco molto corto in spalla al "samurai?". Per lo spago che dicevi tu, qual'è quello classico marroncino sottile o intrecciato? fammi capire così lo posso cercare. Abbandono del letto coniugale eh? generalmente è utilizzato come giga-culla da mio figlio che, guarda caso, si piazza tra me e la madre e comincia a scalciare (nel sonno sempre) finchè non si ricava un metro di spazio per lato!! io dormo sull'"intelaiatura coniugale", altro che talamo di Ulisse! se no secondo te come restavo fino a quest'ora a scrivere sul forum? ciao ciao
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26/06/2012, 0:13 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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ossi di balena con cordatura in tendine , sottozero anche se riesci a sciogliere la colla dubito che gli incollaggi vengano bene.
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26/06/2012, 10:58 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Francesco, francesco ha scritto: .... Ho i miei dubbi sul fatto che quei flettenti bianchi siano osso, sia perchè sono troppo lunghi per essere ossa sottili, e sia perchè sono troppo doppi (vedi foto 43) per potersi flettere. In più sti archi sembrano fatti da vari pezzi legati assieme, con rinforzi nei punti di piegatura (e quelli certamente sono osso, si vede chiaramente la faccetta articolare)...... Come detto da Bac non era possibile fare ed usare colle ragion per cui solo legature e negli ultimi secoli anche chiodature. Genericamente parliamo di osso di balena, ma potrebbero anche essere fanoni di balena che in alcune razze arrivano anche a 4 mt di lunghezza, essendo a base di materiale corneo flettono meglio che l'osso. francesco ha scritto: ......Per lo spago che dicevi tu, qual'è quello classico marroncino sottile o intrecciato? fammi capire così lo posso cercare...... Marroncino, sottile, intrecciato, mi fai ricordare lo spago da calzolaio che volevano vendermi per lino ma era poliestere: l'accendino, come sempre, svelò l'arcano: il lino brucia carbonizzandosi, il poliestere fonde al pari del nyoln e del polipropilene. http://it.wikipedia.org/wiki/Poliesterihttp://web.tiscali.it/grattacielo/rafforzino.htm se è vero è nylon e lo trovi anche in ferramenta. http://www.ebay.it/itm/GOMITOLO-SPAGO-P ... 0629281340 questo ti fideresti a comprarlo? Altra dritta per identificare il nylon: è più pesantre dell'acqua e va a fondo; il polipropilene è più leggero e sta a galla. francesco ha scritto: ..... io dormo sull'"intelaiatura coniugale", altro che talamo di Ulisse! se no secondo te come restavo fino a quest'ora a scrivere sul forum? ciao ciao Urge costruire una panca da arcaio con morsa smontabile ma alta quanto "l'intelaiatura": la accosti al letto e così non cadi..... Ciao da Raff Ps: dovremmo far cambiare titolo al tread in: arco in pioppo tendinato o cordato... realizzabile o pura follia?
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26/06/2012, 21:29 |
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francesco
Iscritto il: 29/05/2012, 23:09 Messaggi: 313 Località: Vrilissia - Grecia
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Esatto! era proprio quello che avevo pensato. Con i fanoni si costruivano pure i busti per le signore fino al secolo scorso. Tali pseudo denti sono infatti molto più elastici dell'osso. Per quanto poi riguarda la legatura era ovvio che non potendo disporre di colle... Me le sono studiate un poco le legature e presto farò qualche prova su un pezzo di legno corto, tanto per vedere come mi vengono, però sono belle, o meglio intriganti! Il cordino allora è quello per i fili a piombo che usano i "Masti" nell'edilizia...vedrò di andare in giro per ferramente con un accendino, speriamo che non mi caccino! Ragazzi qui oggi fa un caldo da deserto del Mohave, sono le 11 di sera e ci sono 30 gradi oltre a un considerevole numero di "cunupie" italianamente parlando: zanzare!!! Grazie per le dritte e i suggerimenti, grazie Bac è sempre un piacere leggerti e grazie Raff per l'immancabile precisione. A proposito il chianghiere altresì detto macellaio, mi procurerà le costole di mucca, anche se tagliate perchè una parte resta sulla bistecca. Le ho viste e sono abbastanza lunghe, me ne da 6. Intanto mi pare di ricordare che se l'osso viene immerso in acido acetico diluito, diventa morbido perchè perde il reticolo cristallino, ma dove l'avrò sentito/letto? bo? per il post vedo se riesco a cambiare il nome; se no mi spiegate voi come fare? Ciao
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26/06/2012, 22:42 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Francesco, quando il tuo "chianghiere" ti fornirà le costole, ma per me non vale la pena, fattele dividere per il lungo con la sua segaossi, poi dovrai decidere se le pulisci tu o le fai pulire a madre natura. Se preferirai pulirtele di persona dovrai sottoporle a due cicli di bollitura per far sì che i carnicci, tendini, grasso si stacchino e lascino l'osso pulito. Il sistema di madre natura prevede l'interramento per un periodo di almeno 6 mesi in un terreno umido, o vicino ad un formicaio, affinchè batteri & c non provvedano alla pulizia; una bollitura finale ti porterà via il grasso residuo. in alternativa ossa seppellite da almeno due anni. L'immersione in acido acetico o anche una soluzione di acido per servizi igienici, provoca un rammollimento dell'osso per dissoluzione del calcio (cristalli di idrossiapatite, vedi qui http://it.wikipedia.org/wiki/Osso ) contenuto lasciando intatta la cartilagini e collagene; leggi la mia esperienza col corno di cervo che è similare all'osso, qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Osso . Quello che ti rimane, ma dipende dai tempi di permanenza, non è buono per archi. Per lo spago o cordina di nylon, controlla anche gli altri spaghi in "plastica" che ti vengono a tiro: ne prendi un pezzo di circa 50 cm, ne ricavi una piccola matassina stretta stretta e la fai bollire per 3-4 minuti allo scopo di far penetrare l'acqua fra le fibre, fai raffreddare e se va a fondo è, con abbastanza precisione, nylon; se galleggia no! Un saluto da Raff ps: il titolo al tread lo può cambiare Jeval, noi no.
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27/06/2012, 23:06 |
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francesco
Iscritto il: 29/05/2012, 23:09 Messaggi: 313 Località: Vrilissia - Grecia
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Ciao Raff, generalmente le ossa le pulisco e le taglio io. Utilizzo femori e tibie per ottenere piccoli pezzi da levigare a specchio per fare poi gli "scrimshaw". In genere se non c'è carne vicino a sufficienza per un brodo , li faccio bollire per svariate ore (6 o 7) in acqua e cenere di legna, in modo che risultino belli bianchi e in gran parte sgrassati, cambiando l'acqua una volta dopo due ore. Dopo se l'osso necessita di ulteriore sgrassatura, lo immergo in una soluzione di acqua e candeggina 1:10 e ve lo lascio una settimana. Quindi lo lascio asciugare fuori al balcone per un minimo di 2 settimane. A questo punto l'osso è pronto per essere tagliato con un comunissimo seghetto per il ferro bloccandolo in una morsa avvolto in un panno per proteggerlo. Le placchette ottenute così vengono poi passate prima sulla levigatrice a nastro da banco e poi con carta abrasiva dal 180 al 2000 ottenendo una lucidatura a specchio. A questo punto due le scelte o si passano le placchette prima con pasta abrasiva e poi cera d'api e si procede quindi alla realizzazione dello scrimshaw, oppure si immerge la placchetta in polaroid sotto vuoto per 24 ore, curandosi di ristabilire la pressione ogni 4-5 ore per 10 min e poi riportarlo sotto vuoto in modo che il materiale (polaroid) penetri bene in fondo nell'osso. Il procedimento appena descritto si chiama stabilizzazione dell'osso...e io sono di nuovo in OT! Chiedo umilmente scusa. Per le costole (ritorno in tema) penso di procedere alla stessa maniera solo che ho pensato due strategie per ridurre la rigidità 1) dopo aver preparato le varie parti tagliate, le immergo per qualche minuto in una soluzione molto acquosa di acido cloridrico, che come sappiamo attacca il carbonato di calcio formando cloruro di calcio che precipita, anidride carbonica (che si libera con le bollicine) e acqua. Questo dovrebbe portare a una parziale distruzione del reticolo cristallino e quindi a una minore rigidità dell'osso. In teoria....la pratica potrebbe essere qualcosa di inutilizzabile se il tempo è troppo elevato o troppo poco, lo stesso dicasi per la concentrazione dell'acido. 2) dopo il taglio passo le costole sulla levigatrice a nastro (ok lo so che non è molto in linea con i tempi, ma questa volta passi!) e le riduco a lamine sottili. Anche qui l'incognita del se funzionerà perchè si potrebbero spaccare subito se troppo sottili o non cedere affatto se restano troppo doppie. Non sono d'accordo con te sul fatto che non valga la pena, ma non per la riuscita o meno di un arco duraturo o migliore, per quello ci sono mille altri sistemi, ma perchè su questa strada ci sono un sacco di stradine da percorrere e tutte estremamente affascinanti. chimere? follie?...e allora è finito il titolo del post? A tal proposito chiedo a jeval se lo può cambiare aggiungendo "o cordato" . Grazie Jeval. Comunque la cosa si complica e prevede tempi lunghi (come ogni ricerca) perchè ho pensato di usare il pioppo per il cordato e trovare del pino o della robinia per "l'ossuto" il progetto quindi si sdoppia rovinandomi il sonno! ciao
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27/06/2012, 23:51 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Francesco, azzz... sei un esperto in ossa e "scrimshaw" ed io ti sto aspiegare come pulire un osso....quando sei tu che insegni a me. Ok, va tutto bene ma non usare la candeggina: sbianca ma alcuni sostengono che il cloro sviluppato indebolisce l'osso e non sgrassa. Userei il diluente nitro o l'etere di benzina, ma... coi tempi che corrono. Allora attendiamo che tu proceda con la sperimentazione "dell'arco ossuto"; presuppongo che ci vorrà tempo, quasi come stagionare un buon legno per archi. Intanto che aspetti le varie fasi, raccogli materiale anche per le frecce: polloni, penne d'oca o tacchino, ma anche quelle di pavone vanno benissimo; le punte... chiaramente in osso. Un saluto da Raff
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28/06/2012, 0:15 |
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