...Ciao Manx ...Pulita come'...e asciutta...... penso sia inutile fare il procedimento dell'urina ..quando e' il momento la metti sull'arco con colla animale....

Ciao Mario,
lo pensavo anche io e per un pó funziona ma dopo qualche mese la pelle si disidrata completamente e va in naturale deterioramento.
Come dicono gli americani che hanno imparato dai nativi e nello specifico gli inuit il proceseo chimico di "tanning" serve per fissare.
Magari faccio come dici tu su un pezzo e vedo le differenze empiricamente.

...Manx ...io ho della pelle di salmone da anni e non si mai deteriorata ......comunque prova......ciao

potresti anche conciare a tannino in bagno di foglie di castagno, noce o scorza di mimosa se gradisci una tonalità più chiara, la pelle si preserverà praticamente per l'eternità... il tempo del procedimento è lungo, però è facile.
Ne escono bene anche pelli di sogliola e seppia in questo modo, mentre pelli grasse, quali il tacchino, vanno sgrassate preventivamente al fine la concia possa avvenirsi.
Giusto il procedimento all'allume per le pelli in pelo che citi in apertura, ma è solo una pseudo-concia, risente della umidità ; il procedimento qui non si limita al semplice bagno conciante ma richiede diverse operazioni in successione, che certo conosci, per un risultato accettabile e duraturo.

ciao dot spiega meglio quella del tannino e foglie di noce potrebbe essere interessante

semplice, si tratta della concia in fossa o botte, puoi farla anche in un vecchio recipiente in plastica; metti un letto di sostanza tannica quali foglie, corteccia, mallo etc...sopra poni la pelle da conciare, copri ancora con il medesimo conciante ed aggiungi acqua curando di tenere il tutto sommerso a mezzo assicelle o rametti sovrastati da una pietra piatta, chiudi il tutto con un coperchio e lasci un mese o due a macerare, poi si cambia l'acqua , si rinnova il conciante vegetale e si ripone come prima per almeno un paio di mesi (l'odore non è dei migliori), durante il processo ogni tanto si smuove la pelle con un bastone per facilitare l'assorbimento, infine si estrae, si sciacqua e si pone ad asciugare a vento .Il procedimento fu tipico del cuoio e certamente potrai reperire in rete notizie ancor più precise, in alternativa c'è un libro : "Il tecnico-operaio conciatore e pellicciaio" - G.Costanza - Hoepli

Ciao @dot, grazie per le info, hai qualche concia fatta da te ? Ti va di postarla?
La pelle di pesce conciata a tannino assumerebbe sfumature sul marroncino?

Per la mia sperimentazione questa volta fallita:

due settimane cambiando una volta la soluzione è la pelle si è quasi disintegrata...
segno che un processo chimico avviene.
Con la prossima farò come dice @mario
è che devi avere l'arco bello pronto,
mentre se tratti la pelle poi la quando ne avrai bisogno. ..
bho...vedremo

Era fresco anche il primo? o era un trancio di affumicato?
Ciao
Luca

Tutto fresco,
quello intero congelato ma ormai è obbligatorio congelare tutto il pesce a -20°C .

La concia al tannino va dal giallino al marrone, dipende dal vegetale utilizzato .
Ti posto tre immagini in cui; una pelle di sogliola al tannino su atlatl, uno zampetto di cinghiale all'allume, cervo da soluzione di soda caustica...questa è una mia trovata casuale già che, da mero intento la depilazione, me la son ritrovata stabilmente conciata...ha l'apparenza della pelle cruda . Tutti si sono rivelati duraturi nel tempo .
ciao