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I nativi americani ed i legni per archi https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=30&t=1155 |
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Autore: | raff [ 19/02/2012, 23:19 ] |
Oggetto del messaggio: | I nativi americani ed i legni per archi |
Salve a tutti, In questo tread http://sagittando.it/forum/viewtopic.ph ... 03&start=0 il buon Bac pose una domanda che è passata quasi inosservata: bac ha scritto: è vera l'usanza indiana di estrarre la doga da grossi tronchi senza abbattere l'albero? Dopo aver assillato il nipotino che si guadagna da vivere come ricercatore negli States, con la preghiera di interessarsi presso i colleghi, oggi ho ricevuto una risposta o meglio un link, ma con la preghiera di arrangiarmi nel tradurlo. http://escholarship.org/uc/item/4v5249w ... 0DC#page-3 che è un sito dell'University of California, ragion per cui serio. Il mio inglese è misero, però ho compreso che era pratica abituale svolta da più tribù che gravitavano in questa zona: Allegato: zona dello studio sul prelevamento.jpg ....... Juniper (Juniperus spp., "Cedro" in Historie letteratura [PoweU 1875:128]) viene identificato come il legno per arco favorito tra i Paiute del Nord, Western (Nevada) Shoshoni, Owens VaUey Paiute, Southern Paiute, Ute, e Gosiute. ITubatulabal e i Kawaiisu della Sierra Nevada; tribù del sud hanno anche loro utilizzato il Juniper. La sua popolarità era probabilmente dovuta alla sua presenza diffusa e l'assenza generale delle altre specie di legno utilizzate altrove...... Proseguendo nell'interpretare il documento riesco a comprendere che i nativi, dopo aver inciso/troncato la sezione della doga, con pietre "affilate", la lasciavano stagionare sulla pianta e solo dopo l'asportavano con leve in legno duro dopo aver inserito scalpelli in osso. Allegato: ginepro con segni di asportazione doghe.jpg Questa pianta ha subito l'asportazione di molte doghe ed è seccata solo in tempi recenti per colpa di un fulmine. Ma, proseguendo con lo scorrere del documento è interessante scoprire le tabelle degli alberi censiti, complete del numero di doghe distaccate, in un caso addirittura 16 e la loro lunghezza, che in un certo qual modo dà anche la lunghezza dell'arco da ottenere. Cosa ne pensate di ciò? Jeval, non ti sacriferesti per tradurlo? Raff |
Autore: | bac [ 20/02/2012, 17:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: I nativi americani ed i legni per archi |
sarebbe interessante sapere se esiste un censimento degli alberi che recano questi segni e se ce n'è qualcuno databile ancora in vita. |
Autore: | raff [ 20/02/2012, 23:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: I nativi americani ed i legni per archi |
Ciao Bac bac ha scritto: sarebbe interessante sapere se esiste un censimento degli alberi che recano questi segni e se ce n'è qualcuno databile ancora in vita. Il ginepro citato nello studio è una varietà presente solo nel sud ovest degli States, vive per circa 650 anni e sembrerebbe pronto per l'estrazione delle doghe già a partire dai 25-30 anni di età. Gli alberi censiti e studiati, nello stato del Nevada (se ho capito bene) che recano chiari segni di asportazione, assommano a 47, e per quasi totalità tutti ancora in vita. Le doghe estratte vanno da 93 cm a 187 cm. La lunghezza più comune è quella compresa tra i 110-130 cm. Prima di estrarla si verificava, mediante asportazione della corteccia, che il legno fosse privo di nodi o difetti; infatti risultano sulla corteccia di alcune piante zone cicatriziali della stessa ma senza asportazione di legno. Tieni presente che esso vive nelle zone desertiche, tra i 1300 ed i 2600 mt di altezza, non tollera la presenza di altre piante che gli facciano ombra e non sopporta terreni acidi. La sua altezza non va, normalmente, oltre i 9-10 mt, ma il tronco può arrivare a mt 1,5 di diametro alla base. Attualmente è specie protetta ma ancora la si ritiene ottima per il barbecue. Raff |
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