Sapete amici costruttori,
se devo esser sincero,
non avendo mastri arcai in zona e seppur tributando l , pur triburado liro ogni talento, non volendomi nascondere dietro la loro ombra semmai solo sotto quella delle amate fronde,
generalmente tento di " rubare"un po qua e là ma soprattutto faccio sempre tesoro di una lezione della mia maestra delle elementari, che citò un Genio vissuto a cavallo tra il 1400 e il 1500 il quale usava la natura come libro aperto per apprendere.
L'occasione che per molti può essere considerata uno spreco di materiale da costruzione
viewtopic.php?f=28&t=819
si é per me rilevata un autentico tesoro di infornazioni che non leggete su nessun libro scritto da mastri arcai.
Mi sento di condividerla con Voi se di interesse collettivo

Purtroppo la digitale mi ha abbandonato in vacanz e la qualità della foto é motivata dall'utilizzo del cellulare, spero di provvedere quanto prima
lasviando a voi I commenti, se interessati ovviamente..., cito un altro aforisma meno celebre del Grande Genio:
"Chi disputa allegando l’autorità, non adopra lo n‘ngegno, ma piu tosto la memoria"

di cosa trattasi?

durame immaturo, crepe occulte o altro ?

A me sembrano medaglie di tasso da numerare, 1,2,3,4,5,6,etc.
A parte questo niente di anomalo ho che io non sappia gia...

ricordate quando chiedete:
<<c'è un nodino sul dorso che mi turba.... >>

<<ma tu!! guarda quel rametto morto sul lato sinistro mi fa piegare male il flettente...>>
<<dite che anche con questa problematica anomala del legno riesco a tirarci fuori un arco?>>


sezionandolo come è capitato a me per caso si vede chiaramente lo sviluppo di nodi, rametti, bitorzoli, fori che normalmente resteranno all'interno dei vostri flettenti o che finiranno insieme
oltre a poter ovviamente confrontare gli anelli crescendo il diametro dalla zona apicale verso le radici o il tronco in caso di ramo.
Oltre ovviamente a tutte le considerazioni che potete far notare voi
Ovviamente ciascuno partecipando alla gara si terrà un medaglione, prima di consegnarli mi riprometto di far qualche foto in macro più in dettaglio

A parte la storia delle medaglie che rimane ovià!,

tutto il resto, che io cercavo di scansare (per una mi conoscenza prè inizziale), (A parte questo niente di anomalo ho che io non sappia già)
rimane il fatto niente di nuovo

per i più giovini tutta esperienza

Infatti: raccogliamo e scrivendo le considerazioni restan immortalate sul forum per tutti
la piú ovvia é che i rametti partono dal centro arrivano al massino fino al bordo ma se lo fanno son visibili, altrimenti se muoiono glu anelli di durame o alburno le inglobano e oer noi restano punti piú rigidi che fan leva in termini di forza applicata...ne siete convinti anche vou?

BE... la tomogrfia del ramo di tasso 8)

Cosa che nessuno oserebbe fare sulla propria doga

E' interessante!

Ciao
Luca

Bhé ma io lo divido con voi e a ognuno degli iscritti alla gara spetterà una fetta..
magari le foto con la digitale col dettaglio dei nodi le mostrerete voi dopo la gata di Gattico.