Processionaria della quercia, ma si usa per fare gli archi ???
No, non serve per fare gli archi, ma purtroppo ha a che fare con la materia prima per gli archi.

Innanzitutto la processionaria è un piccolo bruco peloso (da noi la chiamano "gatta pelosa)", eccolo qui

http://it.wikipedia.org/wiki/Thaumetopoea_processionea

Ma se è un bruco si può usare il suo filo per fare le corde ?
Noo !!!!
Il problema è che i suoi peli sono irritanti e, nonostante il nome, nella mia zona (Provincia di Novara) ho notato che si è spostata anche su altre essenze.
Prima si vedeva solo su querce e pini (processionaria del pino), ora si vede anche su altre piante, in particolare l'ho notata su degli olmi che avevo addocchiato e anche su delle robinie.

Poichè i suoi peli sono urticanti, il taglio di alberi, o anche il solo agitare dei rami infestati da questo bruco, provoca un rilascio nell'aria della peluria , i malcapitati presenti in zona saranno infettati e avranno delle fastidiosissime eruzioni cutanee, parlo per esperienza perchè a me è capitato un paio di volte.

Qui trovate altre informazioni in merito.

http://www.regione.toscana.it/regione/m ... uercia.pdf

http://www.arsia.toscana.it/meta/Inform ... uzioni.htm

Concludendo, visto che la stagione di taglio è arrivata, prima di addentrarvi in un bosco o tagliare una pianta, controllate che la zona non sia infestata (i rami sembrano avvolti da una ragnatela e i nidi sembrano grosssi batuffoli di cotone). In tal caso tenetevi alla larga e non pensate di tornare dopo qualche mese o l'anno prossimo, purtroppo i peli, anche se il buco è morto, non perdono la loro capacità di irritare.

Spero di avervi dato delle informazioni utili
Ciao Giorgio

salve a tutti,
ciao Giorgio.
Aggiungiamoci anche questa: http://www.flickr.com/photos/59125128@N00/4925647883/ L'infantria, regalo d'oltre oceano, che solitamente attacca un moltitudine di specie botaniche della pianura padana e zone limitrofe, quali il gelso, il pioppo, il salice, ma anche l'olmo, l'acero, la quercia, il susino, il ciliegio, il melo; in mancanza di alberi si adatta a pasteggiare con le culture di mais e vite. Anche questa specie produce "peli" altamente fastidiosi ed urticanti.
C'è da dire che una pianta massicciamente attaccata, durante il periodo estivo, arriva in autunno molto debilitata e con pochissima linfa tanto che in primavera, all'atto dello sbocciare delle gemme, solitamente muore.
Raff

Da noi la lotta alla processionaria c'e' da quando ero bambino ..
Qui attacca i pini a quote medie (1000m max) (in alto d'inverno secondo me fa troppo freddo).

Va molto ad annate e ultimamente si e' ridotta notevolemnte (forse sono nate piante più resistenti???)

Qui nei boschi e sui pianori mntani si costruivano gabbioni di rete metallica a maglia fine e gruppi di volontari andavano a tagliare i rami con i nidi per metterli nel gabbione (Ci sono dei periodi in cui il bruco preferisce stare nel nido e quindi lo becchi a colpo sicuro...) ...
Non se sia stato quello o, come ho detto l'adattamento delle piante, ma megli ultimi 5-6 anni ne ho vista veramente poca...

Ciao
Luca

tutto si equilibra prima o poi.

adesso sappiamo perchè alcuni alberi producono sostanze tossiche.

se una specie scompare mille altre sono pronte a rimpiazzarla.

M'è venuta una folgorazione: che niente niente nostra Madre Terra, ultimamente cerca di scrollarsi di dosso questi invadenti figli degeneri? . Magari rimpiazzandoci con altri animali meno invasivi e distruttivi? Meditate gente, meditate... . Ciao, Mirco

Salve a tutti,
direi che una parte di merito, nel caso dell'infantria, sia anche delle trappole feromoniche che distruggono i maschi, di un batterio, che aggredisce solo quello specifico bruco, seminato appositamente e di alcuni piccoli insetti, loro nemici naturali importati appositamente dai luoghi di origine, visto che in europa non aveva nemici naturali a parte il fringuello.
Una legge, se non erro del 2007, obbliga i comuni, le comunità montane ed i proprietari dei boschi o piantagioni colpiti da tutti questi bruchi a dar battaglia, cosa che prima era fatta in forma blanda.
Raff