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Umidità relativa
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Autore:  jeval [ 23/10/2014, 18:29 ]
Oggetto del messaggio:  Umidità relativa

Se n'è già parlato quà e là ma alla luce di quanto notato in questi giorni mi sembra opportuno ritornare a parlarne .
E' noto e in letteratura se ne parla ampliamente .
Non ricordo se fossero gli ottomani o i cinesi a riporre gli archi da gittata in un armadio contenente un bracere acceso nella parte bassa per contere bassa l'umidità degli archi compositi .
Senza ricorrere agli igrometri per misurare l'umidità del legno ( invasivi quelli di costo relativamente contenuto e costosi quelli non invasivi )
per gestire l'umidità basta un igrometro ambientale , un termometro e una tabella di correlazione che ti dà l'umidita interna del legno in base alla umidità ambientale e alla temperatura .
La tabella è questa :
Immagine
Generalmente si ritiene che al variare dell 1% della umidità relativa il carico vari del 6%
Questa la teoria ,
Ho potuto verificarla di persona in questi giorni:
nella ex stalla che uso ( poco ) come laboratorio ho la rastrelliera degli archi , una piccola linea di tiro ( 10 mt scarsi ) e qualche sera alla settimana la utilizzo per qualche volèè con un archetto in maclura da ~70# trattato solo con olio e cera .
Generalmente ci sono una ventina di gradi e sul 65% di umidità il che , secondo la tabella dovrebbe darmi il 12% di umidità interna .
Bon , da un pò di giorni ho approfittato del meteo particolarmente ventoso per arieggiare il locale è ho visto scendere l'umidità ambientale al 53%.
Parallelamente ho avuto la sensazione che l'archetto si fosse indurito e che le frecce
( per la verità al limite alto della flessibilità, vale a dire troppo morbide ) andassero un po dove pareva a loro .
Incuriosito ho messo l'archetto sul dinamometro e ho costatato che da 70 era salito a quasi 80 di libre
( fermi aspettate con le obiezioni, l'archetto è tale da due anni e la doga aveva quattro anni di stagionatura , difficile pensare che il carico sia improvvisamente aumentato per cause legate alla stagionatura naturale e progressiva come si sarebbe potuto ipotizzare per esempio se invece di maclura si fosse trattato di olmo .
Visto che credo faccio , anche, sperimentazione ho provato ad " accorciare" l'apertura e ho visto le frecce ricominciare ad andare dove volevo io .
Mi piace condividere questa esperienza e mi riprometto di continuare a tenere controllato sia il carico dell'archetto che i dati del microclima del laboratorio curioso di vedere se all'inevitabile aumento della umidità ambientale corrisponderà una relativa diminuzione del carico dell'archetto .

Autore:  Nitopi [ 24/10/2014, 7:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Umidità relativa

In quanto tempo è successo ciò?
Non potrebbe essere legato solo alla temperatura?
Ciao
Luca

Autore:  jeval [ 24/10/2014, 8:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Umidità relativa

Nitopi ha scritto:
In quanto tempo è successo ciò?
Non potrebbe essere legato solo alla temperatura?
Ciao
Luca

Non credo la temperatura è invariata , l'unica cosa che è cambiata è l'umidità ambientale .
saranno passati una decina di giorni .

Autore:  Nitopi [ 24/10/2014, 10:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Umidità relativa

ah...
Avevo capito che fosse stato da un giorno all'altro....
Allora ci sta benissimo....

Quando mia figlia tirava ancora ( e io avevo problemi con le classi scout e quindi lo misuravo.... scottato una volta...) il suo maggiociondolo (stagionatissimo) variava dalle 35 estive alle 40 invernali....
La cantina infatti è non riscaldata ma al livello dell'appartamento e in inverno suppongo che l'umidità cali parecchio...
Ciao
Luca

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