Se questa è la serietà professionale di un arcaio......
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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leandro ha scritto: -mANx- ha scritto: Ciao, Mi spiace ma non è quello costruttore che afferma che "Mi entusiasma lavorare particolarmente il legno di palma, la canna di manao, la canna di bambù e la canna di manila, incollando con colla di coniglio il corno, i tendini e la pelle di pecora per ottenere archi compositi. Sono particolarmente attratto dalla costruzione di archi a leve rigide, ricurvi passivi, dall’arco cinese all’arco coreano, all’arco turco a quello mongolo."
Quando lo apri le leve restano in asse e allineate? A vederlo da fuori non è neanche male, l'idea e la manualità ci sono, ma chissà perché si ferma al rattan e non usa il tendine, e poi... sprecare lamine di corno....! Anche se per nulla prestante, di sicuro non di rompe --------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------- Hai azzeccato. Le leve restano in asse e allineate. Quello che ha fatto imbestialire di più è stato quando, vedendo che non era tanto prestante nel rilascio e chiestogli come fosse fatto dentro e dettomi che al posto dei tendini aveva messo pelle secca, gli avevo chiesto di ridarglielo indietro e poi con altri 200 euro in più me ne faveva uno nuovo con tendini. Mi ha solo risposto : " Ah.... no, io queste cose non le faccio". Questo mi ha fatto imbestialire più di altro. Secondo me la tua voglia incontenibile di possedere un composito e 600€ in tasca pronti da spendere hanno stimolato il desiderio di intascarli da parte dell'arcaio, non so come siano stati i termini della compravendita ma alla fine sul sito scrive esplicitamente che li realizza in rattan. Ti confesso che in più occasioni li ho visti e son davvero belli per tirare con l'arco, ma non tanto per Sagittare. Ne ho uno in cantiere fermo da anni fatto con rattan leve rigide in noce e vtr ma non sta in asse, ho una lamina di tasso da incollare alla vtr, un arcaccio me ne rendo conto ma mi servirà come sperimentazione. Quando finirò la costruzione della barca a vela, lo riprenderó in mano
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20/02/2017, 14:34 |
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leandro
Iscritto il: 24/04/2014, 20:42 Messaggi: 176 Località: Dueville (VI)
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X mANx--- ti ho mandato un MP. Ciao
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20/02/2017, 15:24 |
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redqrrow
Iscritto il: 06/03/2017, 13:22 Messaggi: 1
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Buon giorno a tutti, devo dire che è sempre triste sentire queste cose, riferite ad un mastro arcaico, ma soprattutto è penoso leggere le risposte e le battute quasi gratuite da chi non conosce perfettamente la materia, i fatti e le persone. Quel "mastro arcaio" accusato sono io. Se rispondo a questo forum (soltanto ora) è solo grazie ad un amico di un'altra regione, che leggendo tutto questo, a pensato a me per il fatto che sono di Verona. Subito volevo lasciar perdere, e nemmeno leggere quanto scritto... poi la curiosità mi ha portato, in primis a sorridere e poi un p'ò a fregarmene. Ma, riflettendo e meditando per un attimo, ho pensato che non dovevo prendermi parole immeritate. Risponderò a queste, ma sappiate che NON intendo aprire un dibattito, NON intendo far polemiche e NEMMENO continure a scrivere. Queste saranno le uniche e sole parole che scriverò. Per il semplice motivo che per molti anni ho portato avanti delle battaglie sia in federazione (fiarc) che in associazioni storiche sul discorso "arco storico", sulla valenza dei regolamenti e sulla costruzione. Sono più di ventanni che mi dedico con grande passione alla costruzione di archi storici,(in passato con l'aiuto e la conoscenza di grandi amici arcai e tanta sperimentazione). I compositi sono quelli che preferisco,poiché insegno anche la tecnica di tiro ad anello.( e purtroppo sono anche un istruttore nazionale) Vi racconto una storiella simpatica. Un giorno di qualche anno fa sono stato contattato da un una persona non più giovanissima, interessato ad avere un mio arco composito, perché credo avesse visitato il mio sito…aperto e tutti. Naturalmente la cosa mi fece onore, nel vedere un arciere interessato ad un tale oggetto. Mi telefonò più volte per avere più informazioni, venne a casa mia , che è aperta a tutti coloro che vogliono anche solamente vedere e parlare di questa grande passione che ci può unire. Era molto ripetitivo nel chiedere, e nel ripetersi, quasi dimenticarsi le parole precedentemente dette, ma lo presi di cuore e con goliardia e , e gli diedi un arco già fatto, uno dei miei tanti, che costruisco e che dopo un centinaio di frecce metto lì, nelle mia collezione. Gli dissi più volte che l'arco era in canna di manila ( e che sia chiaro per tutti che nella famiglia delle giuncacee ci sono centinai di specie…compreso il Juncus effusus che è una pianta erbacea!!!! ma c'è anche il manao, la malacca ,la manila… che uso da più di 20 anni insieme al bambù ed altre essenze). Il corno di bufalo cafro all'interno in compressione, ma sull'esterno non vi era nessun tendine ,le leve erano in frassino o rovere (non rammento esattamente, scusatemi) e la pelle di pecora rivestiva l'intero arco rendendolo così impermeabile perché dopo essere stato dipinto vi era qualche passata di gomma lacca. Avrebbe dovuto aspettare del tempo se ne voleva uno nuovo col tendine, lo dissi una e più volte , dando dettagli tecnici sulla lavorazione del tendine del perché e del come,e chi mi conosce, sa che non solo non darei un arco che non sia quello che descrivo, ma addirittura non darei un mio arco a chi nemmeno sa tirare!!!! Non lo faccio per arricchirmi (ho un lavoro ) ma lo faccio per la passione che porto avanti da anni! Certo il materiale ha un costo, e non si compra al supermercato! le lavorazioni lunghe ed altrettanto il tempo dedicato. Quando venne la seconda volta , con un amico ,( che sicuramente ha capito tanto molto di più dell'interessato) si lamentò che l'arco non rendeva. Era insoddisfatto. Non prendeva nemmeno il bersaglio.E sapete una cosa ,non mi diede fastidio tutto questo, avrei potuto anche cambiarglielo, non sarebbe la prima volta se la persona dimostra umiltà e gentilezza. Ma due cose mi hanno infastidito. La prima è stata quella di vedere l'arco ripitturato con disegni "discutibili" fatti col pennarello quasi infantili( ma chi se ne frega direte... era suo, certo ma sopra c'era il mio marchio) ) La seconda è stata la mancanza di educazione nel continuar a maneggiare l'arco tenendo un fazzoletto sporco ,tra una parola , uno starnuto , una soffiata di naso umida…e questo per circa mezzora…ripetendosi in discorsi fantasiosi. Dopo un caffè in compagnia in casa mia, siamo andati sul retro della casa ,di allora, dove io tenevo una discreta linea di tiro.Vediamo in quest'arco cosa non va.Proviamo vedere come tira l'amico arciere. Ci siamo messi a 20 metri circa. Come arcaico posso perdonare diverse cose, ma nessuna come tecnico ed istruttore!!! Avevo davanti un arciere fai date. Per prima cosa è inutile dire non ha senso usare un ricurvo passivo con presa mediterranea a 25pollici di allungo. Ma la cosa veramente pazzesca è stata vederlo tirare con la freccia posizionata con un punto di incocco 7 centimetri e dico 7 centimetri!!!!!! più alto del dovuto!!!! i suoi tiri…immaginateli !!La mia reazione fu immediata…ma gentile, anche se avrei voluto prenderlo per le orecchie. La sua risposta…in dialetto…" i ma regolà l'arco dei arceri amici del campo , li a vicenda n'do vo a tirar!!!! Regolato l'incocco, preso l'arco , messo l'anello , apertura a 32 pollici , scoccai la freccia !!!!! immaginate ! E questo è per far capire che arcire e che persona aveva in mano un arco. Senza saperlo usare e tra le altre un mio arco. Mi sembra di ricordare, ma potrei confondermi di avergli dato una corda più sottile, e credo tre frecce, lo faccio sempre , gli spiegai diverse cose, in presenza del suo amico, gli rispiegai come era fatto l'arco e le sue dinamiche. Dopo qualche mese mi telefonò e mi accusò di quanto srive. Ora potete credere a quel bravo e simpatico "arciere" vicentino, non per forza dovete credere a me,( e non mi interessa ) di certo non mi rovinerà quanto mi son costruito e dedicato per anni con passione. Continuerò ad essere la persona che sono, e continuerò ad ascoltare e ad ospitare coloro che riterranno costruttiva la mia esperienza e la mia professionalità. Ringrazio tutti per la pazienza di aver letto le mie parole…e buon lavoro. mastroarcaio.it cp
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06/03/2017, 16:17 |
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Oliviero
Iscritto il: 12/06/2016, 8:06 Messaggi: 534 Località: Milano
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Buonasera Redarrow, La ringrazio per la lunga risposta che, in effetti, stavamo aspettando dopo l'intervento di Marco. Non ho sufficiente cultura nell'ambito specifico per discutere della tecnica costruttiva e dei materiali usati. E, fondamentalmente, non era questo che ha aperto il topic. Ciò che ritengo fondamentale è in primo luogo il fatto che lei non ha venduto una cosa per un altra, dicendo di aver usato un tendine che nn c'è nei materiali impiegati. In secondo luogo, che non abbia raccontato la storiella che avvolgere un arco nella pelle equivale prestazionalmente parlando ad usare il tendine. Sui prezzi si può discutere, ma queste due cose, a mio parere, sono scorrette.
A questo punto attendo una replica da chi ha principiato il topic. Perché, a meno di aver letto male, uno dei due non la racconta giusta.
(Per quanto riguarda il non perdonare niente come tecnico ed istruttore, talvolta può essere opportuno soprassedere su alcuni dei molti e contemporanei difetti, fin tanto che, gradualmente, l'arciere non si rivela, ma questa è una mia opinione e, dato che non sono un istruttore nazionale fiarc, sono certo che lascia il tempo che trova).
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06/03/2017, 19:33 |
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leandro
Iscritto il: 24/04/2014, 20:42 Messaggi: 176 Località: Dueville (VI)
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@ redqrrow ------------------------- - Mai mi hai detto che nell'arco oltre al corno di bufalo c'era canna di manila , se lo avessi saputo non lo avrei di certo preso , poichè so che è troppo morbido nel rilascio. Come mai poi successivamente però mi hai detto che c'era pelle secca e che era come fossero tendini, che era la stassa cosa?. Poi la pelle di pecora che ricopriva i flettenti era tutta secca e screpolata tanto che i disegni sotto , erano tutti impastati e deformati. E' stato un mio amico a farmi capire che vi era entrato dell'umidità . Grattandola leggermente con l'unghia è venuta via tutta subito senza problemi , tanto era secca e scepolata, ed i disegni sotto sono tornati normali. - Però il discorso che mi ha fatto irritare di più è stato quando ti ho proposto di restituirtelo e con l'aggiunta di altri 200 euro, oltre ai 600 già dati, me ne facevi un altro di nuovo coi tendini. Mi hai solo risposto: " he no.... io queste cose non le faccio". Nulla sarebbe cambiato se avesti accettato la mia proposta. - Poi cerca di restare nel tema e non divagere troppo coi discorsi di come io tiro, se sono bravo o non bravo , che metodi uso ecc. e tanti altri discorsi che non hanno nulla a che vedere col nocciolo del problema e che credo non interessino a nessuno
- Per me il discorso è chiuso qui. Se vuoi continua tu.
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13/03/2017, 17:55 |
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leandro
Iscritto il: 24/04/2014, 20:42 Messaggi: 176 Località: Dueville (VI)
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Tengo a precisare che io la proposta di restituzione + l'aggiunta di altri 200 euro per un arco nuovo l'ho fatto solo per telefono, quando mi rispose che al posto dei tendini aveva messo solo pelle secca e che era la stessa identica cosa, ribadendola più volte.. L'arco era ancora intatto come me lo aveva dato ma avuto risposta negativa mi sono allora rassegnato a tenermelo e visto che ormai era diventato mio, ci ho fatto alcuni " lavoretti" di abbellimento di mio piacimento ma questo è solo affare mio. Altri discorsi sono solo fuori luogo.
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14/03/2017, 3:09 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Un grazie anche da parte mia e dello staff a redarrow per le delucidazioni A leandro devo però fare osservare che "nessun discorso è fuori luogo" Ne quello sulla corretta messa a punto dell'attrezzatura ne quello della appropriatezza dell'attrezzatura a quello che ci si propone di fare Giusto un esempio per chiarire quello che sto tentando di dire Per sciare servono gli sci ma a seconda che decida di fare piste o fuori pista mi serviranno attrezzi diversi e generalmente si scelgono per le caratteristiche costruttive e prestazionali non in base al proprio gusto estetico . Passando a un discorso più prettamente tecnico. Dalla foto mi sembra che l'arco abbia una lunghezza "importante" , me lo confermi e magari ci dai la lunghezza misurandola lungo il dorso ? Se come penso siamo attorno ai 66~67" 167~170 cm , la tendinatura aggiungerebbe un peso altrettanto importante che tenderebbe ad aumentare la massa virtuale e a penalizzare pesantemente le prestazioni , a meno di non usare frecce molto pesanti ( 800~1000 grani ) come quelle da guerra cinesi o mongole improponibili ai giorni nostri ; se ne era parlato QuiQuindi la scelta costruttiva di redarrow ha delle basi nella balistica e non è arbitraria . scelta costruttiva e tecnica di tiro ad anello con allunghi fino a 32" che redarrow segue da almeno tre lustri . Diverso il discorso per gli archi compositi turchi ma si tratta di scelte costruttive e di dottrine militari diverse gli uni avevano scelto frecce lunghe e pesanti gli altri , all'opposto , frecce ,relativamente, leggere e "corte", di conseguenza avevano realizzato "sistemi d'arma" ( archi ) molto diversi fra di loro .
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14/03/2017, 20:00 |
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leandro
Iscritto il: 24/04/2014, 20:42 Messaggi: 176 Località: Dueville (VI)
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[quote="jeval"]Un grazie anche da parte mia e dello staff a redarrow per le delucidazioni A leandro devo però fare osservare che "nessun discorso è fuori luogo" Ne quello sulla corretta messa a punto dell'attrezzatura ne quello della appropriatezza dell'attrezzatura a quello che ci si propone di fare Giusto un esempio per chiarire quello che sto tentando di dire Per sciare servono gli sci ma a seconda che decida di fare piste o fuori pista mi serviranno attrezzi diversi e generalmente si scelgono per le caratteristiche costruttive e prestazionali non in base al proprio gusto estetico . Passando a un discorso più prettamente tecnico. Dalla foto mi sembra che l'arco abbia una lunghezza "importante" , me lo confermi e magari ci dai la lunghezza misurandola lungo il dorso ? Se come penso siamo attorno ai 66~67" 167~170 cm , la tendinatura aggiungerebbe un peso altrettanto importante che tenderebbe ad aumentare la massa virtuale e a penalizzare pesantemente le prestazioni , a meno di non usare frecce molto pesanti ( 800~1000 grani ) come quelle da guerra cinesi o mongole improponibili ai giorni nostri ; se ne era parlato QuiQuindi la scelta costruttiva di redarrow ha delle basi nella balistica e non è arbitraria . scelta costruttiva e tecnica di tiro ad anello con allunghi fino a 32" che redarrow segue da almeno tre lustri . Diverso il discorso per gli archi compositi turchi ma si tratta di scelte costruttive e di dottrine militari diverse gli uni avevano scelto frecce lunghe e pesanti gli altri , all'opposto , frecce ,relativamente, leggere e "corte", di conseguenza avevano realizzato "sistemi d'arma" ( archi ) molto diversi fra di loro .[/quote <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Scusa ma non capisco bene il tuo discorso. - La discussione verte solo sul fatto che al posto dei tendini ha messo solo rattan ( non mettendomi certo al corrente) e dicendomi e ripetendomi, più tardi per telefono ( quando gli ho chiesto successivamente per telefono cosa ci fosse dentro assieme al corno visto il rilascio troppo debole), che ha messo pelle secca e che è la stessa identica cosa dei tendini e che ha le stesse prestazioni, salvo poi , scoprire più tardi, scoprendo la pelle ricoprente, che non c'era pelle secca ma solo rattan. - Poi altro discorso è che non me lo ha voluto cambiare anche aggiungendo altri 200 euro (l'arco era ancora intatto come l'ho preso). Poi la pelle di pecora ricoprente era tutta secca e screpolata ( io non me ne ero accorto subito, ma notavo i disegni sotto che erano tutti impastati e deformati, fattolo vedere ad un mio amico mi ha fatto presente che vi era entrata umidità ed era vero). - Poi quando dico che ogni altro discorso che fa il mastro arcaio è fuori luogo dico soltanto quando dice che io non sono giovane ( difatti ho adesso 70 anni ma sono solo affari miei) , che sono cosi, che sono cosà , che sono sempre ripetitivo , che non mi ricordo quello che dico, che mi soffio il naso, che starnutisco , che adopero il fazzoletto sporco per mettere in tiro la corda, che ho fatto dei disegnetti all'arco ( dato che era ormai mio, dopo la risposta negativa alla restituzione, credo ci possa fare quello che voglio e no?) ecc. ecc. - Tutto questo denigrare la mia persona non fa certo onore a chi lo dice e poi questi discorsi non credo interessino alcunchè agli utenti del forum Per me la questione è chiusa qui.
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15/03/2017, 3:48 |
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Oliviero
Iscritto il: 12/06/2016, 8:06 Messaggi: 534 Località: Milano
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Ciao Leandro, Anche qui non siamo proprio bambini e, al di là delle frasi di risentimento, siamo in grado di cogliere. Che sia finita per entrambi, è chiaro. Ora ti lascio una serie di domande, non per dare ragione o torto, ma per farti meglio comprendere quello che Jeval ha annegato in una serie di considerazioni tecniche che forse ora non ti sono di facile comprensione. Chi ha comprato l'arco è se lo è portato a casa non ha sentito che l'arco era, almeno per lui, molle rispetto alle frecce che normalmente utilizza? L'utilizzo di una fibra vegetale, al posto del tendine, è necessariamente negativa? Le infiltrazioni di acqua sono colpa di chi ha prodotto l'arco esclusivamente? Credere che della semplice pelle possa sostituire il tendine (o anche solo capirlo involontariamente da una frase detta) è una cosa che un arciere può in coscienza credere? Chi acquista un qualsiasi oggetto deve ovviamente valutarlo per quelle che sono le sue caratteristiche e commisurarlo con il prezzo che paga. Poi deve manutenerlo opportunamente in relazione all'oggetto stesso. Possono emergere difetti di costruzione occulti, ma non sono del tipo che tu ci hai espresso. È possibile che in questo momento tu non colga queste sottigliezze oggi, ma le avrai chiare un domani, quando acquisirai maggiore esperienza (e acquisterai gli archi che davvero desideri). Se non fosse scattata una sorta di antipatia reciproca, sono certo che le cose sarebbero andate diversamente. Redarrow non mi è sembrata persona priva di buon senso e conoscenza del suo campo di azione. Il perché di questa antipatia è questione che potete stabilire solo voi, riflettendo sull'atteggiamento con cui vi siete vicendevolmente posti. Forse ponendovi entrambi con un pochettino di umiltà in più, avreste trovato una soluzione che no vi lasciasse con l'amaro in bocca. Tu ti sei sentito imbrogliato, lui, preso in giro da una persona priva di competenza in materia. Probabilmente non è totalmente vera nessuna delle due cose. ...un ultima cosa, se può esserti di consolazione. Chi in questo forum non ha mai acquistato un arco sbagliato, scagli la prima pietra.
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15/03/2017, 8:36 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Non voglio entrare nel merito della questione ma solo fare alcune considerazioni generali. Quando si compera un arco sarebbe meglio avere le idee chiare su quello che si intende acquistare e perché. Se ad esempio mi interessa un arco “storico” prima è meglio raccogliere il maggior numero di informazioni sul tipo di arco che si intende acquistare. Ad esempio se mi interessa un arco del periodo “vichingo” cercherò un arco a bastone con maniglie di carico di tasso o olmo (ma anche altri legni europei) e non un arco con cornetti alle estremità o magari di robinia o di tipo preistorico ecc. Stessa cosa per gli archi compositi. Se mi interessa il periodo longobardo-bizantino non acquisterò un arco di tipo ottomano o scita ma uno di tipo avaro o bizantino ecc. e come minimo oltre a valutarne l’aspetto esteriore e le prestazioni, chiedere al costruttore che tipo di legno, corno, tendine e colle ha usato. Se invece voglio acquistare un arco “storico” solo per partecipare a gare cercherò un arco che possa rientrare nei parametri di queste e che fornisca delle buone prestazioni con lo stile di tiro da me adottato. Informarsi prima ed avere le idee chiare è ovviamente la prima banale condizione. Sul mercato poi oggi ci sono moltissimi sedicenti “mastri arcai”. Questa è una affermazione che non mi è mai piaciuta ma mi fa pensare il fatto che c’è chi dopo aver costruito solo pochi archi si autodefinisca tale (per chiarezza non sto parlando come già detto, dell’artigiano di cui si parla in questa discussione, che da molti anni costruisce i suoi particolari archi compositi). Ci sono comunque oggi sul mercato artigiani che da anni si sono specializzati ciascuno in un determinato tipo di arco. ciao
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15/03/2017, 16:38 |
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