posto un lavoro che sto pazientemente portando avanti.

quest'anno a febbraio ho trovato una bellissima macchia di sanguinello, e, armato di forbici e pazienza, ho racconto una cinquantina di polloni.

ecco la prima fase della lavorazione: dopo averle scortecciate



ho dato una prima raddrizzata



poi ne ho portate due una a 8.5 mm e una a 9.5 mm... accanto ce n'è una ancora da rastremare
le ho lavorate solo con pezzi di vetro... ma ora ho recuperato una pialla surform, e vi assicuro che farò le altre con quella.... meno filologica, ma molto più veloce.

poi le ho raddrizzate a caldo, come descritto nel libro di jim hamm "archi e frecce degli indiani d'america" ovvero mezz'oretta di brace.... girandole spesso. poi si raddrizzano da favola (con le presine che scottano) sembrano di gomma.

infine ho intagliato le cocche, le ho impennate con piume d'oca (il mio primo impennaggio fatto dall'inizio, finora avevo messo solo penne comprate.) e ho messo due puntacce comprate.... per queste due va bene così, ma voglio fare anche le punte da solo.... sto vedendo come fare
insomma ste due frecce le prendo come prova per vedere pesi, spine ecc.

le foto:




risultati:
quella da 8.5 mm pesa 41 grammi, compresa la punta da 100 grani
quella da 9.5 mm pesa 52 grammi
la freccia con asta di cedro che vedete nella prima foto, messa li per confronto, ha un diametro di 8.5 mm e pesa 31 grammi.

come si immagina sono piuttosto lente... tirate con il sambuco da 40 libbre son lentissime....
tirate con il ricurvo (sviluppo 48 libbre effettive) son lentine, ma la cosa impressionante per un novellino come me è stato il rumore, l'impatto sul paglione... ho capito cosa vuol dire freccia da guerra. danno il senso vero del danno che può fare una freccia da 50 grammi.
le altre fanno "sflop", queste fanno "SBUM!"

complimenti sono veramente belle! non lo dico per compiacimento, se non mi dicono niente di solito sto zitto.

è una soddisfazione no? l'essre precisi va bene ma anche tutto il resto può essere appagante.

grazie magin!!
si è una soddisfazione.... con quel rumore hanno ripagato tutta la fatica fatta...
mamma mia... ci va davvero pazienza a far frecce.

ottimo lavoro astro
noto che finalmente hai trovato tempo dopo le fatiche del trasloco e la vendemmia immagino
adesso non ti resta che riempire la faretra e poi aumentare di 20-30#

davvero manx.... mi rendo conto di cosa vuol dire avere un pò di stabilità hehehe

cmq in questi giorni è complice l'infuenza... la mattina faccio qualche lavoretto poco impegnativo, tipo le frecce.... o tipo ho rifatto la fleming alla balestra, e stavolta è venuta un capolavoro!!!!

20 o 30# mmmmm mi sa che 70 non le tendo hehehehe
forse 60

ma come fai a star sempre male...sei oltre una spanna più alto di me...mangi fiorentine e chianti e ti dedichi a una sana vita agreste... 35kg non li sposti?

hehehehe... no dai non lo so... un 70 libbre non l'ho mai assaggiato, e di kg ne sopsto anche 50.... ho qualche problema ai tendini, è per quello che ho dei dubbi. vedremo....

le foto che mancavano per descrivere le aste:
ho deciso di provare il procedimento che descrive jim hamm riguardo la scanalatura da praticare alle aste.
lui afferma che dalle prove fatte ha capito che la scanalatura era praticata dai nativi americani non per decorazione o altro, ma per sfruttare la resistenza creata dai due angolini che si creano con la scanalatura, che mantengono dritta l'asta molto più a lungo.

avevate notizia di questo procedimento anche in europa?

ecco le foto delle aste scanalate e dell'attrezzino autocostruito per incidere le aste:

le aste:


l'attrezzino: semplice pezzo di legno da cantiere, scanalato sotto per far da guida all'asta, poi trapanato e fornito di vite


la quale vite sporge sotto quel tanto che basta per grattare l'asta... l'ho dovuta limare un pochino, perchè la punta andava per i fatti suoi grattando. il ricciolino creato con la lima fa invece il suo mestiere, come vedete nell'asta sopra. c'è da andare fermi e decisi, tenendo ferma l'asta (io la tengo in una fuga delle mattonelle che vedete in foto, e tiro l'attrezzo verso di me) poi uno si fa la mano.


nel frattempo proseguo con il primo set che dovrebbe venire di spessore 8.5 mm

che io sappia no. credo che questo metodo risulti utile specie nel caso di aste ricavate da polloni di legni morbidi come ad esempio il nocciolo. nelle aste ricavate da tronchi di frassino o pino non è necessario.
per quanto riguarda il viburno una volta stagionato è abbastanza rigido e non dovrebbe deformarsi troppo