PUNTE, PIUME E FRECCE
Basandoci su archi posteriori, si è calcolato che il peso di queste armi dovesse essere di circa 6 chili, ma anche potesse arrivare fino a 8 chili. Le frecce erano di frassino, pioppo o salice, e l'impennatura si faceva con piume d'oca. Avevano svariati nomi, oltre a quelli correnti di freccia, strale, saetta. Le punte utilizzate erano di diversi tipi. Quella triangolare, ad angolo molto aperto, si usava sovente per la caccia, ma risultava del tutto inadeguata per la guerra, poiché, a causa della sua forma, le punte non potevano penetrare attraverso le maglie delle cotte. La punta classica era a forma di foglia con bordi molto affilati e pesava tra i 15 ed i 45 grammi. Esistevano anche le punte a tre facce (passadoux), concepite apposta per perforare ed attraversare le armature. Questo tipo, nel corso del XIV secolo, fu gradualmente sostituito dal bulzone (in inglese bodkin) a più facce, che poteva perforare una armatura da una distanza di 50 metri. Esisteva poi tutto un assortimento di punte adatte ai diversi impieghi previsti : frecce uncinate frecce a corte barbe o ad amo, la cui punta era provvista nella parte inferiore di due uncini che ne rendevano difficile l'estrazione. Frecce a mezzaluna, dette tagliagarretti o lunate, la cui punta a forma di mezzaluna, dall'interno molto affilato, serviva in origine per tagliare il cordame delle attrezzature nelle battaglie navali, ma molto presto passarono ad essere utilizzate per tagliare i garretti dei cavalli e provocare la caduta del cavaliere, lasciandolo così indifeso. Infine c'erano le frecce incendiarie, che portavano sotto la punta un rotolo di stoppa a cui si dava fuoco prima di tirare. Frecce piombate molto pesanti e frecce molto leggere, destinate a trarre in inganno il nemico sulla vera distanza da cui erano scagliate. La portata dipendeva dal peso della freccia : le più leggere potevano arrivare fino a 200 metri. Comunque il vero vantaggio dell'arciere sul balestriere consisteva nella velocità di tiro : un balestriere svelto poteva scagliare dalle due alle quattro frecce al minuto, mentre l'arciere medio poteva lanciare dieci frecce al minuto, i migliori ne scagliavano addirittura da venti a trenta
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