Ho trovato il falegname che mi ha lasciato usare la sega a nastro e ho ricavato quattro doghe da quattro rami.
Quella più in basso è stata ricavata da un bel ramo, con un nodo su un lato dovuto ad una biforcazione ma comunque di sezione abbastanza costante. Sul lato opposto al nodo avevo comunque individuato il possibile dorso che, correva su tutta la lunghezza privo di nodi.
Ho quindi tagliato la doga con una larghezza di circa 5 cm ed un'altezza di circa 7, metà dell'altezza era composta da alburno, parecchio spesso su questo lato. La doga aveva già la forma di arco per cui l'ho messa in uno scaletto per farla stagionare diritta e diminuirne la curvatura.
Le altre tre sono state ricavate da rami più brutti, storti e senza dorsi privi di nodi. Due le ho messe negli scaletti
quella più in alto, che ha più del serpente che della doga, proverò a sgrossarla e a piegarla a caldo.
Il lavoro è stato fatto due sabati fa, questo sabato sono andato in garage e ho trovato una sorpresa, la prima doga, la migliore, aveva ceduto e si era spezzata.
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Non ho i riferimenti precisi, ma sembrerebbe che abbia ceduto in corrispondenza della diramazione. Per raddrizzarla l'ho messa nello scaletto e poi ho usato i cunei per forzare la piega, sembra quasi che il durame si sia rotto a trazione e separato dall'alburno, che siano state le martellate sui cunei a provocargli un trauma che ha portato alla rottura ?
Vediamo come si comportano le altre dato che ho utilizzato lo stesso sistema.
Ciao Giorgio