A proposito di rotture...
Oggi in gara ero (straordinariamente) con mia figlia.
Devo confessare che ultimamente non mi ero speso tanto nell'ispezione post-gara della corda e... con il senno di poi, abbiamo contato che si era fatta come minimo una decina di gare....
Cosi' alla terza piazzuola ... Puf! salta la corda al punto di incocco....
Abbiamo cercato se Sala (un arciere che tira storico e che casualmente era nella piazzuola vicina) avesse una corda di scorta (l'aveva ma era corta...)
Abbiamo cercato di ricordare dove fosse la corda di scorta (In macchina... "mhhh no".. Nella cacciatora? "SI, SI"... Peccato che la cacciatora fosse rimasta a casa
)
Allora ... pensata... LA ANNODO.....
Be.. ha funzionato.
La corda ha ceduto nuovamente a metà gara, questa volta sul nodo dell'arciere (si vede che era proprio alla frutta...) Nuovo nodo e via.... Siamo arrivati alla fine delle 72 frecce...
Ora sarete incuriositi... che nodo ho fatto?
Ho provato all'inizio un classico nodo piano.. ma mettendo in tensione la corda si e' sciolto (la corda era parecchio unta dal grasso dell'arco) . Allora ho ricordato un nodo spiegatomi dagli scalatori : il nodo all'inglese (no, Marco, non significa si deve avere sottomano un inglese da legare...)
Eccolo sulla corda...
Tra la'ltro ho anche sperimentato, al posto del nodo dell'arciere (che ho sempre il dubbio che tenda a rovinare le corde...) il parlato (No, Marco... non e' il nodo dei chiacchieroni...) ed ha funzionato egregiamente.
Visto che e' anche più semplice... credo che lo adotterò fino a dimostrazione della sua inopportunità...
La cosa ha funzionato bene
Direi che la figlia non ha mai fatto un punteggio così alto in un tracciato
Adesso dice che le corde le vuole tutte giuntate.....
Ciao
Luca