Guardate, voi due , qualcun altro c'è passato prima. Come dice bene Marco, (ed anche i latini, nonchè anche Mirco ) "tempus vulnera lenit" Traduco? Vabbeh : il tempo sana le ferite. Abbiate pazienza, che tutto si accomoda. A me è successo. Magari prima! Però, tutto sta ad accontentarsi e cogliere quello di bello che ci è dato di godere, specialmente l'amicizia, che non c'è niente che possa sostituire un LEALE amico. Mi resta il rimpianto di non poter dare di più e più a lungo a quella che condivide attualmente il mio indirizzo e stato di famiglia . Animo! Un abbraccio, Mirco. Scusate l'O.T.

mirco le mie sono sanate da taaaaanto tempo,basta vedere la vita in maniera semplice e cercare le risposte dentro se stessi....bisogna prendere la cosa come esame e prova della vita!!!! bisogna essere forti ed imparare ad ascoltarsi e magari(difficile sempre)analizzare i propri errori....
marco sicuro che solo l'arceria????? il recioto?una MAY FLY??? un fiume al coupe de soir impazzito dalle bollate??? bigoli con pastissada de cavall e via....cazz sai che saranno 20 anni che non srotolo una coda di topo???
sii forte e cerca di essere come un fiume(che avrai visto mille volte) forte,impetuoso ma che si sa adattare ad ogni ostacolo che trova e con il tempo troverai(e farai avere a chi ti circonda) la tua armonia
un abbraccio(maschio,da primitivo,Motociclista e Papà) Luca

Luca, più identità di idee di così, non saprei. Solo con l'esperienza, magari amara, si impara ad assaporare e godere la vita attimo per attimo. Alla fin fine, i film più belli ce li danno il cielo, le montagne, il sole, il mare e nostra madre terra. E' quello che sento. NON è retorica. Ciao, Mirco

convivido anch'io. aggiungerei una frase che ho scritto tanto tempo fa ma che secondo me si adatta

"la spada può spezzare un blocco di ghiaccio. sciogliti, sii come l'acqua e non temerai la lama"

ciao

Ma se sbatti viulentemente la lama di piatto sull'acqua, si rompe oppure no??

(Sospirando)..........hhhhaaaaaaa, èèèèè !i papà si capiscono sempre: il recioto, una MAY FLY, un fiume al coupe de soir impazzito dalle bollate, bigoli con pastissada de cavall.

la spada potrebbe anche rompersi, l'acqua di certo no.

Quello che intendevo è che mi sembra che tutte le sofferenze, parlo di sofferenze psicologiche e non tanto fisiche, hanno una stessa origine che si chiama attaccamento. Il pensiero della morte ci fa paura perché siamo attaccati alla vita, quando una persona cara con cui magari abbiamo condiviso la nostra esistenza ci lascia soffriamo perché siamo attaccati a lei e alla vita che eravamo abituati a svolgere insieme.
Si può essere attaccati a tutto, ad uno stile di vita, ai cibi ad un programma televisivo come ad oggetti materiali, ad un clima come ad un modo di pensare ecc.
Se non siamo disposti ad accettare che le cose sono in continuo movimento, e che in qualunque momento possiamo perdere quello che più ci è caro, compresa la salute e la vita, allora siamo destinati inevitabilmente a soffrire.
Certo non è per niente facile, al contrario … però credo che il fatto di averne individuata la causa sia già un passetto avanti. L’unico modo per vincere questo attaccamento secondo me sarebbe rendersi conto che in fondo non esistiamo come unità separata dal tutto ma siamo parte di un universo così come una goccia è parte del mare. Un pensiero che ad esempio mi ha aiutato tanto nei momenti peggiori dopo una separazione è il fatto che in effetti il tempo non esiste ed ogni secondo della nostra vita è solo una parte di un unico istante infinito senza inizio o fine così come ora esiste io qui seduto e sofferente allo stesso modo esiste anche io che cammina con la persona persa chiacchierando felicemente. Non c’è differenza. sarà pure una cazz...a lo ammetto, ma a me ha aiutato

ciao

Certo che ci vai pesante.
A! me basta qualche sbuffo, dei sospiri, dei ricordi, una sigaretta, guardar fuori dalla finestra il paesaggio, un albero, un uccellino adirittura chiaccherando con lui, (sperando che mi capisca o risponda) e poi aspettare il giorno seguente, e ricominciare da capo.

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Località: Verona...

Re: chi l' ha visto?
Non si tratta di razzismo, ma di averli conosciuti personalmete, avevo la casa che sebrava un albergo, tutto un adirivieni, ora dopo la sep...... manco una telefonata un ciao come stai?
Per nove hanni ò soportato, e per nove hanni ò sofferto, e ora mi citate non conoscendo il mio passato. vi dico solo questo ......phuaa....
Il primo messaggio di codesto individuo fù cancellato dopo mia esplicita richiesta, il secondo, ancora in essere, l'ho riportato quì. Di quale misconoscenza dell'etichetta mi si stà parlando?! Forse del copia e incolla che avrei dovuto fare al momento?, lascio indovinare l'indirizzo!.