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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Cita: non usare so lo gli occhi: mettici un dito e senti le forze che lavovano intorno e dentro al forellino manx, mi riferivo a questo consiglio. mi sembra che l'hai sparata così ... in pratica non ha senso il tatto lo uso perchè l'arco lo tocco naturamente mentre lo faccio
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12/07/2011, 0:08 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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ecco perchè quei calli sulle mani
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12/07/2011, 0:37 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Grazie per i consigli. Jeval, se ho ben capito anche nelle prove preliminari con la corda bastarda mi conviene limitare la trazione il modo da non superare le 60# che sono il mio obiettivo finale (libraggio al limite per me). Se questo è l'obiettivo vedete tutti che dovrei avere ancora materiale da asportare. La mia intenzione per ora è quella di raggiungere una prima equilibratura dei flettenti anche se a libraggio presumibilmente superiore a quello da me gestibile. E questo piegando l'arco con la corda bastarda. A quel punto il tutto viene rimandato a fine agosto, quando realizzerò i puntali e, dopo probabile ulteriore riduzione degli spessori, alla prima incordatura. E lì si vedrà cosa si è ottenuto.
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12/07/2011, 11:45 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Taccons ha scritto: Grazie per i consigli. Jeval, se ho ben capito anche nelle prove preliminari con la corda bastarda mi conviene limitare la trazione il modo da non superare le 60# che sono il mio obiettivo finale (libraggio al limite per me). ............ Proprio cosi , eviti di stressare il legno , che lo stesso rischi di seguire la corda e non ultimo se hai un punto debole il ventre potrebbe collassare
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12/07/2011, 11:54 |
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maon
Iscritto il: 26/09/2010, 17:59 Messaggi: 916 Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
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Ciao Taccons, riprenderò la lettura di tutti i post e poi mi permetterò darti un consiglio anche io. Posso però dirti che, appena si caricano le batterie faccio una foto all'arco, ho un tassetto con i cornetti costruito come un War lungo 165cm, ma di sole 62 # che aveva tre nodi marci sul dorso e li ho riempiti di segatura di tasso commista a bicomponente. Tira, tira, tira, e non mi ha dato mai problemi.
Mi pare che una volta lo abbia usato anche il maghin. Ciao a presto. Maon
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14/07/2011, 18:32 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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O.T. Bentornato Maon!
Ciao Luca
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14/07/2011, 20:58 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Grazie Maon, bello risentirti. Dunque, adesso il legno ingrassato è a riposo, sto preparando i puntali, ma dovrò procurarmi dell'altro corno, spero da Poletti al CI FIARC di fine agosto. Domenica sono a Masone chez Nitopi con il mio tasso attuale (prima uscita ufficiale...), quello che il buon Ricu ha gratificato (in privato) del nome di "arco piemontese". Poi lunedì si va al mare e non avrò più contatti con il forum fino a dopo ferragosto (a meno che non trovi un punto internet......) In ogni caso arrivederci a tutti.
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15/07/2011, 13:37 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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Allora ci si vede domenica !
Ciao Luca
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15/07/2011, 20:39 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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In attesa della partenza per quel di Scarlino, approfitto di qualche ora libera dal menage familiare per portare avanti quel poco che riesco a fare con l'arco. Il mese scorso , grazie alla solerzia di mastro Ricu (che ringrazio pubblicamente), ho avuto a disposizione "L'arco di Baleison": me lo sono gustato ripetutamente durante l'ozio sotto l'ombrellone, tanto che ho deciso di far evolvere l'arco in costruzione decisamente verso la forma del "Piemontese".
Adesso è in fase di raffreddamento in dima, dopo il riscaldamento a vapore per dare la riflessione (leggera) dell'impugnatura....
Se ne riparla a dopo il 5 settembre.
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22/08/2011, 15:14 |
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Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
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Bene, anzi male.... malissimo! Questo è ciò che accade, credo , a chi come me pecca di presunzione!. Quando sono arrivato al momento della prima incordatura l'arco ha manifestato immediatamente il difetto di progettazione che la mia presunzione non aveva voluto vedere . La doga aveva dei difetti per cui sin dall'inizio avevo optato per un piattone e appunto "presumendo" di essere ormai un avviato "costruttore" puntavo ad un simil Holemegaard, seppur decisamente lungo, diciamo sui 69". Quindi avevo iniziato a realizzare il profilo laterale riducendo notevolmente il terzo di flettente terminale, dando peraltro una considerevole curvatura allo stesso. Poi in corso d'opera mi sono immamorato, è proprio il caso di dirlo, del "piemontese" e qui ho evidentemente commesso l'errore di lavorare troppo il ventre anche in prossimità della riduzione laterale tipica dell'Holmegaard. Conclusione: quando ho effettuato il primo approccio con la corda la doga si è piegata in modo abnorme sulle estremità: ho cercato di bilanciarla con la riduzione drastica del ventre nella zona centrale del flettente ottenendo un libraggio scarso e comunque a tiller ancora non definitivo. Ho accorciato allora il tutto a 66", ma la rastremazione eccessiva dei terminali, che nel frattempo non hanno più tenuto la curvatura iniziale, ha comportato anche uno svergolamento decisamente inaccettabile, per i miei gusti. A questo punto ho deciso di abbandonare e pensare ad un nuovo progetto . Forse in futuro, se mi verranno nuove idee, vedrò che fare... ma adesso sono troppo deluso di me stesso.
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13/09/2011, 14:54 |
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