ve lo dico io con buona sicurezza dettata dall'esperienza di quest'inverno
il libro secca da bestia e in modo diverso dal legno
non regge la trazione, cerca il punto debole sotto la spinta delle forze mentre tentate di far lavorare l'arco e si spezza in superficie portandosi con se uno u due anelli di crescita sul rif
ovviamnete cedendo solo li il ventre non resiste e collassa

se alzi noti che si è portato via un anello quasi pulito
vai a vedere l'haithabu...stessa storia
adesso con l'olmo sbozzo con corteccia per avere il riferimento dorso e poi prima di far lavorare quando ho ancora ciccia a suff...scendo fino ad un anello buono

scusa ma forse ho capito male quel che vuoi dire. io credevo che la parte più colorata nelle foto fosse il durame e non la corteccia e la crepa di compressione partisse dal ventre e non dal dorso

ciao

SI, ho tolto tutto il rotto .
Gia' provato a incollare e legare i monconi sperando che le fibre potessero tenere ma non funziona, si piega e resta poco elastico.

Spiana bene la parte spaccata e incolla un pezzo "esagerato" (fallo due volte quello che ti sembra sufficente....)

La "Pelle dell'osso" devi inserirla tra i due pezzi, debitamente impregnata di colla animale - direi che e' la morte sua- .
quando e' ancora tutto fresco... metti il pezzo in una morsa e serra più che puoi... Devi vedere la "pelle" uscire strizzata dalla fessura....
Lascia in morsa un paio di gg e comincia a raspare dopo almeno 2 settimane...

Quando vedi che flette ... allora lega con la canapa...

Ciao
Luca

ottimo luca lo farò sicuramente e ti dirò se avrò buoni risultati!!


magin: ha ragione manx quello scuro non è il durame ma quello che c'è sotto la corteccia, infatti non l'ho affatto toccato, ho aspettato che saltasse da sola e quello che c'era sotto l'ho preso come buono.

invece manx quello di levare i primi anelli adesso come adesso posso dire ch hai ragione a farlo (soprattutto se come me hai delle esperienze simili) però secondo me è un peccato. esteticamente ha un colore accattivante, e incredibilmente e scioccamente credevo fosse mooooolto più resistente così che non levandogli gli anelli sul dorso. pensa che scemo che sono.

allora non ci ho capito un tubo. o hai fatto l'arco al contrario o non è una crepa in compressione sul ventre. credevo dalla tua affermazione "esatto" che fosse così.

Io il cambio non riesco mai a vederlo, se mi fai vedere tu Manx in un pezzo di olmo cosi che io possa imparare e oviare.

L'alburno, il legno più recente, tenero e umido, generalmente di tonalità più chiare.
In questa parte si trovano poi ulteriori strati di interesse botanico come il cambio (strato in crescita, che avviene sia esternamente che internamente) e il libro o corteccia interna.

Ripeto: solo sull'olmo sotto la spessa corteccia c'é un libro do colore scuro che si vede benissimo nelle foto di matteo, quello và tolto finché non vedete almeno il primo anello bianco di alburno
Sempre sull'olmo l'alburno sotto il libro é utilizzabilissimo, di durame scuro generalmente ne ho trovato troppo poco.
L'olmo per archi é un legno fantastico: regge sez"D" al pari del tasso e in piú regge le curve,artificiali (insieme al magiociondolo é ideale per l'arcotaccons ), non é un legno protetto, da me ce n'é in abbondanza(addirirtura sfruttando le potature periodiche dei viali stradali ci tirate fuori rami fantastici)...
Controntroindicazioni:
-togliete sempre il libro scuro subito dopo sbozzatura
-lasciatelo a stagionare il piú possibile una volta finito
Spero di essere stato utile, non prendeteli come dogmi ma dall'esperienza su questo spettacolare legno io ho capito cosí

è chiaro qual è la scorza libro+corteccia?

perchè non me l'hai detto prima??????!!!!!!


ahah scherzo. adesso so una cosa in più. grazie dei consigli utilissimi manx