Cocche intagliate in aste di cedro (rose city)
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WuWeiJack
Iscritto il: 24/08/2011, 11:43 Messaggi: 21 Località: Genova (GE)
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Ok, so che è una blasfemia parlare di aste di legno già tagliate, lisciate, etc. etc. etc. ma sono ciò che ho usato finora per farmi le frecce. Purtroppo, le poche volte che ho provato ad intagliare la cocca direttamente sull'asta (trasversalmente rispetto alle fibre della tavola di cedro divenuta asta tonda), dopo appena qualche tiro col mio ricurvo da 50# mi sono accorto che la cocca non solo non pinzava più, ma addirittura scivolava via o abbandonava del tutto l'asta. Guardando più da vicino la cocca post-tiri, mi sono accorto che il legno era stato "schiacciato" e l'intaglio si era sformato.
Come mai e come fare?
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24/08/2011, 18:53 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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secondo me dovresti cambiare tecnica di tiro. oppure usare inserti in legni pregiati o in corno,osso etc.... se giri nel forum qualcosa trovi.
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24/08/2011, 19:56 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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Taccon prima pratica il foro piú largo con trapano, poi intaglia e infine gira di filo e colla.
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24/08/2011, 20:01 |
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Gorthan
Iscritto il: 27/09/2010, 16:00 Messaggi: 1299 Località: Medio Olona
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bac ha scritto: ...usare inserti in legni pregiati o in corno,osso etc.... -mANx- ha scritto: ...prima pratica il foro piú largo con trapano, poi intaglia e infine gira di filo e colla. Consiglierei di seguire quest'ordine. In particolare cura la legatura vicino alla cocca, bella stretta e poi incollata. Poi sappici dire
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24/08/2011, 20:34 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Io prima pratico il taglio , poi rifinisco e smusso gli spigoli con carta abrasiva , allargo il foro con lima a codo di topo così da avere una specie di invito sulla scanalatura e sentire lo "snap" a cocca inserita , poi lego con filo da cucito , goccia di colla sotto al filo e colla di nuovo sulla legatura , non importa annodare la colla tiene il tutto . legatura il piu' vicino possibile alla gola della cocca , le uniche che ballano ballano da subito per errata esecuzione
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24/08/2011, 20:46 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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Si, confermo, anche se non le ho mai usate su un arco moderno di quel libbraggio (e' un Ricurvo, giusto??) .. però lo "snap" dovrebe reggere, casomai deformarsi la parte "in appoggio".
Gia che siamo in tema... storicamente come le facevano? anche perche', per farle "snappare" si deve aver la corda delle dimensioni proprio giuste... troppo piccola ed esce, troppo grossa e spezzo le guancette....
Butto li... integlio a V allungata in modo da incastrare la corda ?? Però diventa facile da "fendersi" sul rilascio....
Ciao Luca
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24/08/2011, 21:02 |
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jeval
Moderatore
Iscritto il: 30/06/2010, 13:12 Messaggi: 2433 Località: pozzo della ignoranza
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Nitopi ha scritto: Si, confermo, anche se non le ho mai usate su un arco moderno di quel libbraggio (e' un Ricurvo, giusto??) .. però lo "snap" dovrebe reggere, casomai deformarsi la parte "in appoggio".
le sto provando io su un ricurvo in vtr ( marca Alberti/Jeval , nel senso che il grezzo e' di Adri ma la finitura e il tuning e' mio ) e mi ci trovo proprio bene Cita: Gia che siamo in tema... storicamente come le facevano?
posso aiutarti solo per quel che riguarda le frecce turche da gittata cocche in tre pezzi legare con tendine
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24/08/2011, 21:16 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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... troppo perfette per le mie capacità....
Ha... volevo anche dire a WuWei.... Le aste compreate non sono poi così poco filologiche... Se vuoi riprodurre oggetti meioevali, pare che le facessero dal tronchetto, non dal virgulto... Quelle preistoriche, invece, penso di no... (COme erano quelle dell'uomo del similaun?? mi pare da pollone...) Se prendi quelle di abete o pino sei praticamente a posto filologicamente con i materiali (oltre che a pagarle un pelo meno...)
Ciao Luca
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24/08/2011, 21:26 |
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maon
Iscritto il: 26/09/2010, 17:59 Messaggi: 916 Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
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E quì casca l'asino! Perchè partite dal concetto moderno per andare all'antico?? Se aveste degli archi che richiedono corde, vuoi da 12, 14, 15, 16 o addirittura 18 fili, cosa fate? Un set per ogni arco? Come dicono a Napoli: ma faciteme o piacere!!!!!!!! Coda di topo da 4mm. un po' di carta vetro e vai col filo. Ci pensano le dita e l'impostazione dell'arco a tenere la freccia, non c'è bisogno di sentire clic, clac o cloc! Lunica differenza è la profondità del taglio. In gara con tranquillità, come hanno sempre fatto quelli che usavano l'arco per ammazzarsi, cocca con poco intaglio, in guerra o nel tiro veloce, cocca profonda, stop! Storici, storici, storici, tutte le volte che fate un'arco o una freccia pensate di essere sul campo con, davanti a voi, uno che vuole la vostra pelle! Ciao nè Maon
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24/08/2011, 22:02 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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mhhhh sono ancora poco esperto .... a tenerle con le dita (cocche uscite grosse... ) ho già dato un paio di botte a vuoto.... e ho dovuto bendare l'aco perchè mi si era sollevata una scheggetta.... Comunque quelle che fanno click le vuole la figlia..... Pensavo alla V perchè l'ho vista in un dipinto (Tardo, però... inizi '600) .... Viao Luca
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24/08/2011, 22:13 |
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