Autore |
Messaggio |
bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
|
quali archi circolavano nel passato italiano? per tentare di dare/darmi una risposta ho deciso di aprire questo nuovo argomento. cercando tra le opere di artisti italiani rinascimentali ho scovato questi: il primo a sx è tratto da un affresco di Benozzo Gozzoli intitolato " la cavalcata dei re magi" raffigurante la venuta a firenze del patriarca di costantinopoli per partecipare al concilio del 1439. il secondo a destra è opera di Sandro Botticelli dal titolo "Pallade doma il centauro" datato 1482. lascio a voi ogni commento.
|
03/09/2011, 16:01 |
|
|
magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
|
ciao Bac, sono evidentemente archi compositi. se ne vedono moltissimi nei dipinti italiani del XV XVI secolo. nel nostro paese a quell'epoca l'uso dell'arco in battaglia pare aver perso di importanza soppiantato dalle nuove armi da fuoco e dalle balestre con arco in acciaio. molto probabilmente archi così venivano utilizzati soprattutto per la caccia. ne è un esempio l'affresco mostrato da Giorgio poco fa in cui si vede un signore a caccia con un arco composito. in questa epoca si nota anche un aumento di archi di legno dai puntali ricurvi.
|
03/09/2011, 21:41 |
|
|
bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
|
sul primo non ho dubbi, il secondo mi fa pensare al maggiociondolo semplice o anche tendinato.
|
03/09/2011, 21:50 |
|
|
magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
|
Cita: sul primo non ho dubbi, il secondo mi fa pensare al maggiociondolo semplice o anche tendinato.
potrebbe anche essere. le curve mi sembrano un po troppo accentuate però e anche le sezioni troppo spesse. il colore nero del ventre poi mi fa pensare al corno. bisognerebbe sapere quanto il dipinto sia realisticamente attendibile. un esperto di archi del genere come Ricu potrebbe spiegare di più. in ogni caso le rappresentazioni di questi archi nell'arte italiana del periodo mostrano come l'arco da strumento di sopravvivenza e guerra sta diventando quasi solo strumento di divertimento. chi si poteva permettere un arma del genere per la caccia all'epoca non aveva bisogno di cacciare per sopravvivere ma lo faceva, come oggi, per divertimento. ciao
|
04/09/2011, 8:25 |
|
|
magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
|
sul sito "LABORCARE laboratorio sugli aspetti socio-antropologici, etici ed interculturali nelle cure di fine vita" ho trovato questa immagine. questo affresco non lo avevo mai visto e chiedo se qualcuno che qui legge ha qualche informazione. così ad occhio mi sembrerebbe del XIV-XV secolo (ma potrebbe anche essere più tardo, non me ne intendo di arte) e l'arco potrebbe essere un bastone corto di tasso (dal colore, la forma e il fatto che è spesso al centro assottigliandosi unifofmemente verso le stremità). la faretra è cilindrica (sembra di legno) e gli impennaggi sono tipici del Medioevo.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
|
04/09/2011, 9:04 |
|
|
Gorthan
Iscritto il: 27/09/2010, 16:00 Messaggi: 1299 Località: Medio Olona
|
|
04/09/2011, 9:20 |
|
|
Gorthan
Iscritto il: 27/09/2010, 16:00 Messaggi: 1299 Località: Medio Olona
|
Cita: Tra il 1519 e il 1539 in Val Rendena furono dipinti due cicli sulla Danza Macabra: uno all'esterno della Chiesa di Santo Stefano a Carisolo, l'altro sulla parete sud della Chiesa di San Vigilio a Pinzolo. Entrambi gli affreschi furono realizzati dal pittore bergamasco Simone II Baschenis di Averaria, che visse tra il 1490 e il 1555. Egli è considerato il più grande e famoso dei numerosi pittori Baschenis, i quali affrescarono molte chiese del Trentino tra la metà del 1400 e del 1500. L'affresco di Pinzolo occupa una fascia alta più di 2 metri e larga più di 22. Come in tutte le Danze Macabre, anche in quella di Pinzolo le immagini sono accompagnate da didascalie; nell'affresco di Carisolo le immagini sono accompagnate da didascalie; nell'affresco di Pinzolo ai testi dialettali di tono popolare si aggiungono citazioni di carattere dotto in lingua latina o volgare: i primi sono ordinatamente disposti nella fascia orizzontale che corre sotto le figure, mentre le altre sono inserite in cartigli portati dagli stessi scheletri. Diversamente da quanto avviene in molte Danze Macabre dell'area franco - germanica, qui le scritte non presentano una forma di dialogo tra morto e vivo, bensì quella di un monologo recitato solo dal morto - che invita il vivo a entrare nel ballo. Il Corteo della Danza Macabra inizia a sinistra, con la figura della Morte che suona la cornamusa: essa è seduta su una specie di trono, ed è incoronata, a simbolo del suo assoluto dominio sull'umanità intera. Vi sono poi in successione 18 personaggi appartenenti alle diverse categorie religiose e sociali. A un livello più basso della scala sociale si incontrano un medico, un guerriero, un ricco avaro, un giovane vanitoso, un mendicante, ed infine una monaca, una dama ed un bimbo. Ad ognuno di questi personaggi, accompagnati dal proprio scheletro, corrisponde una scritta in versi, dipinta sotto l'affresco. A destra irrompe rapida e saettante la Morte - raffigurata da uno scheletro con la faretra piena di frecce - che cavalca un bianco cavallo alato che calpesta i cadaveri a terra. Nell'ultima parte della fascia si notano S. Michele Arcangelo e il Diavolo.
Tutto il dipinto rivela un'attenta cura nei particolari e un'efficace varietà degli atteggiamenti e delle espressioni beffarde degli scheletri. Venne terminato nell'ottobre del 1539, ed unitamente agli affreschi che si possono vedere all'interno della Chiesa di S. Vigilio (sempre datati 1539), rappresenta nel suo insieme il maggior complesso pittorico di Simone Il Baschenis di Averaria. fonte: http://www.comune.pinzolo.tn.it/pagine/dettaglio/il_paese,41/arte,67.html
|
04/09/2011, 9:24 |
|
|
magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
|
grazie Gorthan ... in effetti spulciando meglio nel sito era tutto scritto li. ho trovato anche un altra figura quest'arco sembra meno massiccio del precerente e cambia anche il colore. forse sono solo variazioni pittoriche o forse è un altro arco. la forma è quella di un arco sottile con un puntale leggermente riflesso e gli incocchi tipici del periodo. la faretra si vede meglio e potrebbe essere di cuoio, legno o legno rivestito di pelle. si notano delle righe sottili
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
|
04/09/2011, 10:10 |
|
|
mirco grosso
Iscritto il: 06/03/2011, 19:31 Messaggi: 842
|
Avete notato una cosa? Tutti e due gli archi, sono scarichi. Almeno così sembra a me. Ciao, Mirco
|
04/09/2011, 10:16 |
|
|
derfel
Iscritto il: 20/07/2011, 15:09 Messaggi: 250 Località: Monfalcone
|
Si e vero,la corda c'è ma non tesa.
|
04/09/2011, 10:26 |
|
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|