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 ogni arco la sua tecnica? 
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Iscritto il: 27/07/2010, 9:00
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Forse è una banalità ma penso che valga la pena farci un pensiero. Pare che ogni tipo di arco abbia la sua tecnica di tiro. Parto dagli interventi sullo Yumi in cui Carlo spiegava che nonostante non fossero eccessivamente alti di libraggio, tramite la tecnica di tiro raggiungevano prestazioni impensabili per altri archi dello stesso libraggio in occidente. Un arco composito tipo mongolo se non utilizzato con la dovuta tecnica perde di efficacia. allo stesso modo osservando le posture di coloro che in passato e anche oggi (come abbiamo visto in un'altra discussione i Liangulu in Africa) utilizzano archi bastone di libraggio sostenuto sembra che anche quest’arco abbia la sua tecnica ben definita. Diversa doveva essere invece la tecnica di tiro per gli archi di Oberflacht. anche se per materiali e lunghezza sono come i bastoni dell’epoca impugnatura rigida e frecce corte suggeriscono che la tecnica non doveva essere la stessa. Credo quindi che la tecnica non sia solo una questione culturale o di tradizione legata ad una determinata società ma molto dipenda dalle armi utilizzate. Per questo motivo non si dovrebbe utilizzare la stessa tecnica per ogni arco ma si dovrebbe scegliere l’arco in base alla propria o viceversa adattare la tecnica all’arco che si vuole utilizzare. Utilizzare per tutti i tipi di archi antichi e naturali la tecnica moderna sportiva sviluppata per archi costruiti con tecniche e materiali moderni a volte, specie con archi di legno di un certo tipo, è controproducente. Questo è solo un pensiero personale che magari può essere utile come stimolo per approfondimenti.
ciao


09/09/2011, 9:13
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SI.


09/09/2011, 12:40
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Risposta incisiva e definitiva :mrgreen: :mrgreen:
Ci vorrebbe in effetti una sezione per le "tecniche di tiro". Ci avevo pensato per l'aggancio, ma tutto quanto e' collegato ...
Gli archi a leve rigide devi aprirli al massimo, all'arco lungo inglese devi entrarci dentro per allungarlo al massimo con l'inclinazione da gittata (penso) e viene fuori quella strana posizione "sculettante" ... e lo stesso deve essere stato per tutti gli altri....

CIao
Luca


09/09/2011, 12:44
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magin ha scritto:
Forse è una banalità ma penso che valga la pena farci un pensiero. Pare che ogni tipo di arco abbia la sua tecnica di tiro. Parto dagli interventi sullo Yumi in cui Carlo spiegava che nonostante non fossero eccessivamente alti di libraggio, tramite la tecnica di tiro raggiungevano prestazioni impensabili per altri archi dello stesso libraggio in occidente. Un arco composito tipo mongolo se non utilizzato con la dovuta tecnica perde di efficacia. allo stesso modo osservando le posture di coloro che in passato e anche oggi (come abbiamo visto in un'altra discussione i Liangulu in Africa) utilizzano archi bastone di libraggio sostenuto sembra che anche quest’arco abbia la sua tecnica ben definita. Diversa doveva essere invece la tecnica di tiro per gli archi di Oberflacht. anche se per materiali e lunghezza sono come i bastoni dell’epoca impugnatura rigida e frecce corte suggeriscono che la tecnica non doveva essere la stessa. Credo quindi che la tecnica non sia solo una questione culturale o di tradizione legata ad una determinata società ma molto dipenda dalle armi utilizzate. Per questo motivo non si dovrebbe utilizzare la stessa tecnica per ogni arco ma si dovrebbe scegliere l’arco in base alla propria o viceversa adattare la tecnica all’arco che si vuole utilizzare. Utilizzare per tutti i tipi di archi antichi e naturali la tecnica moderna sportiva sviluppata per archi costruiti con tecniche e materiali moderni a volte, specie con archi di legno di un certo tipo, è controproducente. Questo è solo un pensiero personale che magari può essere utile come stimolo per approfondimenti.
ciao


Hai, hai, hai,
come al solito mi trovo d'accordo con il Maghin!
Io nella mia breve esperienza, ancor prima di conoscervi, ero molto interessato al tiro con il pollice.
Ho tentato ripetutamente e l'unico risultato che ho ottenuto è che, un tiro su dieci beccavo, e quello che mi faceva arrabiare di più è che, tutte le volte che prendevo il paglione, era sempre in centro, gli altri a cercar more in giro per il prato
La freccia usciva che era una meraviglia ma sempre un metro a sx.(sono mancino).
Carlo e Mastrofoco mi diranno che sono un po' grogghi!
Hanno ragione! Non sono così coordinato come sembro, non riesco a far girara l'arco al momento opportuno.
Peccato.
Però dopo questo preanbolo, per venire al''argomento proposto da Maghin, io ritengo che chi usi un arco mongolo o addirittura uno Yumi, utilizzando la presa mediterranea, e se ne vedono tanti, commetta un'errore madornale!
Gli archi mongoli o quella tipologia di archi, e mi permetto ricordare che Enrico ed io li costruiamo, se li usi alla loro maniera tirano da bestia, se li usi alla nostra, sono delle caccavelle!
Allora perchè farsi un'arco che per costruirlo ci vogliono mesi e poi utilizzarlo come un qualunque arco semplice che in due giorni è pronto?
Autocastrazione?
Vengo a ciò che è la mia irrefrenabile passione: Arco bastone con o senza maniglia.( quì sì il Maghin è colpevole, è lui il marrano che mi ha attaccato la malattia)
Perchè per me devo fare degli archi che a 32" sono 100/110 libre?
Perchè se voglio tirare un'arco da guerra o antico ed essere sicuro che non rompa, ed avendo io solo un'accorcio di 26, devo farlo così potente affinchè al mio allungo mi dia 70/80 # che è ci che mi soddisfa!
E come lo tiro?
Un'arco così non mi permette di mettermi con i piedi leggermente divaricati, a 90° rispetto al bersaglio e soprattutto non mi permette di fare trazione utilizzando solo i muscoli che gli altri utilizzano per un 50#.
Un'arco di solo legno non mi permette di ancorare alla bocca e starci 4 secondi a mirare.
Mi spiego meglio.
Se voglio utilizzare al meglio un'arco di questo tipo devo: trazionare, collimare o mirare, decidete voi, poi un secondo prima di scoccare la freccia tirare ancor più indietro la mano e rilasciare.
Se faccio così, sfrutto l'arco per il suo vero libraggio, se sto fermo e aspetto che lui si stanchi ciccia!!!!
Vuoi essere più preciso, usa un'arco debole e utilizza due dita invece che tre, sarai moooolto più preciso, però attento ai tendini!!
Usi un'arco indiano a 21/22" tira pizzicato, cosa ti serve la mediterranea?


09/09/2011, 13:08
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maon ha scritto:
Un'arco di solo legno non mi permette di ancorare alla bocca e starci 4 secondi a mirare.
Mi spiego meglio.
Se voglio utilizzare al meglio un'arco di questo tipo devo: trazionare, collimare o mirare, decidete voi, poi un secondo prima di scoccare la freccia tirare ancor più indietro la mano e rilasciare.
Se faccio così, sfrutto l'arco per il suo vero libraggio, se sto fermo e aspetto che lui si stanchi ciccia!!!!


Tutto giusto maestro.
Mi permetta solo un appunto.

Ancora meglio sarebbe fare come (cerco) di imparare da qualche anno....

1) Il tiro nasce dalla posizione del corpo.
2) L'occhio "mira" quando l'arco e' scarico, poi non deve fare altro che "mantenere il contatto" con il bersaglio.
3) L'azione di tiro deve essere sempre la stessa, con il corpo impostato in modo diverso a seconda di "dove" e' il bersaglio (chiarametne il gesto sarà differente a seconda dell'arco che uso, ma deve essere molto codificato..)
4) Non si fanno correzioni quando si arriva all'ancoraggio. Quando si arriva all'ancoraggio si scangia e basta :mrgreen:

Sto cercando di farlo con il longbow. A volte funziona.
Funziona meglio quando ci si crede.... (a volte quando mi posiziono sul picchetto sento una vocina dentro che dice "ce l'ho!" .... Quando la sento, di solito la freccia entra ).

Ciao
Luca


09/09/2011, 14:04
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Tornando in topic...
Quante tecniche (Praticate) riusciamo a mettere insieme, qui tra noi del Forum?

io ne conosco solo tre ( di cui due sono molto simili) , enrambe che implicano l'uso preponderante dei dorsali...

A) A braccio semiflesso
1) partenza con il braccio dell'arco basso quasi steso presa mediterranea
2) si alza il braccio dell'arco e contemporaneamente si traziona con l'altro (il braccio dell'arco e' arcuato ma rigido, non partecipa allo "sforzo" ) gomito in alto
3) arrivando all'alggancio sono ampiamente entrati in funzione i dorsali per "incastrare" tutte le articolazioni

B) Spingi-tira
1) Partenza con entrambe le braccia flesse (dicamo altezza ombelico o su di li)
2) si spinge con il braccio dell'arco e si tira con quello della corda, alzando contemporaneamente l'attrezzo
3) arrivando all'alggancio sono ampiamente entrati in funzione i dorsali per "incastrare" tutte le articolazioni

C) Dall'alto (In orizzontale)
come lo spingi-tira, solo che alzando l'arco si supera l'orecchio e si continua ad espandere usando ampiamente i dorsali. la freccia resta parallela al terreno . Quindi ci si "calca" l'arco nel punto voluto abbassandolo nuovamente e continuando ad espandere.

con i metodi A e B riesco ad arrivare alle 55-60 libbre. Oltre vado ad usare il C perchè con i primi due mi si inceppa l'articolazione del braccio della corda.... :mrgreen:

Ciao
Luca


09/09/2011, 14:14
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Nitopi ha scritto:
maon ha scritto:
Un'arco di solo legno non mi permette di ancorare alla bocca e starci 4 secondi a mirare.
Mi spiego meglio.
Se voglio utilizzare al meglio un'arco di questo tipo devo: trazionare, collimare o mirare, decidete voi, poi un secondo prima di scoccare la freccia tirare ancor più indietro la mano e rilasciare.
Se faccio così, sfrutto l'arco per il suo vero libraggio, se sto fermo e aspetto che lui si stanchi ciccia!!!!


Tutto giusto maestro.
Mi permetta solo un appunto.

Ancora meglio sarebbe fare come (cerco) di imparare da qualche anno....

1) Il tiro nasce dalla posizione del corpo.
2) L'occhio "mira" quando l'arco e' scarico, poi non deve fare altro che "mantenere il contatto" con il bersaglio.
3) L'azione di tiro deve essere sempre la stessa, con il corpo impostato in modo diverso a seconda di "dove" e' il bersaglio (chiarametne il gesto sarà differente a seconda dell'arco che uso, ma deve essere molto codificato..)
4) Non si fanno correzioni quando si arriva all'ancoraggio. Quando si arriva all'ancoraggio si scangia e basta :mrgreen:

Sto cercando di farlo con il longbow. A volte funziona.
Funziona meglio quando ci si crede.... (a volte quando mi posiziono sul picchetto sento una vocina dentro che dice "ce l'ho!" .... Quando la sento, di solito la freccia entra ).

Ciao
Luca


Luca,
sono molto offeso con te, boia fauss se mi chiami maestro che sia con la M maiuscola! :ugeek:

Tu sì che sei Maestro ma, non vorrei che tu parlando di longbow intendessi il tuo, che oltre ad essere blasonato è pure modennnnno.

Comunque 1 ok, 2 ok, 3 ok, sul quattro non sono d'accordo.

Ciao
Maon


09/09/2011, 16:38
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maon ha scritto:
4) Non si fanno correzioni quando si arriva all'ancoraggio. Quando si arriva all'ancoraggio si scangia e basta :mrgreen:



Comunque 1 ok, 2 ok, 3 ok, sul quattro non sono d'accordo.

Ciao
Maon


Certo che intendo il mio... per ora non ho uno storico degno di tale nome :mrgreen:

Pero' pensaci... anche tu fai così, solo che ti fermi prima per "correggere"... ma quando arrivi all'aggancio, molli subito... (ed e' giusto, con il legno senza fibra di vetro!)

Quello che dico e'... non correggere! Vai su con movimento unico...
Basta crederci

Ciao
Luca
P.S.
Se ti accorgi di esser completamente "fuori"... allora avere il coraggio di scendere.. e non essere pigri e rilasciare :lol:

rICIAO!

Luca


09/09/2011, 17:19
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Località: Genova - Prata Veituriorum
maon ha scritto:
sono molto offeso con te, boia fauss se mi chiami maestro che sia con la M maiuscola!

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
(tre bastano? )

Ciaoooo
Luca


09/09/2011, 17:22
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Località: pozzo della ignoranza
Io invece sono d'accordo su tutti e quattro
In particolare vorrei puntualizzare una roba
Fermarsi per correzioni in qualunque fase del gesto atletico vuol dire allentare la tensione muscolare per farla ripartire in un momento successivo , questo comporta attriti muscolari , perdita di allineamenti scheletrici che hanno come conseguenza delle forze parassite e tangenziali a quella che dovrebbe essere la risultante delle forze applicate .
Questo dal punto di vista meramente scheletrico-muscolare .
Dal punto di vista mentale-psicologico ( o come altro preferite chiamarlo )
fermarsi da modo-tempo di tentare la razionalizzazione ( saro' in linea?/ quanti metri saranno?/ ho paura di non prenderci ) e questo non fa assolutamente bene ne' alla pulizia ne' all'efficacia del tiro


09/09/2011, 17:36
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