Bac questo é catrame di betulla, un isolante incredibile dall'acqua: presente sia sulle frecce di Otzi che sulle nydam ma anche altrove (avete notizie sull'utilizzo da parte degli indiani?)
Ideale anche per impermeabilizzare e chiudere il fasciame delle imbarcazioni, pensavo di usarla sul dorso del prossimo tendinato
La pece tirata dagli assediati é tutt'altro: ricavata da pece di conifera, mischiata a caldo spesso a olio e cera.
Ma la miscela piú letale prima della polvere pirica era la colofonia o fuoco greco:
ne parlai per le frecce incendiarie e per la colofonia per corde arco qui sul forum se vuoi approfondire

purtroppo causa assenza di betulle non posso sperimentare,

pensavo se anzichè raccogliere nei barattoli si provasse a condensare il fumo ,

si dovrebbero formare gocce di catrame su un coperchio , tipo quelle che si formano quando bolle l'acqua.

Si, lo so che è OT... Se vuoi raspala via . volevo dire... se la pece ti risulta troppo molla, prova a farla cuocere ancora un pò... per far evaporare i solventi e magari "polimerizzare" qualche molecolona...

Ciao
Luca

Figurati, scherzavo belle le tue frecce, complimenti
sto andando per esperimenti, adesso mi riesce con una composizione piú omogenea e le penne con calamo tirato al limite tengon bene per consentire i giri di filo senza alcuna colla, poi hai tempo per spostarle, si forma un solco ben visibile come sulle nydam originali.
resiste all'acqua, solidifica al caldo secco mentre si scioglie al caldo umido .
Non so a che temperatura può andare in autocombustione,
la pece di pino invece scioglie a 130°celsius, quindi a bagnomaria resta solida, dopo si incendia schizzando in giro pericolosamente.
Avete informazioni sul catrame di betulla?

luca la pece di pino non va molto bene per gli impennaggi cristallizza troppo mentre è ottima per fissare le punte in pietra
manx per levare la pece dalle dita è ottimo l'olio di oliva(come per il catrame)
il bitume va fatto asciugare molto altrimenti al primo caldo o anche solo con il riscaldamento invernale ci si ritrova con tutte le frecce"impataccate"insieme e penne appicicate....

Evvai!!!
grazie a MAGHIN posso mettere a fuoco http://sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=7&t=875
proprio quello che mi serviva.....
raspo e spiano 2 porcherie:

penne gia tagliate quasi tutte come in foto, questa volta pavone
passata di catrame vegetale:

adesso si impenna

anche se palloso alla morte (lavori di pazienza strozzamanx ), faccio più avvolgimenti

Una robetta cosí:

continuo:

aiutatevi con uno stuzziadenti o una punta di coltello per separare le barbe,
con la stessa controllare l'allineamento delle penne e correggete di conseguenza spingendo: la pece vi permette questo se non ancora secca...
ricordate che il piede della freccia deve prender aria ( cito una massima di COLBIS )

ho lasciato meno spazio tra cocca e piede delle penne, le ho tagliate corte e mediobasse per ottenere tiri oltre i 130m, almeno spero....4alette sono 1 in piú
quindi 4"lung.cad1 x 3= 12" xciò 3"x4=12"
anche se so che le originali superavano i 4"....forse erano usate peri imboscate tra paludi e selve...
sarebbe bello avere a disposizione foto più in dettaglio dei reperti http://sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=26&t=854

Dalla chiappetta della cocca:

finita:

cosa dite? Cominciano ad andare?

Ah maghin, scusa se son sempre qui....
ma quando in qualche post in giro dicevi che rinforzavano le punte con fil di ferro intendevi una cosa cosí?

se funziona salvo la punta e riesco giusto ad arrivare a 900gn
poi con la puzza della pece, anche da solo senza Doni,
riuscirò sempre a ritrovarle nel caso frequente di non prendere il bersaglio

non necessariamente, se l'impennaggio è più lungo affinchè vadano lontano basta tagliare le alette basse.
ciao