mi ricollego a questo post di Bac.
È una trasmissione molto interessante. Gli Unni sono uno di quei popoli che anni fa avevano destato in me un grande interesse e curiosità al punto che ho trascorso due ferragosti consecutivi nel Campo di Attila nella Champagne con buona pace della mia allora “povera” morosa. Quel campo, circondato da un terrapieno probabilmente eretto dai Celti secoli prima, era la base delle truppe sotto il comando di Attila durante la famosa battaglia dei Campi Catalaunici, forse la più grande battaglia dell’antichità, in cui anche archi e frecce hanno avuto una parte importante. Non sto qui a narrarne la cronaca ma vorrei aggiungere qualche curiosità. Quando Attila sconfitto se ne andò dalla regione circa duemila Unni superstiti ma feriti in maniera troppo grave per seguire il loro capo si trascinarono a circa tre chilometri dal luogo della battaglia e non potendo più combattere diventarono contadini fondando un paese con il loro seguito. Il paese esiste tuttora e si chiama Courtisols ma si pronuncia “curtisù”. Pare che fino alla fine dell’800 vi si parlasse uno strano dialetto ora purtroppo estinto, studiato dal filologo M.Guenard, che comprendeva molti vocaboli mongoli e turchi (e si i dialetti sono spesso una ricca fonte di informazioni per chi ricerca il passato dei popoli). Pare che comunque qualcosa dei loro antenati Unni sia restato sul sedere di alcuni abitanti della zona. Si tratta della famosa “tache mongole”, una voglia di cui si vanta chi la porta. La mia amica di cui sopra per motivi di lavoro aveva conosciuto una ragazza che diceva di averla e mi raccontava che era una persona “tremenda”.

questo qui ero io più di vent'anni fa "orgogliosamente" in posa vicino al cartello

e questo è l'interno del campo fortificato. proprio al centro Attila aveva fatto erigere una pira di selle e altro materiale a cui sarebbe stato dato fuoco e in cui si sarebbe gettato nel caso le cose si fossero messe così male da venir catturato dai Romani. vi confesso che dopo un po che ero li la suggestione era così forte che mi era venuta la pelle d'oca.

Anche a me succede di essere attirato da qualcosa di arcano in due posti. Uno è la città sepolta di Altino, l'altro è il Cansiglio. Un mio amico (Tojo de Savorgnani) mezzo Cimbro e mezzo triestino, ha scritto il libro "Cansiglio nostra signora". Se lo trovo in libreria, caro Gionata, te ne farò omaggio. Ciao, Mirco

campi catalaunici di cui abbiamo qualche diapositiva ,
insomma bella ricostruzione , gli archi però mi sembrano i moderni magiari in fibra vetro , che ne pensate?

be' fossero solo gli archi ... ho visto la ricostruzione e da un punto di vista "filologico" c'erano moltissime incongruenze. innanzitutto l'ambientazione. nel filmato la collina da conquistare appariva montagnosa. in realtà era poco più di un dosso arrotondato. li il territorio non è assolutamente roccioso. poi tante altre cose ad esempio si vedevano elmi di Unni Sciri e Goti in stile XI secolo ecc ecc
l'errore più grande secondo me era il fatto che gli Unni erano a piedi. come è noto erano un popolo di cavalieri e secondo Ammiano Marcellino non scendevano mai da cavallo neanche per fare la cacca ... figuriamoci combattere una battaglia!
ben rappresentato però secondo me l'effetto della carica sotto il tiro degli arceri.
ciao!

a proposito di unni...
... provate a vedere come si dice carestia in tedesco ...

ancor oggi.... Attila incute timore...


Ciao
Luca

ciao Luca, come ti è venuta l'idea?
se ti riferisci al termine Hungersnot - carestia in senso alimentare, si tratta di una parola composta dai vocaboli Hunger - fame e Not - necessità, bisogno. in questo caso comunque credo che l'assonanza con Unni - Hunnen in tedesco, sia solo una coincidenza.
in inglese fame è hungry e credo che i due termini derivino da vocaboli germanici più antichi dell'arrivo degli Unni in Europa.
nel gotico ad esempio fame è huggryan e "io ho fame" si dice "huggreith mik"
penso che quindi l'origine sia un altra.
ciao!

esistono reperti di archi unni?

Hi Hi ... allora mi amoglie (e' lei che lo studia) mi ha buggerato... il "not" lo ha fatto diventare "tot" ...
E' uscito tutto dalla mia ricetta per la "pasta carestia" (veiene prodotta con tutto quello che avanza in frigo ).
A lezione doveva scirvere quali piatti sapevano cucinare i suoi familiari e, non sapendo tradurre "carestia", lo ha chiesto all'insegnante... ed evidentemente ha capito male ...
In effetti, hai ragione, anche in inglese affamato si dice hungry....

Ciao
Luca

nella mia cucina le ricette "carestia" sono all'ordine del giorno. si in effetti hungry in inglese è affamato e anche in gotico huggryan è affamato e non fame.



non ne so molto. si in Europa sono stati trovati diversi corredi tombali di guerrieri Unni in cui ci sono resti di archi compositi. in un caso in Polonia l'arco era ricoperto di foglie d'oro per cui si è potuta ricostruirne la forma. erano archi asimmetrici con i flettenti piuttosto larghi. secondo gli studiosi avevano molte similitudini nella forma con gli archi di Miran di cui trovi un interessante articolo qui
http://www.atarn.org/chinese/miran/Bows ... Miran.html

questo è il corredo tombale di un Unno del Vsec. rinvenuto nella zona di Vienna. in questo caso le armi si limitavano ad arco, frecce e sax (era spesso così anche per molti guerrieri "poveri" germanici del periodo a differenza che li l'arco era di legno)


e questo è il disegno delle placche d'oro di cui parlavo


ciao!

Belllisimo il link, Magin.
Notavo alcune cose che mi hanno colpito ...

1) archi asimmetrici. Vuoi dire cha anche loro avevano notato il miglioramento della resa, come i giapponesi?
2) Notate come e' avvolto il tendine! longitudinale e poi incrociato... Andate a vedere come standono la fibra di vetro o di carbonio per i compositi
3) frecce con il cresting (rosso e blu... bene, altri due colori che potrò aggiungere - per ora avevo notizia solo del rosso)
4) cocca ... e porc. con quella cocca io non riesco a tirare... una volta su tre mi scappa e sgancio a vuoto...
5) non c'era legatura sulle penne... o le hanno attaccate dopo per far figura???

Ciao
Luca