Dai buoni,
abbiamo due teorie come dice bac, continuamo con le teorie o sperimentiamo?
chi se la sente di realizzare ad esempio dallo stesso femore due strumenti da taglio o da punta
uno bruciacchiando e l'altro al naturale?

Salve a tutti,
ciao Manx,
ho lavorato per 22 anni in una azienda che si occupava di inceneritori ed affini e per affini vi erano anche i crematori per animali e......salme.
Vuoi che, dopo aver collaudato centinaia e centinaia di crematori ed insegnato ad usarli, non sappia come si comporta l'osso sotto l'azione del calore?
Raff

non posso saperlo Raff, comincio a conoscerti per quello che scrivi
magari per fugare ogni dubbio il prossimo set di frecce per il campionato preistorico europeo armi da getto ne realizzerò metà arrostite e metà non poi gli racconterò i riscontri a Marco.

Ho madonna, ci mancava solo un becchino

Tratto dal libro Archi e Frecce degli Indiani d'America di Jim Hamm:
Punte in osso
Un altro materiale naturale usato a volte per realizare punte di freccia era l'osso.
Ho visto un set di frecce Kiowa delle pianure meridionali,un paio di frecce delle pianure setentrionali e altre della costa orientale,tutte con la punta in osso.
Inoltre ,freccedi questo tipo sono state ritrovate nel corso di scavi archeologici, come a Cahokia, nell'Illinois, e a pecos pueblo, nel New Mexico.
Poi continua accennando da quali animali prelevare le ossa per far punte di questo genere, poi ancora consiglia di scaldarne le estremità per indurire l'osso e facilitare la lavorazione della punta con lima o con una pietra.

salve a tutti,
ciao Marco,

becchino è chi seppellisce o crema i morti: chi costruisce attrezzature per cimiteri ed insegna ad usarle non puo essere un becchino.
A verona ne istallai due...



E questo non fa altro che confermare che l'azione della temperatura indurisce ma infragilisce l'osso rendendone più agevole la lavorazione.
A voi la scelta.
raff

Ciao raff
Non sono ancora convinto di quello che affermi.
Duro ho fragile sciiegline una.

è questione di temperatura , l'osso scaldato si ammorbidisce e può essere piegato, oltre una certa temperatura si sbriciola,
se scaldi un osso fresco si asciuga e di fatto si indurisce.
questo a mio parere.

Salve a tutti,

Jim Hamm, non dice che sono state ritrovate frecce con segni di carbonizzazione e/o comunque trattate col calore, si limita a dare consigli.
In archeologia, per la filologità delle cose non si può accettare un "si consiglia"; ma si devono dare riscontri e dati provenienti da analisi, verifiche, comparazioni.
Una veloce ricerca mi ha permesso di trarre la conclusione che il trattamento termico, alle ossa da cui trarre utensili, almeno per la zona del Nord Italia, non trova fondamento:
Fonti:
libro, i manufatti in materia dura animale del sito di lucone
in cui hanno approfondito le modalità di esecuzione del manufatto osseo e suo impiego.

sito: http://www.mtsn.tn.it/pubblicazioni/7/4 ... stiani.pdf
Analisi funzionale dei manufatti in materia dura animale del Riparo Dalmeri
(Altopiano della Marcesina, Trento), di Emanuela Cristiani dell'Università degli Studi di Roma.
Bollettino del Museo Civico di Storia naturale di Verona,
Lo sfruttamento della materia dura animale nel sito di Colombare di Negrar
(Verona) tra Neolitico recente e prime età dei metalli
Ma anche il Brizzi non mi sembra che accenni a tal pratica.


E' vero, ma la possibilita di piegare l'osso a caldo, è ottenibile solo in piccolissima percentuale.
Invece appare certo che una lucidatura dell'osso ne aumenti la solidità ed agevoli la penetrazione in caso di impiego come punta di freccia
Il fatto che un osso fresco si asciughi e si indurisce è dovuto alla perdita di grasso e collagene.
raff

non c'è motivo di scaldare le punte in osso secondo me.
il mio era un tentativo di spiegare come reagisce l'osso al calore, cosa che per altro ha ben spiegato Raff.
le ossa migliori da usare sono le ossa lunghe degli arti .