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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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tratto dall'Iliade canto VIII
ed ultimo giungea Teucro del curvo elastic’arco tenditor famoso. D’Aiace Telamònio egli locossi dietro lo scudo, e dello scudo Aiace gli antepose la mole. Ivi securo l’eroe guatava intorno, e quando avea saettato nel denso un inimico, quegli cadendo perdea l’alma, e questi, come fanciullo della madre al manto, ricovrava al fratel che alla grand’ombra dello splendido scudo il proteggea. Or dall’egregio arcier chi de’ Troiani fu primo ucciso? Primamente Orsìloco, indi Ormeno e Ofeleste: a questi aggiunse Detore e Cromio, e per divin sembiante Licofonte lodato, e Amopaone Poliemonìde, e Melanippo, tutti l’un dopo l’altro nella polve stesi. Gioiva il re de’ regi Agamennóne mirandolo dall’arco vigoroso lanciar la morte fra’ nemici, e a lui vicin venuto soffermossi, e disse: Diletto capo Telamònio Teucro, siegui l’arco a scoccar, porta, se puoi, a’ Dànai un raggio di salute, e onora il tuo buon padre Telamon che un giorno ti raccolse fanciullo, e benché frutto di non giusto imeneo, pur con pietoso tenero affetto in sua magion ti crebbe. Or tu fa ch’egli salga in alta fama, sebben lontano. Ti prometto io poi (e sacra tieni la promessa mia) che se Giove e Minerva mi daranno d’Ilio il conquisto, tu primier t’avrai il premio, dopo me, de’ forti onore, ed in tua man porrollo io stesso, un tripode, o due cavalli ad un bel cocchio aggiunti, o di vaghe sembianze una fanciulla che teco il letto e l’amor tuo divida. E Teucro gli rispose: Illustre Atride, a che mi sproni, per me stesso assai già fervido e corrente? Io non rimango di far qui tutto il mio poter. Dal punto che verso la città li respingemmo, mi sto coll’arco ad aspettar costoro, e li trafiggo. E già ben otto acuti dardi dal nervo liberai, che tutti profondamente si ficcâr nel corpo di giovani guerrieri, e non ancora ferir m’è dato questo can rabbioso. Disse; e di nuovo fe’ volar dall’arco contr’Ettore uno strale. Al colpo tutta ei l’anima diresse, e nondimeno fallì la freccia, ché l’accolse in petto di Prïamo un valente esimio figlio Gorgizïon, cui d’Esima condotta partorì la gentil Castïanira, che una Diva parea nella persona. Come carco talor del proprio frutto, e di troppa rugiada a primavera il papaver nell’orto il capo abbassa, così la testa dell’elmo gravata su la spalla chinò quell’infelice. E Teucro dalla corda ecco sprigiona alla volta d’Ettorre altra saetta, più che mai del suo sangue sitibondo. E pur di nuovo uscì lo strale in fallo, ché Apollo il devïò, ma colse al petto d’Ettòr l’audace bellicoso auriga Archepòlemo presso alla mammella. Cadde ei rovescio giù dal cocchio, addietro si piegaro i cavalli, e quivi a lui il cor ghiacciossi, e l’anima si sciolse. Di quella morte gravemente afflitto il teucro duce, e di lasciar costretto, mal suo grado, l’amico, a Cebrïone di lui fratello che il seguìa, fe’ cenno di dar mano alle briglie. Ad obbedirlo Cebrïon non fu lento; ed ei d’un salto dallo splendido cocchio al suol disceso con terribile grido un sasso afferra, a Teucro s’addirizza, e di ferirlo l’infiammava il desìo. Teucro in quel punto traeva un altro doloroso telo dalla faretra, e lo ponea sul nervo. Mentre alla spalla lo ritragge in fretta, e l’inimico adocchia, il sopraggiunge crollando l’elmo Ettorre, e dove il collo s’innesta al petto ed è letale il sito, coll’aspro sasso il coglie, e rotto il nervo gl’intorpidisce il braccio. Dalle dita l’arco gli fugge, e sul ginocchio ei casca.
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28/10/2011, 18:55 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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esiste una statua per robin hood ed esiste una statua anche per l'eroe acheo Teucro che nella guerra di troia abbattè otto troiani con le sue frecce, ma due volte mancò il bersaglio cruciale per le sorti della guerra: Ettore, si disse allora per volere degli dei.
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29/10/2011, 16:51 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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punte di freccia achee rinvenute a troia.
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01/11/2011, 21:11 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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davvero un argomento interessante Bac, ho trovato questa riproduzione cinematografica di un arco della Guerra di Troya (perciò lascia il tempo che trova) e poi questa statuetta di Eros di cui abbiam già parlato però la forma degli archi è ricorrente rispetto alla statua di Teucro che hai postato cosa ne pensate? saluti Manx
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02/11/2011, 3:19 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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a quei tempi non circolava un solo arco , questa è una raccolta di forme . credo si tratti in larga parte di compositi , non dimentichiamo che siamo in un periodo coevo a quello dell'antico egitto. quello che hai postato tu non è dissimile dall'arco angolare egizio di cui si è parlato nella sezione dedicata a essi. gli achei però erano di origine indoeuropea scesi in grecia da nord. http://it.wikipedia.org/wiki/Achei
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02/11/2011, 9:22 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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tratto dal canto XXIII dell'iliade
in occasione dei giochi funebri per la morte di Patroclo la gara di tiro con l'arco vede protagonisti Teucro e Merione. buona lettura
Invitò quindi i saettieri, e in mezzo dieci bipenni espose e dieci accette; e piantato lontano nell’arena un albero navale, avvinse a questo con sottil fune al piede una colomba, segno alle frecce. Le bipenni prenda chi l’augel coglie, e le si porti. Quello che il fallisca, e a toccar vada la fune, essendo inferïor, s’abbia l’accette. Ciò detto appena, presentossi il forte re Teucro, e Merïon d’Idomenèo prode sergente, e in un sonoro elmetto agitate le sorti, uscì primiero Teucro, e tosto lo stral tirò di forza. Ma perché non aveva votata a Febo di primo-nati agnelli un’ecatombe, sfallì l’augello (ché tal lode il Dio gl’invidïò); sol colse al piè la fune che legato il tenea. Tagliolla il dardo; libera la colomba a volo alzossi per lo cielo, e fuggì; cadde la fune, e di plausi sonar s’udìa l’arena. Ratto allora di mano a Teucro tolse Merïon l’arco, e ben presa la mira colla cocca sul nervo, al saettante nume promise un’ecatombe; e in alto adocchiata la timida colomba che in vario giro s’avvolgea, la colse sotto l’ala. Passolla il dardo acuto, e ricadde, e s’infisse alto nel suolo di Merïone al piè. Ma la ferita colomba si posò sovra l’antenna, stese il collo, abbassò l’ali diffuse, e dal corpo volata la veloce alma, dal tronco piombò. Stupefatte guardavano le turbe. Allor si tolse le scuri Merïon, Teucro l’accette.
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02/11/2011, 19:30 |
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