Provo ad aggiungere i miei due cent.
do' per scontato che le proprieta' del tasso ( modulo di elasticita' e modulo di compressione ) siano uniche fra i legni del continente euroasiatico .
e condivido la tesi di Magin che per esigenze come facillita' di costruzione , durevolezza , capacita' di scagliare frecce pesanti sia a caccia che in guerra qualora disponibile sia il materiale migliore .
Se parliamo di reperti arceristici stiamo parlando di un periodo abbastanza ampio che parte all'incirca dal 9500
A.C. con l'arco di stelmoor e che quindi inizia dalla fine dell ultima glaciazione ( 10000 A.C. )
un periodo quindi di grandi mutamenti climatici in cui spariscono i grandi erbivori a pelle spessa ( mastodonti , mammut ) per la cui caccia era piu' efficace il propulsore e si espandono animali piu' piccoli e a pelle piu' sottile come i cervi per i quali arco e frecce sono preferibili .
E' un periodo in cui l'uomo inizia a passare lentamente all'agricoltura e alla sedentarieta' con la conseguente competizione per le risorse e in cui quindi rivolge le armi anche verso i propri simili , che non sono poi cosi indifesi come gli erbivori di qui la necessita' di aumentare la potenza degli archi per tentare di colpire a distanze sempre maggiori ed evitaredi essere colpiti .
E ragionevole pensare che come conseguenza del cambiamento climatico anche la vegetazione subisca dei mutamenti .
Dai ritrovamenti si nota che i reperti compresi fra il 9500 A.C. e il 4900 A.C. sono in olmo e pino
mentre i ritrovamenti sucessivi sono prevalentemente in tasso nell'europa centrale mentre in scandinavia e nei paesi baltici continuano ad essere usati anche legni quali l'olmo , il pino e il frassino .
Da notare che i ritrovamenti di reperti in tasso posteriori al 4000 A.C. si concentrano nella zona dell'europa centrale ( svizzera , germania , austria olanda ) e che nei paesi scandinavi continuano ad essere usati altri legni ( olmo a muldbjerg danimarca 3000 A.C e frassino a sarnate lettonia 2700 A.C. su quest' ultimo torneremo , e' l'unico forse ad avere una sorta di "finestratura monolaterale )
Venendo alle considerazioni di Manx , mi sembrano abbastanza fondate ,
i soliti americani affermano che tasso e osage sono i soli legni con cui si possono fare archi anche partendo da piante cadute da anni , segno di una resistenza non comune al decadimento e ai microorganismi .
I luoghi dei ritrovamenti sono generalmente torbiere (
http://it.wikipedia.org/wiki/Torbiera ), e fondi di laghi
ambienti poveri di ossigeno con forte presenza di tannini che inibiscono il degrado della materia organica .
Ambienti di culto nel passato e in cui venivano sacrificati nemici prigionieri ( e assieme ad essi venivano "uccise" le loro armi , archi spezzati , lame piegate e martellate ) che qualche volta sono state ritrovate assieme ai resti umani
( le "mummie di palude" (
http://it.wikipedia.org/wiki/Mummia_di_palude )
p.s.
in quanto a "legni per lunghi bastoni", guardate cosa ho trovato in rete
( 170#@30" in olmo ( a 190# l'albero di equilibratura si e' rotto e l'arco e' rimbalzato sulla fronte del costruttore ) L/spesore 43mm/35mm finito con una mistura di cera/resina/lardo )
http://forum.bueforum.no/viewtopic.php?f=4&t=1331