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 tiro a lunga gittata 
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Iscritto il: 01/09/2011, 15:59
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ho trovato delle foto di alcune posizioni che usiamo per il tiro alla massima gittata.
la prima foto a sinistra è con i piedi incrociati come vi dicevo.
La seconda foto ha sganciato ma senza spingere con la spalla, ma la mano destra si vede che è ribaltata.
L'ultima foto il primo arciere in ginocchio ha uno yumi dal flettente inferiore più corto dello standard (probabilmente è un arco per il sanjusangendo). Questo aumenta la spinta verso l'alto della freccia.


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13/10/2011, 13:02
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Iscritto il: 28/06/2011, 10:24
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Località: Ferrara
Si, avendo praticato il kyudo abbastanza a lungo, ed avendo costruito molti longbows di vari tipi di legno, posso confermare che lo yumi ha, a parità di libraggio, una velocità di uscita della freccia superiore al longbow nell'ordine dei 15-20 f.p.s. La cosa è perfettamente spiegabile anche con un semplice test statico, ossia, considerando i due sistemi elastici in se stessi, come se fossero montati su supporti inerti.

Va da se che, a parità di carico, la maggiore restituzione energetica si avrà laddove vi sia un più lungo "power stroke", che potrebbe essere paragonato a quello che gli antichi arcieri inglesi chiamavano il "momentum".

Su di un vecchio numero di Primitive Archer vi era spiegata molto chiaramente tale formula: se le libbre le mettiamo sulla linea verticale del diagramma ed i pollici di trazione su quella orizzontale, ne consegue che l'efficienza in termini di restituzione energetica è pari all'area del triangolo rettangolo costituito da queste due coordinate cartesiane. Nello yumi, di qualunque scuola, la coordinata dell'allungo e sempre incomparabilmente più lunga, e da quindi luogo a "triangoli" con aree maggiori. Nella scuola Heki tale tendenza all'accelerazione è tuttavia ingigantita dalla peculiare caratteristica di questa difficilissima tecnica, che prevede uno sgancio dinamico ed accelerato dalla risultante vettoriale di un complesso di torsioni che fanno si che l'arco ruoti attorno al proprio asse al momento dello sgancio, imprimendo in tal modo una spinta aggiuntiva alla freccia in uscita. Con yumi relativamente "deboli" è quindi possibile tirare freccie a velocità e gittate molto simili a quelle raggiunte con tanta fatica e sudore dagli antichi longbowman con archi mostruosamente duri da tendere.

Unico neo delle due tecniche: non disponiamo di due vite per gestirle decentemente entrambe.


Abraccissimi

Stefano


02/12/2011, 21:36
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Iscritto il: 30/06/2010, 13:12
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Località: pozzo della ignoranza
stefano ha scritto:
...........
Unico neo delle due tecniche: non disponiamo di due vite per gestirle decentemente entrambe.


Abraccissimi

Stefano

chapeau !
ciao stefano , ben tornato fra di noi .


02/12/2011, 21:54
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Iscritto il: 05/12/2010, 22:11
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Località: Cernusco s. Nav. (MI)
Sabato sera su Rai1, nel corso della trasmissione "Passaggio a Nord-Ovest" (condotta da Alberto Angela) hanno trasmesso un servizio in cui si facevano proprio questi paragoni tra long-bow e yumi. Interessantissimo, soprattutto vedere il test sul gel balistico che dimostrava come le frecce tirate con lo yumi penetrassero di più rispetto a quelle tirate con un longbow.
Qui sotto l'introduzione della puntata
Cita:
Alberto Angela ci guida in una visita archeologica molto particolare: conosceremo da vicino un vero capolavoro dell’ingegneria navale, il Wasa, veliero svedese risalente al 1600. Il vascello reale svedese di 64 cannoni, affondò nella rada di Stoccolma il giorno stesso del suo varo, il 10 agosto 1628, a causa di una raffica di vento. Il Wasa venne recuperato dagli archeologi e oggi è conservato nel museo che prende il suo nome.

L’arco dei samurai, lo Yumi, ha avuto un passato glorioso, segnando le gesta dei migliori combattenti e contribuendo alle vittorie di molte battaglie. Ancora oggi, molte scuole in Giappone insegnano l’arte del tiro con l’arco, sia a cavallo, come gli antichi Samurai, che a terra, in discipline marziali. Modellato con le stesse tecniche di un tempo, lo Yumi assume un significato spirituale e religioso, in cui il tiro con l’arco è associato alla meditazione e allo Zen.
La notte tra l’8 e il 9 novembre del 1989, in diretta televisiva, il muro di Berlino cessava di esistere. Oggi, a più di vent’anni della caduta, dei 155 chilometri di muro che circondavano Berlino ovest isolandola dalla DDR, non rimane praticamente traccia. Dov’era? Dove passava? I berlinesi raccontano.

Le popolazioni indigene dell’Australia, che convenzionalmente vanno sotto il nome di ‘aborigeni’, sono considerate l’etnia tuttora esistente che più a lungo ha mantenuto inalterato il proprio stile di vita. Tradizioni e pratiche risalenti a 40.000 anni fa si sono mantenute quasi inalterate fino a gran parte del ‘900


qui invece il link per rivedersi la puntata (purtroppo il mio computer è troppo "bradipo" per consentirmi una visione decente...

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 28776.html

Spero questa segnalazione possa risultare utile.


05/12/2011, 9:20
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Si avevo visto qualche cosa su questa puntata, ma se non sbaglio sono andati a prendere come costruttore Shibata, che una volta era considerato uno dei migliori cosruttori....riferito però soprattutto al nonno dell'attuale costruttore. Già il padre era un po scaduto e ha vissuto di rendita. Infatti dopo aver ceduto l'attività al figlio si è trasferito negli stati uniti creando una scuola di tiro tutta sua partendo però dalla heki bishu cikurin...che è un vecchio ramo della heki originaria.
Oggi c'è il figlio che però sembra faccia archi di mediocre qualità....ha sempre il nome come garanzia, ma come qualità complessiva, i nostri mestri dicono che ormai è decisamente scaduto.

Io non ho mai provato a tirare con uno dei suoi archi, ma mi fido di quello che dicono i Giapp.


05/12/2011, 12:09
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Diffidare dalle prove comparative....
Confrontano due archi dello stesso libbraggio, risultando per lo yumi un libbraggio "medio alto" ma per il long una cosa abbastanza risibile (mi pare dicessero una 50a di libbre....)
Mah.....
Queste prove mi sembrano i giochini da ragazzinidel tipo "io ce l'ho più lungo". Chiaro che l'uso era in battaglia ma la tattica era molto diversa..

Ciao
Luca

P.S.
Quando dico "diffidare" intendo "tenere sempre occhi e orecchie ben aperte... e cervello collegato e acceso...)

Ciao
Luca


05/12/2011, 13:52
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Iscritto il: 01/09/2011, 15:59
Messaggi: 357
Nitopi, uno yumi da guerra è tra i 24 e i 32 kg di spinta....come media......quindi corrisponderebbe a un long bow da, più o meno, 48 - 64 libbre.
Come comparazione di penetrazione credo possa funzionare....anche se manca completamente il riferimento alla torsione del tiro da battaglia per quanto riguarda lo yumi.
Quello che non funziona sicuramente è il paragonare la penetrazione su una superficie senza protezione.
Mi spiego, le piastre di protezione delle armature occidentali erano molto superiori alle piastre di protezione delle armature giapponesi.
Tenete presente che la maggior parte delle armature giapponesi erano di cuoio laccato, ad eccezione di qualche spendaccione che poteva permettersi il ferro ovunque, quasi tutti gli altri avevano solo il petto e la schiena con l'anima in metallo, il resto era tutto cuoio laccato.
Un'armatura completa da guerra giapponese poteva arrivare al massimo a 8- 10 kg, mentre un'armatura sempre da guerra da cavaliere occidentale potava arrivare ai 25 kg.
In occidente si prediligeva la protezione cercando comunque di mantenere il più possibile la mobilità (la velocità diventava secondaria), mentre in giappone oltre alla mobilità si cercava di mantenere anche la velocità.
Alcune armature da battaglia del periodo Edo (dopo il 1600) pesavano tra i 4 e i 6 kg, proprio per permettere a chi la indossava, una mobilità e velocità totale.

C'è un fattore da tenere presente però, a quei tempi l'altezza media di un giapponese era di 1,52 mt mentre in occidente era di 1,62 mt.


05/12/2011, 18:28
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Carlo-B ha scritto:
Nitopi, uno yumi da guerra è tra i 24 e i 32 kg di spinta....come media......quindi corrisponderebbe a un long bow da, più o meno, 48 - 64 libbre.

Si, infatti, un LB stile guerra adei cent'anni stazzava dalle 90 lbs in su...
E penso che lo scopo principale non fosse trapassare la corazza ma "disarcionare" il cavaliere armato.
Il resto veniva di conseguenza...
Volevo solo dire... ha poco senso "confrontare" due armi che venivano impiegate in modo e contesti molto diversi ;)
Ciao
Luca


05/12/2011, 20:30
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Ho visto una puntata di una serie molto interessante su channel 4 un po di tempo fa. La serie si intitolava "Weapons that Made Britain".
Questa puntata parlava solo del longbow. Molto, molto interessante.
è anche su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=UPskCGVAsCU


06/12/2011, 10:02
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