Salve a tutti,
Ciao Manx
-mANx- ha scritto:
Ginepro non ne so niente purtroppo
per il tasso ho visto quelli del Maghin lasciati dentro all'umidità dell'erba tagliata sotto il sole.
Io ne ho uno da meytere in un letamaio che ho già individuato ma vorrei poi bloccarlo in morsa
Lo stallatico di mucca mi han detto che ha una temperatura interna di 70°celsius, quello di equino inferiore di almeno 20°, vi risulta?
saluti (;-{)
Lo stallatico, al pari di tutte le materie organiche possono subire due tipi di fermentazioni:
fermentazione anaerobica: in assenza di ossigeno,
fermentazione aerobica: con la presenza di ossigeno.
In un mucchio di stallatico: feci, urine (ammoniaca) e materiale organico aggiunto, la fermentazione non è mai univoca essendo presenti ambedue i processi contemporaneamente: il mucchio non è sigillato o areato con costanza per facilitare uno o l'altro ceppo di batteri, ma un tipo di fermentazione ostacola l'altro.
La temperatura all'interno del mucchio sale, ma nel salire eccessivamente causa anche la morte dei batteri che tollerano una temperatura massima, nei ceppi più termofili, di 55° circa. E' solo la velocità di digestione dei batteri la causa di una salita della temperatura oltre i 60-65°, ma a quel livello si arresta la fermentazione per la morte degli stessi. La maggior temperatura di fermentazione la si può misurare dopo aver sbriciolato e rivoltato il mucchio: in questo caso, l'ossigenazione unitamente all'ambiente già caldo, provoca una proliferazione rapidissima dei batteri unitamente ad un innalzamento rapido della temperatura.
Lo stallatico di cavallo, essendo più asciutto e con meno materia organica estranea, leggi paglia o lettiera erbacea, è meno ricco e di conseguenza prolificano meno batteri; meno batteri = meno temperaura.
Una considerazione: in un mucchio di materiale organico in fermentazione troviamo: ammoniaca, acido acetico, acido lattico, acido propionico, alcooli, ammine aromatiche (quelle che ti impregneranno il legno dell'arco e non andranno via con facilità) oltre a batteri che cominceranno ad attaccare il legno dell'arco; visto che il rinvenimento è in prevalenza causato dal rigonfiarsi delle cellule del legno sotto l'azione della reidratazione, io, al tuo posto, ci penserei due volte.
Lo porrei, invece, in un tubo isolato, pieno di acqua bollente ad idratarsi in modo pulito, magari cambiando l'acqua al suo raffreddarsi.
Magin lo aveva posto sotto il mucchio di erba, all'umido; è rinvenuto e la fermentazione che si era instaurata ha solo causato le macchie di color scuro sull'arco.
Raff