Autore |
Messaggio |
raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
|
Ciao Taccons. no, tu non sbagli, come altrettanto io, però è certo che tendo ad esprimermi male. Generalmente un aumento del "brace" stabilizza meglio l'arco e l'uscita della freccia, ma, come controparte, tende a diminuire la velocità in uscita della stessa anche se lascia l'arco in modo più pulito: maggior precisione nei tiri ravvicinati, ma minor rendimento del sistema. Và considerato che le minime vibrazioni si avranno solo se l'arco è ben equlibrato e la risposta in chiusura dei flettenti (data dal loro peso, flessibilità uniforme, forza e velocità di ritorno) è uguale in ambedue. In caso contrario sorgeranno, inevitabili, degli squilibri che porteranno all'insorgere o all'aumento delle vibrazioni dovuti all'energia accumulata dall'arco e non ceduta alla freccia, che in qualche modo dovrà essere dissipata. Questo vale sia per archi tradizionali sia per archi moderni. Prova a leggere a pag. 17, 18, 26, 39, 47 del documento a questo link: http://www.windoweb.it/guida/sport/Vitt ... 27arco.pdfUn saluto da Raff
|
29/01/2012, 15:11 |
|
|
Taccons
Iscritto il: 11/12/2010, 14:31 Messaggi: 653 Località: Peschiera Borromeo (MI)
|
Ciao Raff, oggi pomeriggio avevo preso proprio quel manuale per rileggermi qualcosa in merito. Ora, è chiaro che l'energia potenziale elastica accumulata da un arco è data dall'area sottesa dalla curva di carico e l'asse delle ascisse (allungo). Se aumento il brace, l'area sottesa diminuisce, non c'è dubbio. Quindi minore sarà l'energia rilasciata alla freccia e minore sarà l'energia assorbita dall'arco ovvero dai flettenti, che saranno meno sollecitati e vibreranno di meno. Il tutto ovviamente a pari massa della freccia scoccata e di tutte le altre condizioni.
Sugli altri due casi da te discussi (impugnare l'arco in moda da avere asimmetria nei flettenti o aumentare la massa dalla freccia) non ho altro da aggiungere a quello che tu hai letto sul manuale citato.
|
29/01/2012, 22:01 |
|
|
matteo89
Iscritto il: 15/04/2011, 14:37 Messaggi: 171 Località: roma
|
e io che volevo solo far vedere il mio nuvo tasso :/
haha
|
29/01/2012, 23:43 |
|
|
raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
|
Ciao Matteo, scusaci se abbiamo argomentato un pò OT, rispetto alla tua impostazione, ma era tutto dovuto a: matteo89 ha scritto: .................. con questa geometria è molto veloce e scattante. ma lo paghi in vibrazioni che sul tasso ho imparato essere naturali ed inevitabili. Per mancanza di materiale non ho ancora avuto il piacere di lavorare il tasso, anche se in questi ultimi mesi sono riuscito a disporre di sei tronchetti da circa 10 cm, ma, da come ti sei espresso mi fai sorgere un dubbio: è una tua convinzione personale o lo hai riscontrato effettivamente solo lavorando il tasso? Grazie da Raff
|
30/01/2012, 13:38 |
|
|
matteo89
Iscritto il: 15/04/2011, 14:37 Messaggi: 171 Località: roma
|
no raff davvero era una battuta. figurati, non esistono dei fuori tema qui. si parla comunque dello stesso oggetto in esame, da diverse angolazioni, ma dello stesso soggetto. cmq tornando alla tua domanda per me le vibrazioni sono importanti, primo perchè sono nocive (e questo è un dato di fatto per tutti) secondo perchè mi disturbano alquanto (e questo è soggettivo). ma queste due cose fanno si che io sia molto sensibile verso le vibrazioni dell'arco, da ovunque queste arrivino. e avendo potuto provare tre diverse geometriedi costruzione sul tasso, dal flat, allo spadino, alle curve, al piramidale, posso dire con cognizione di causa che a parità di allungo, libbraggio e peso specifico dell'arco, il tasso in confronto per esempio all'olmo, è molto più energico, ma molto meno reattivo (tendo a specificare con elasticamente) e rilascia sempre e comunque più vibrazioni alla mano. anche quando ne lascia poche, con basso libraggio e con un arco fluido, si sente comunque un piccolo "stac" sul polso. e questo l'ho riscontrato anche con altri arcieri usando anche archi non costruiti da me.
ora non so se sono fissato io. sicuramente qualcuno dirà che ho torto marcio, qualcuno potrebbe dire che ho ragione. ma la mia analisi non è assoluta. io faccio un confronto con altri materiali. il tasso è un ottimo legno ed io lo uso per fare degli arcgi che a me esteticamente piacciono moltissimo. ma ad un confronto sincero ed onesto lo reputo poco versatile. ecco questa è una definizione che completa il cerchio del mio pensiero verso il tasso. è impetuoso, vibrante, e poco versatile XD
(forse sono tutte scuse, forse sono io una femminuccia che non sa gestirlo XD)
|
31/01/2012, 0:18 |
|
|
raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
|
Ciao Matteo, Interessanti le tue impressioni sul legno di tasso. Rimane il fatto che, obiettivamente parlando, esso è stato scelto da millenni, ove presente, per la costruzione di archi affidabili e resistenti nel tempo. Mi permetto anche di affermare che oltre alle caratteristiche del suo legno, una parte della sua importanza, ma forse minima, sia anche dovuta alla sacralità che la pianta di tasso aveva nelle antiche comunità, dove lo "sciamano" aveva sicuramente il compito di procurare il legno e preparare l'arma al giovane che entrava a far parte dei cacciatori-guerrieri del tempo e di affidargliela come elemento sacrale oltre che materiale, durante la cerimonia. Ma, forse, le mie sono solo illazioni poetiche; resta il fatto che una pianta che ha un ciclo vitale di oltre mille anni sicuramente aveva importanza religiosa in un contesto basato sulla natura come fonte di vita e mistero e di cui il nostro progenitore aveva un profondo rispetto. Basta pensare ai dei celti che prima di abbattere alberi, da loro ritenuti sacri, svolgevano cerimonie religiose. Altra importanza riguarda l'arco in tasso immesso volontariamente dei depositi votivi o corredi tombali: se non avesse avuto una valenza speciale non sarebbe stato offerto a dei o divinità varie o immesso a corredo di inumazioni colla credenza che il defunto se ne servisse nell'aldilà. Però, ad essere obiettivi, in questi casi si son ritrovati anche archi in altra essenza, anche se pochi. Rimane il fatto che il legno di tasso è sicuramente il legno avente le caratteristiche di flessibilità, resistenza alla compressione, resistenza alla trazione superiori ad altri sia per archi da caccia che da guerra e, forse, sono queste caratteristiche che in persone non abituate a maneggiarli, possono portare a impressioni deludenti, per le reazioni nervose e veloci risultanti. Ma al contempo rifletto su una cosa: per tirare frecce al giorno d'oggi e divertirsi serve per forza aver un tasso? Un arco da 80-100 libbre? Dopo queste divagazioni, con occhio attento a quello che hai scritto, mi preparerò a fare anch'io la mia esperienza con questa essenza, premettendo che saranno sicuramente archi con potenza simili ai tuoi, ma principalmente sarà un riproduzione dell'arco di Oetzi. Attendo altre foto di archi tuoi, se gentilmente le vorresti postare e perdona la divagazione. Raff
|
31/01/2012, 14:52 |
|
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|