Salve a tutti,
ecco qui una "superlativa" doga di maggiociondolo, notate la perfezione delle sue curve e, ancora, notate la perfezione delle mie foto

Le sinuosità sarebero perfette per un ricurvo... peccato che esse siano di 90° rispetto alle vere necessità.
Di fianco è così:
Vabbè, mai scoraggiarsi; io comincio anche se, sbagliando, non la potrò usare per fare braci... il maggiociondolo è tossico ragion per cui non ho scampo e debbo procedere delicatamente.
Raff

La raddrizzi, la raddrizzi....

Le braci del maggio sono OK... già usato... e senza effetti collaterali

Ti dovrebbe uscire un bel piattone, non vedo nodi cattivi...

Soprattutto, stai molto lungo....
Ciao
Luca

Ciao,mi pace lo spirito di Raff è quello che ti coinvolge e ti sprona ad andare comunque sempre avanti,compliment. Derfel.

Salve a tutti,

Grazie dell'incoraggiamento Luca.
Fatto, raddrizzato col sistema copiato su questo forum (non ricordo da chi, mi scuserà se non lo cito), quello del tovagliolo di carta e il domopac avvolto strettamente sopra; prima di chiudere la parte alta si deve impolpare di acqua il tovagliolo. Io per sicurezza ho dato due giri di nastro isolante per impedire all'acqua di uscire:
Chiuso il tutto, l'ho riscaldato con una torcia a gas (in offerta al brico a 6 euro compreso 4 cartucce di gas a corredo) usando una fiamma corta, non più di 2,5 cm di dardo fiamma, per un tempo di 20 minuti (con reintegro di acqua ogni 6-7 minuti). L'alluminio del domopac si altera se troppo vicini con la fiamma, ma siccome è avvolto con la sovrapposizione di almeno metà sul giro precedente non succede niente di pericoloso per l'arco.
Qui, a riscaldamento ultimato, come si presenta la "triglia al cartoccio"
A questo punto viene la parte più difficile: se dovessi forzare una piegatura subitanea, il legno, nonostante che sia caldo a 95 gradi (misurati a oltre un minuto dal termine del riscaldamento), si fenderebbe o fa partire una qualche scheggia laterale dalla parte opposta alla piegatura, ma se procediamo a dare dei piccoli movimenti nella direzione di raddrizzamento sentirenmo che il legno diventa progressivamente cedevole e ci accompagna nel movimento di piega-raddrizzamento.
Il mio "banco di raddrizzamento" è costituito da una biforcazione di un tronco, in cui inserisco il legno da raddrizzare senza togliere il "pacchetto" di domopac: mi serve per impedire al legno di raffreddarsi prima del dovuto.

Una volta che il legno, sforzandolo nella biforcazione, segue il movimento e raggiunge senza sforzo la posizione che gli voglio dare, tolgo velocemente il pacchetto e mantengo la forma data per un tempo di tre-quattro minuti. In questa fase posso anche effettuare eventuali piccole correzzioni: caricare di più, tornare indietro perchè raddrizzato troppo, ecc.
Segue in basso.
Raff

Riprendo....
Ecco il risultato dell'operazione addrizzamento:
E' ancora lievemente storta ma la cura finale verrà dopo. Meglio aspettare che il legno si assesti e vedere se prende brutte pieghe, intanto che si asciugano le zone di raddrizzamento
Non ho potuto mantenere la lunghezza che mi prefiggevo: per una scarsità di durame, che mi avrebbe imposto pressocchè solo alburno sul finale di un flettente, ho dovuto accorciare.
Misura cm 159, non ho nodi pericolosi ma solo un nodino col buco che però, vista la posizione, non mi preoccupa:
Mentre mi dà da pensare il come completare l'impugnatura poichè, essendo una doga di scarto, mi manca materiale qui: ma lo si nota anche dalla foto precedente.
Domani inizio a tillerare, consorte permettendo... ehhh.. sì per tillerare serve tempo, pace, tranquillità.... e nessuno tra i piedi!!!
Raff

Io lavoro alla notte, dalle 10 alle 12/12.30, moglie e figlia sono nel mondo dei sogni.
Però, nonostante la tranquillità non combino granché

Riguardo al magio, hai fatto un buon lavoro di raddrizzamento.

Ciao Giorgio

Ciao Derfel,

Grazie dei complimenti, ma vedi.... una comunità (il forum) che vuol fare cultura non può essere o richiudersi su se stessa a mò di un circolo privato, sarebbe contro i suoi stessi interessi, eppoi, mi permetto di aggiungere, (OT spudorato) non mi ritengo latore di nessun segreto e quel poco che sò lo voglio trasmettere, ma per trasmetterlo devo coinvolgere i giovani, i neofiti che saranno, spero, un domani gli esperti se gli insegniamo, oggi, il giusto.
Io ormai ho fatto il mio tempo.
Scusate l'OT.
Un saluto da Raff

Ciao Giorgio,

Guarda che io ritengo indispensabile la luce diurna nel tillerare un arco.
Devi valutare l'andamento delle fibre, gli anelli, l'armoniosità nelle curve dei flettenti, la perfezione del dorso e sinceramente sotto una lampadina non saprei se farei il giusto.
Grazie dell'apprezzamento.
Un saluto da Raff

Mapporc!! Al BricoCenter di Olgiate Olona la confezione che dici tu l'ho pagata 13,50e e aveva anche la filettatura difettata.

159 e' corto... dannatamente corto....

Pensavi di aiutare il dorso?

Ciao
Luca