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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Giorgio, va bene lo stesso, è sempre esperienza. Però.... io avevo compreso il concetto di Maghin in altro modo. Maghin dice di tener, al centro dell'asta che si tira fuori dal tronchetto, il midollo centrale del ramo storto; ma il midollo, nella lunghezza e contorsione naturale del ramo, può variare la sua posizione rispetto al centro del ramo e noi come possiamo determinarlo visto che non possiamo avvalerci di una Tac? Io direi in un solo modo: asportando radialmente il legno da un ramo/tronchetto, esso si piegherà dalla parte che avra più distanza tra la superficie del tronchetto e midollo centrale, allo stesso modo di quando sbozzi un arco piatto quando, il giorno dopo aver sbozzato, ma spesso durante la sbozzatura, i flettenti piegano all'esterno rispetto al ventre dell'arco, con centro flessione l'immanicatura che è sempre col lato interno a filo col midollo centrale o non esiste più. Nel caso di un tronchetto che stai affinando, quest'effetto non sarà immediato ma occorrerà un certo tempo, due o tre giorni fra la correzzione e il vederne il risultato, che sarà dovuto alle fibre che tirando vincono quelle contrapposte. Conscio di aver detto, forse, una cavolata affermo: io l'ho compresa così. Non lapidatemi, però. Raff
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29/03/2012, 22:39 |
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Gorthan
Iscritto il: 27/09/2010, 16:00 Messaggi: 1299 Località: Medio Olona
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Giorgio, qui ti ci vuole un consulto di Capitan Nitopi, esperto in doghe disperate! Non escludo che ne possa venir fuori un buon arco in ogni caso. Hai già provato a tillerare? Spesso doghe così storte riservano piacevoli sorprese
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30/03/2012, 7:20 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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ciao Giorgio, Raff ha ragione, tutta esperienza in più e come giustamente dice non ci possiamo avvalere di una tac ma dobbiamo cercare di capire il legno in altro modo e solo l'esperienza ci può aiutare. quello che ha scritto mi sembra corretto. come scrivevo in un post sopra, prima di iniziare il lavoro è fondamentale osservare le sezioni di taglio per capire come sono disposte le fibre. le hai fotografate?
ciao!
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30/03/2012, 7:23 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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Cita: Spesso doghe così storte riservano piacevoli sorprese anche Gorthan ha ragione, a volte archi "storti" da scarichi una volta incordati si comportano molto bene. ciao!
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30/03/2012, 11:25 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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Forse il primo riesce a tirare se lo equilibri..... (ed è quello che smbra più brutto..)
nel secondo, hai mica provato a spostare la tacca dall'altra parte? Ciao
Luca
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30/03/2012, 12:14 |
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giorgio_65
Iscritto il: 13/01/2011, 21:44 Messaggi: 971 Località: Flavia Plumbia
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Allora, rispondiamo un punto alla volta: posizione del midollo: il midollo non si vede se non quando arrivi a scoprirlo. quando ho lavorato il ventre, cercavo di capire dalla posizione degli anelli dove poteva essere il midollo, e asportavo poi ai lati mantenendo la supposta posizione del midollo al centro. Questo però funziona solo se gli anelli sono cilindrici e concentrici, trattandosi di un ramo, in sezione gli anelli erano ovoidali e la "punta" dell'uovo cambiava orientamento allo spostarsi lungo il ramo. Quindi, parte della curvatura è dovuta alla lavorazione che tendeva a seguire il midollo, parte al fatto che non essendo regolare, in qualche puntoil ramo tendeva a "tirare" e quindi si è stortato. Niente foto degli anelli, mi dispiace. Tilleraggio: Avevo messo la corda per tillerare, ma quando la tendo, a causa dei terminali dei flettenti storti, l'arco tende parecchio a ruotare. Proverò ad accorciare i flettenti per ridurre la parte storta e quindi la rotazione. Penserò anche al discorso di spostare la tacca. X Luca: non sono due archi, ma lo stesso visto da un lato e dal ventre, prima e dopo la lavorazione. Si è curvato molto anche nel lato del dorso, è diventato un deflesso/riflesso/rideflesso/rireflesso ecc.ecc. Tornando al primo arco del post, confermo sperimentalmente quanto mi avete detto, se vuole stortarsi non c'è legatura o dima che tenga. Dal 19 marzo ad oggi è sempre stato legato, stasera l'ho tolto ed ecco il risultato: a sinistra 19 marzo, a destra oggi. Il midollo è più o meno al centro, ma sul lato convesso c'é ancora alburno, sul concavo è tutto durame. Grazie a tutti per i consigli Giorgio
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30/03/2012, 22:20 |
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giorgio_65
Iscritto il: 13/01/2011, 21:44 Messaggi: 971 Località: Flavia Plumbia
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Riproviamoci con un altro ramo, naturalmente, storto anche lui. Qui però sembra ci siano meno nodi. Con riferimento alla foto di destra, ho tagliato cica 40 cm della parte superiore in quanto aveva una curvatura da un lato. La foto al centro è il dorso, è lungo 160 cm più 12 di maniglia che però non so ancora se tenere. E' storta da un lato, non vorrei che asportando asimmetricamente legno mi storti anche la parte terminale del flettente. Nella foto a destra ho asportato legno sul ventre, e si vede l'andamento degli anelli di durame che, anche se non rettilineo, sembrano allineati con il centro del ramo quindi, il midollo dovrebbe essere al centro. Vediamo ... Ciao Giorgio
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30/03/2012, 22:48 |
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bac
Iscritto il: 26/02/2011, 11:43 Messaggi: 2674
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segui la storia , fai l'arco da fresco e almeno un paio di metri , e inizi ad usarlo regolarmente dato che seguirà la corda metti in conto di accorciarlo. io la grande variabilità in lunghezza dei reperti in tasso me la spiego così.
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31/03/2012, 22:44 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Ciao Giorgio, hai messo troppa carne al fuoco, come si dice in gergo, ed hai creato un pò di confusione, in me. giorgio_65 ha scritto: Allora, rispondiamo un punto alla volta: posizione del midollo: il midollo non si vede se non quando arrivi a scoprirlo. quando ho lavorato il ventre, cercavo di capire dalla posizione degli anelli dove poteva essere il midollo, e asportavo poi ai lati mantenendo la supposta posizione del midollo al centro. Questo però funziona solo se gli anelli sono cilindrici e concentrici, trattandosi di un ramo, in sezione gli anelli erano ovoidali e la "punta" dell'uovo cambiava orientamento allo spostarsi lungo il ramo. Quindi, parte della curvatura è dovuta alla lavorazione che tendeva a seguire il midollo, parte al fatto che non essendo regolare, in qualche punto il ramo tendeva a "tirare" e quindi si è stortato. Niente foto degli anelli, mi dispiace. Posso sbagliarmi, in questo modo ha amplificato le storture ed hai lavorato il ventre che per il momento non dovevi tocare, permettendo alle fibre del dorso di tirare dalla parte opposta Con Maghin si era inteso di lavorare i rami di "piccolo" diametro senza "piallarli" a metà più o meno, ma di asportare legno solo dalla parte che dimostrano di piegare allo scopo di allentare il "tiro" delle fibre da quel lato ed aspettare due-tre giorni per vederne il risultato e eventualmente ricorreggere. giorgio_65 ha scritto: ............... Tornando al primo arco del post, confermo sperimentalmente quanto mi avete detto, se vuole stortarsi non c'è legatura o dima che tenga. Dal 19 marzo ad oggi è sempre stato legato, stasera l'ho tolto ed ecco il risultato: a sinistra 19 marzo, a destra oggi. Il midollo è più o meno al centro, ma sul lato convesso c'é ancora alburno, sul concavo è tutto durame. Grazie a tutti per i consigli Giorgio 10 giorni di costrizione in dima non potranno mai aver l'effetto di correggere una qualche stortura sia che il legno è stagionato sia che sia ancora verde. Dalle mie parti, quando in contadini alla vecchia maniera mettono alla gogna i manici per badili, ottenuti dal sambuco, li lasciano tre quattro mesi ed all'aperto senza grasso o chicchessia; a quel punto il sambuco prende la forma e non la dimentica più. Non sò se il tuo tasso sia stagionato, ma tieni presente che nel tasso il durame tira più dell'alburno, che se non ben stagionato rimane troppo elastico e deformabile. Si sussurra che un buon arco in tasso debba stagionare almeno due anni, prima di rendere e non muoversi più. Altrimenti ti rimane il calore o il sistema Bac. Ciao da Raff
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31/03/2012, 23:35 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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ciao, concordo anch'io con quello che avete scritto . Cita: io la grande variabilità in lunghezza dei reperti in tasso me la spiego così. in effetti penso anch'io che succedeva spesso. in questa immagine dei puntali di alcuni archi di Nydam si nota che all'estremità dell'ultimo a destra c'è un segno (bisogna ingrandire l'immagine cliccandoci su perchè si vede poco). sembrerebbe quello che resta della precedente tacca prima che l'arco venisse accorciato. un segno identico c'è nella stessa posizione anche su un mio arco che avevo accorciato dopo un po che lo usavo per renderlo più efficace. in altri casi se succedeva che si rompevano o danneggiavano in un punto che permetteva di recuperarli venivano modificati ed adattati nelle sezioni alla nuova lunghezza. questo è evidente ad esempio osservando l'arco di Leeuwarden. ciao!
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01/04/2012, 9:59 |
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