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 1° arco in olmo di Peppe (..di cui al post "stagionatura") 
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Iscritto il: 16/03/2012, 10:52
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Ecco il primo arco in olmo che avevo iniziato a fare verso la fine di gennaio; l’ho tirato fuori da una metà di un tronchetto di diametro di circa 9-10 cm. (corteccia compresa), spaccato dopo circa 11 mesi dal taglio e sbozzato gradualmente nell’arco di 2-3 settimane, a più riprese, alternando periodi di riposo, di 1-2-3 gg., nei quali l’ho lasciato sempre ben ingrassato.. e così è rimasto fino ad oggi.
Le piccole fessure che si erano formate inizialmente, le ho eliminate man mano che facevo trucioli – penso che, di fatto, mi sono anche avvicinato alla parte più esterna del legno, verosimilmente più stagionata, anche in riferimento alla nota di Raff, di cui alla discussione di Quikly indicata nel titolo – e comunque, ad oggi, per fortuna(?), non ne sono più comparse altre.
Le misure dell’arco, così come sta, sono: lungh. tot. 179 cm; impugnatura 13x2,8x2,8 cm; flettenti alla base 4,6x2 cm e al puntale 1,6x1.
Provandolo, comincia a flettere ma ancora non l’ho nè tillerato, ne rifinito; sto pensando se prima sia il caso di tentare di raddrizzarlo un po’ sull’asse centrale ventre/fronte, ed anche vorrei curvargli un po' i puntali (prima di dar loro anche la forma definitiva ai tips) - a proposito, complimenti a tutti, nel tempo, ho curiosato, apprezzato ed imparato molto (spero) per come ognuno di voi si è voluto mostrare nel modellare i legni - e poi, nel frattempo, lui, continua a stagionare.. :)
Ma il tutto, solo dopo aver ricevuto i Vostri suggerimenti, considerazioni e/o critiche, circa le foto allegate, che spero siano abbastanza nitide ed esaustive, circa alcuni dettagli/particolari dell’arco che mi lasciano, per la poca esperienza accumulata, ancora un po’ perplesso..
In estrema analisi, non mi offenderò… Se del caso, ditemelo pure apertamente… anche dalle mie parti si usano stufe, forno e.. brace! :D
Ciao a tutti, a presto, Peppe.


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26/03/2012, 9:22
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Seconda parte.. ecco le foto dei dettagli..


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26/03/2012, 9:36
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Terza parte.. ecco le foto di altri dettagli..

Ok, per il momento è tutto, grazie in anticipo a chi volesse dire la sua.

Un saluto a tutti, Peppe


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26/03/2012, 9:39
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bel colore!


26/03/2012, 12:48
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Ciao Peppe,
apprezzo sempre chi scrive più di una riga, ma comprendo che a volte il tempo è tiranno... ;)
gbr1967 ha scritto:
.............
sto pensando se prima sia il caso di tentare di raddrizzarlo un po’ sull’asse centrale ventre/fronte, ed anche vorrei curvargli un po' i puntali (prima di dar loro anche la forma definitiva ai tips) - a proposito, complimenti a tutti, nel tempo, ho curiosato, apprezzato ed imparato molto (spero) per come ognuno di voi si è voluto mostrare nel modellare i legni - e poi, nel frattempo, lui, continua a stagionare.. :)

Io personalmente raddrizzo a sbozzatura ultimata, sia che utilizzo il tovagliolo imbevuto di acqua, sia il sistema delle braci; se non altro, in caso di tostatura indesiderata ho ancora del legno da togliere senza preoccuparmi. Proprio oggi ho finito di raddrizzare un legno alla "Nitopi", (Nitopi scusami per aver preso ad esempio i tuoi legni) ma trattandosi di maggiociondolo ho preferito non sprecar niente, con ben cinque, per adesso, interventi a caldo; tutto bene, nessuna tostatura o carbonizzazione però ero stato previdente abbondando col legno da togliere dopo.

gbr1967 ha scritto:
Ma il tutto, solo dopo aver ricevuto i Vostri suggerimenti, considerazioni e/o critiche, circa le foto allegate, che spero siano abbastanza nitide ed esaustive, circa alcuni dettagli/particolari dell’arco che mi lasciano, per la poca esperienza accumulata, ancora un po’ perplesso..

Dal modo che hai organizzato tua dispensa e dalla sbozzatura dell'arco non penso che sei alle prime armi... e magari sarai tu che potrai consigliarci su qualcosa...
gbr1967 ha scritto:
In estrema analisi, non mi offenderò… Se del caso, ditemelo pure apertamente… anche dalle mie parti si usano stufe, forno e.. brace! :D
Ciao a tutti, a presto, Peppe.

OT.... forno a legna... vero? Anche il pane e pizze... e che vuoi di più?
gbr1967 ha scritto:
Seconda parte.. ecco le foto dei dettagli..
Commento file: Qualche tempo fa ho visto in questo sito un post riguardante il cambio di colore riguardante l’alburno dell’olmo; mi sembra di aver capito che la cosa può capitare e non dovrebbe comunque inficiare la funzionalità dell’arco ma in questo caso - maledetta fretta - mentre levavo la “pellicina color nocciola” tra corteccia ed alburno, arrivato nel punto di cui al dettaglio mostrato, raschiavo, raschiavo, mi spostavo un po’ più in là e continuavo a raschiare ma il colore non cambiava, finchè, mi son reso conto dell’accaduto.. spero di non aver fatto un danno irreparabile.. ai posteri l’ardua sentenza?

Mi sembra che in quella zona, rappresentata dalla foto, sei arrivato sotto allo strato chiamato cambio che si trova subito sotto al floema. http://www.primamiacasa.net/ita/legno.html
In pratica non è ancora alburno, quello che hai tolto, ma per evitare problemi a questo punto lo puoi togligliere tutto, ma se non sei abile rischi di rovinare tutto.Togliere il primo anello di alburno sarebbe meglio ma ti cavi gli occhi a seguire l'anello .
Io mi comporto in un altro modo: il dorso lo tratto per ultimo e nel caso che voglia lasciare il dorso intatto levigo solo con un pò di paglietta d'acciaio prima con modo rotatorio e poi lungitudinalmente all'arco. Vi è da dire non uso grasso durante la lavorazione.
gbr1967 ha scritto:
Commento file: In questo punto il durame procede con una restrizione.. in quanto, nel tronchetto, era presente proprio in quel punto, la parte finale di un grosso nodo laterale..

Quando tilleri presta attenzione a questa zona: c'è una buona probabilità che fletta di più.
Ciao da Raff


26/03/2012, 22:44
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Ciao Bac, grazie, è piaciuto molto anche a me, già dallo spacco del tronchetto..
...è anche per questo motivo che vorrei evitare l’ennesimo crack! :)

Ciao Raff, mi riallaccio, con più calma, alla graditissima Tua, comprendendo lo sforzo fatto nel cercare di interpretare ciò che intendevo esporre e, per questo, ed anche per i suggerimenti che ha inteso darmi, ti ringrazio; nonchè, per l’evidenza dei fatti, non posso non associarmi a pieno titolo, alla tua giusta considerazione: “il tempo è tiranno”; ma confido anche nel fatto che, alla fine ed in senso lato, è anche galantuomo; dipende da noi.

Allora, un passo alla volta, cercherò di essere più chiaro.

Guardando la foto “1°olmo_ventre.JPG”, proviamo ad immaginarlo finito, con la corda montata.. sulla base di ciò, da una parte, oserei lasciare il pezzo di legno così come sta, con il suo “disassamento naturale” al fine di tentare di creare una sorta di “finestratura naturale”, e procedere (subito) con la piegatura dei flettenti, la realizzazione dei tips e il tilleraggio; dall’altra, non solo ai fini estetici ma anche, forse, rispetto a come è stato già estrapolato l’arco rispetto all’andamento delle fibre del legno, aspetto questo da non sottovalutare, credo, ma qualcuno mi corregga se sbaglio, vorrei tentarne il raddrizzamento; ciò, però, precluderebbe l’opportunità di realizzare la “finestratura naturale”…

In alternativa, leggasi: cosa faresti prima, al fine di ottenere il risultato migliore, salvaguardando in primis l’integrità del lavoro fin qui “abbondantemente” già svolto, incordi l’arco e verifichi se tende a torcersi nella mano dell’arco quando lo apri/tendi (rischiando il peggio..) oppure, visto che già sta al limite della fase di sbozzatura, tentare di raddrizzarlo direttamente e poi procedere al tilleraggio, perdendoti però l’opportunità di verificare quanto sopra esposto circa la “finestratura naturale”?

“Buona la prima” o.. “Buona la seconda”? :)

Un caro saluto, Peppe

P.S.: 1) Pertanto mi stai dicendo che la “pellicina color nocciola” (che ho già tolto, di cui al commento della foto “1°olmo_3.JPG”) era il Floema e non il Cambio?
2) Si, Raff, forno a legna.. pane, pizze, ecc…. chissà se un giorno riusciremo mai ad organizzare qualcosa anche da queste parti.. magari un bel gruppo, con un bel pavone... ;) mi farebbe sicuramente piacere, a presto..


28/03/2012, 13:50
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Località: tra l'oglio ed il chiese
Ciao Peppe,
gbr1967 ha scritto:
Ciao Bac, grazie, è piaciuto molto anche a me, già dallo spacco del tronchetto..
...è anche per questo motivo che vorrei evitare l’ennesimo crack!............

Guarda che i crack sono fisiologici e hanno il grande vantaggio di inculcare rapidamente, negli autodidatti e non, ciò che è possibile ottenere e in che modo dalla modellazione di un arco e, sopratutto, cosa è possibile pretendere da un'essenza, buona o pessima che sia. Del resto hai anche affermato che usi spesso le braci e la stufa a legna....

gbr1967 ha scritto:
Ciao Raff,
.....................
Allora, un passo alla volta, cercherò di essere più chiaro.

Guardando la foto “1°olmo_ventre.JPG”, proviamo ad immaginarlo finito, con la corda montata.. sulla base di ciò, da una parte, oserei lasciare il pezzo di legno così come sta, con il suo “disassamento naturale” al fine di tentare di creare una sorta di “finestratura naturale”, e procedere (subito) con la piegatura dei flettenti, la realizzazione dei tips e il tilleraggio; dall’altra, non solo ai fini estetici ma anche, forse, rispetto a come è stato già estrapolato l’arco rispetto all’andamento delle fibre del legno, aspetto questo da non sottovalutare, credo, ma qualcuno mi corregga se sbaglio, vorrei tentarne il raddrizzamento; ciò, però, precluderebbe l’opportunità di realizzare la “finestratura naturale”…

In alternativa, leggasi: cosa faresti prima, al fine di ottenere il risultato migliore, salvaguardando in primis l’integrità del lavoro fin qui “abbondantemente” già svolto, incordi l’arco e verifichi se tende a torcersi nella mano dell’arco quando lo apri/tendi (rischiando il peggio..) oppure, visto che già sta al limite della fase di sbozzatura, tentare di raddrizzarlo direttamente e poi procedere al tilleraggio, perdendoti però l’opportunità di verificare quanto sopra esposto circa la “finestratura naturale”?

“Buona la prima” o.. “Buona la seconda”? :)

Un caro saluto, Peppe...........

Bè, a fronte del tuo ragionamento e valutando ad occhio, se le doghe della serranda che fa da sfondo sono larghe 8 cm, sei fuori solo di 2,5 cm, forse 3, il che, tutto sommato non dovrebbe aver un effetto di torsione tale dal non poterlo controllare bene.
A questo punto, potendolo raddrizzare senza causare danni, col vapore dopo la finitura, ti direi buona la prima; se non altro non potrai pentirti di aver rinunciato ad una finestratura che desideravi sperimentare.

gbr1967 ha scritto:
P.S.: 1) Pertanto mi stai dicendo che la “pellicina color nocciola” (che ho già tolto, di cui al commento della foto “1°olmo_3.JPG”) era il Floema e non il Cambio?

Nell'olmo floema "ossidandosi" all'aria cambia di colore, anzi ad essere precisi tutta la parte di corteccia viva cambia colore una volta esposta all'aria. Il floema è sopra al cambio, guardando dal lato corteccia, al di sotto si trova il cambio.
Avrei, a questo punto, un solo dubbio: il color nocciola è sopra al bianco o sotto?
Alle volte, sempre nell'olmo, il legno si può macchiare per l'azione di liquidi, muffe a noi invisibili o semplice contatto con un altro legno.
Altro particolare: i nodini nella zona della macchia hanno il forellino centrale e potrebbe essere quello il rebus di quel fenomeno.
gbr1967 ha scritto:
2) Si, Raff, forno a legna.. pane, pizze, ecc…. chissà se un giorno riusciremo mai ad organizzare qualcosa anche da queste parti.. magari un bel gruppo, con un bel pavone... ;) mi farebbe sicuramente piacere, a presto..

Mi sta già aumentando la salivazione.... ma siamo distanti... :?
Un saluto da Raff


29/03/2012, 0:15
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Ciao Raff, verissimo, sbagliando s’impara… quindi, ok, buona la prima.. Grazie per l’incoraggiamento, cercherò di fare moooolta attenzione… :)

Peraltro, a scanso di equivoci, posto una foto dove si può vedere ancora parte della "pellicina color nocciola" che ho levato..
Allegato:
1°olmo_lavorazione.JPG

..per rispondere alla tua, il "color nocciola" (nella foto "1°olmo_3.JPG") non è nè sopra nè sotto al "bianco"; bensì, come scrivi subito dopo, trattasi di una macchia del "bianco".. a questo punto, mi confermi che il "bianco" è già l'alburno?
Comunque, visto il "danno" fatto (foto "1°olmo_3.JPG") sul primo anello di alburno(?), sto provvedendo piano piano a levarlo tutto, al fine di ottenere un dorso più omogeneo e/o, almeno, senza evidenti segni di coltellate..
Un saluto da Peppe


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02/04/2012, 12:26
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Ciao Peppe,
gbr1967 ha scritto:
............
non è nè sopra nè sotto al "bianco"; bensì, come scrivi subito dopo, trattasi di una macchia del "bianco".. a questo punto, mi confermi che il "bianco" è già l'alburno?
Comunque, visto il "danno" fatto (foto "1°olmo_3.JPG") sul primo anello di alburno(?), sto provvedendo piano piano a levarlo tutto, al fine di ottenere un dorso più omogeneo e/o, almeno, senza evidenti segni di coltellate..
Un saluto da Peppe

Sì, se il bianco è compatto, direi quasi perlaceo, si tratta di alburno; nei tronchetti stagionati da qualche anno può essere anche di colore tendente al crema.
Ma perchè adoperi il coltello? Se vai in ferramenta e chiedi una rasiera (lama per rasare), che di solito non costa più di due euro, vedrai che facilità ad operare. Io, dopo aver sbozzato di fino con accettina ben affilata e colpi leggeri a "correre, o col "podet" (roncola), rifinisco con la rasiera: http://www.il-legno.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=22800 Che ti posso dire... col coltello a due manici non mi trovo.
Lì ti insegnano anche a creargli il filo nuovo, ma anche qui: http://utensiliprofessionali.com/G10004.html .... da nuova è priva del filo tagliente.
In alternativa puoi usare anche dei pezzi di vetro.
Un saluto da Raff


02/04/2012, 21:28
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Iscritto il: 16/03/2012, 10:52
Messaggi: 87
Ciao Raff,
raff ha scritto:
Ma perchè adoperi il coltello? Se vai in ferramenta e chiedi una rasiera (lama per rasare), che di solito non costa più di due euro, vedrai che facilità ad operare. Io, dopo aver sbozzato di fino con accettina ben affilata e colpi leggeri a "correre, o col "podet" (roncola), rifinisco con la rasiera: http://www.il-legno.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=22800 Che ti posso dire... col coltello a due manici non mi trovo.
Lì ti insegnano anche a creargli il filo nuovo, ma anche qui: http://utensiliprofessionali.com/G10004.html .... da nuova è priva del filo tagliente.
In alternativa puoi usare anche dei pezzi di vetro.
Un saluto da Raff

Il coltello, quel coltello, che puoi vedere postato nella mia presentazione (nella foto, quello più piccolo), ha una lunga storia e infiniti usi. Nella fattispecie, lo utilizzo sia per "scolpire" in modo leggero, sia a mo' di rasiera.
La lama ha un acciaio molto buono e mi ci trovo bene; credo abbia oltre mezzo secolo e l'ho già "immanicata" (in effetti senza "sprecarmici" troppo) due o tre volte in 17 anni che la possiedo.. ;)
Ho fatto un giro nei links da te indicati.. effettivamente sarà da provare anche una rasiera vera.. mi incuriosiscono quelle sagomate, tondeggiati.. piano piano, nel tempo, come per il coltello a due manici che ancora non uso sempre..
Grazie Raff :)
A presto, Peppe


05/04/2012, 11:45
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