Arco podale?

Eccomi Raff:

viewtopic.php?f=5&t=579&start=30
ho poi ritoccatomaniglia di carico e puntali penso sia sceso a 980gn, se vuio te po oeso
comunque a 28" resta sotto alle 100#, se riguardi ik toouc c'é anche il video della pesata.
Convintisdimoche il tasso non sia un essenza ad alta efficienza ma a lunghissima durata anche in condizioni estreme e che regge carichi da rimorchiatore.
Ciao

Grazie Manx,
sei sull'ordine di 9,8 grammi per libbra.
Raff

Con riferimento a quanto scritto da Jeval, anche Ed Scott, nel filmato seguente, al minuto 6:15, inizia a parlare di anelli e della crescita mensile degli anelli del'osage.

http://www.youtube.com/watch?v=P_qNyFdV ... ure=relmfu



Quindi, il discorso della differenziazione del legno all'interno di un singolo anello
non sembrerebbe campato per aria.

Ciao Giorgio

Infatti non è campato per aria, è reale e, ragionando, può dipendere solo dalla climatologia presente durante l'accrescimento dell'anello.
Un saluto da Raff

Realizzo solo ora che mi ero espresso male, con il "campato per aria" non intendevo una cosa buttata lì a caso, voleva essere un supporto contro i dubbi espressi nei post circa la corrisponndenza o meno al vero di tale teoria.
Scusate se ho dato adito a male interpretazione della mia risposta.
Ciao Giorgio

Ho buttato bilancia da cucina e pesavaligie cinese e me le sono ricomprate
Ho controllato il pesavaligie nuovo col secchio d'acqua e la bascula e sembra a posto .
Ho deciso di rifare il caddo ( viewtopic.php?f=27&t=1003 )
e di portarlo a 66 ( da nocca a nocca questa volta non da puntale a puntale )
e di prendermi qualche licenza dimensionale in base a come procedeva l'equilibratura .
Per il momento sono a 540 grammi ( corda compresa ) e a 68#@28" e 71,5 a 29
Forse mi conviene scendere ancora , sono decisamente al limite delle mie possibilità
( Però avete presente quando guardate qualcosa su cui avete lavorato a lungo e pensate "così e' finito! " ?
Ho preso anche un paio di velocità in uscita :


Con frecce da 35 grammi ( ~7grani-# ) esce sui 155~157 fps
con la mia freccina da prova di gittata al campionato dell'Arc da 20 grammi ( ~ 4grani-# ) e' uscito a 192 fps
(solo una freccia e con trepidazione non credo che tirare frecce da 4 grani per libra faccia bene ad un arco di legno . )
questo e' il diagramma di trazione ( si lo so 7" di brace sono troppi ma me ne sono accorto dopo ) .



p.s.
tutto questo qualche giorno fa ma in questi giorni l'umidità nel laboratorio e' scesa sotto al 50% , ho ripesato l'arco e ha già guadagnato 2 libre
che dite gli metto una copertina umida ?

Complimenti Jeval!!!
Non si vede ancora segno di stack negativo!!!

E si vede benissimo come l'effetto della precarica "svanisca" dopo i primi pollici!

Ciao
Luca

dopo qualche centinaia di frecce all'attivo un paio di garette e qualche manifestazione promozionale l'ho riportato sul banco prova per un controllo :
risultati:
ha seguito la corda per 12 mm .
il carico a 28 e' ancora di 70# ( leggermente aumentato )
e queste sono alcune fotine :
incordato

allungato a 20"

allungato a 28"

e questo e' un nodo aborigeno con cui ho sostituito il classico nodo dell'arciere
Trovo che abbia la stessa tenuta ( forse qualcosa in più e che sia più agevole da sciogliere e da rifare , sopratutto con corda pesantemente incerata alla estremità libera .
Poi non so ma mi da l'impressione che le spire che sormontano la corda tesa concorrano in qualche modo alla ripartizione del carico

Ciao Jeval,
ottimo risultato; penso che ti darà qualche bella soddisfazione.
A quando il prossimo?
Un saluto da Raff

Ciao Jeval, ti faccio i miei più sentiti complimenti. Veramente un bell'arco.
Io non ho fatto altro che ottenere mostri dalle fatture ben lontane da quelle di un arco. Ho tagliato e spaccati tronchetti e rami per tutta l'estate (erano stagionati perfettamente e senza spacchi), ma, ahimè ho ottenuto dai noccioli qualcosa di simile alla singola catena di DNA e dal noce una specie di serpente. Ho stretto le doghe migliori ottenute (farei meglio a dire le meno peggiori!) e le ho lasciate finire di stabilizzarsi al fresco e all'asciutto in quel di Ischia.
In compenso seguendo i consigli di Raf mi sono costruito un bel coltello a due manici con una lama di pialla a spessore e due "crocchi" filettati su cui ho avvitato dei manici in acero finiti e lucidati con olio d'oliva. Bè almeno questo è riuscito.
Facendo impazzire il macellaio mi sono procurato i tendini e ho acquisito la giusta esperienza per lavorarli. Una faticata ma veramente un bel risultato. La soddisfazione è stata quella di costruire una piccola e sottilissima corda in tendine usata per applicare (almeno provarci alla meno peggio) le penne di uno sfortunato tacchino ad un'asta in canna raddrizzata secondo i consigli del buon Hamm con il calore del fornello a gas e della spalliera della sedia. La punta non l'ho fatta perchè sono partito e il tempo non c'era. Ho usato l'unica colla che ho trovato in commercio che somigliasse a quella di cui sento parlare sul sito: una colla a base animale in perline usata anche da restauratori e liutai per la sua tenacia e durata nel tempo...pare che funzioni, almeno con le penne e la corda in tendine. Ho anche provato a stendere del tendine (poco!) su un pezzetto di abete di prova ma ho fatto una cosa arrangiata senza levare manco la vernice comunque lo strato di tendine è rimasto unito e compatto anche se si è staccato dal legno...ma era logico!
Adesso qui in Grecia aspetto la potatura per ottenere qualche pezzo da rovinare. Cercherò qualche gelso, ma mi sa che nel frattempo ritornerò al progetto del pioppo che sta ancora in garage, magari lo tendino e lo faccio piccolino (91 cm ) e piatto tipo quelli della costa occidentale....tanto i long bow o archi lunghi o bastoni o come accidenti si vogliono chiamare non sono il mio bersaglio.
Bene, un giorno posterò le foto di un arco fatto da me...quando lo sa solo il Grande Spirito!
Ciao a tutti!
Francesco