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 Scortecciamento.. naturale! 
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gbr1967 ha scritto:
Ciao a tutti :)
in effetti, Raff, anche l’esperimento in questione non fu fatto pensando ad un futuro utilizzo, del legname così ottenuto, in campo arcieristico; ma perchè non esperimentare vista la contingenza?.........

Ottima idea, se non altro per verificare di quanto aumenta la sua resistenza.... però non hai apparecchiature per misurarne l'elasticità, resistenza alla compressione ed alla trazione...

gbr1967 ha scritto:
.......
Quindi, tornando a noi, nell’e-book, qualche pagina più avanti rispetto a quella che si apre dal link, l’autore scrive che “…bisogna attribuire all’accumulamento del sugo” – che bella espressione :)“l’indurimento dell’alburno, il quale in tal modo si consolida, soltanto perché essendo più poroso del legno fatto, attrae il sugo con maggior forza e in quantità maggiore…” – e continua – “…l’alburno esteriore lo succhia..” (il sugo) “…più potentemente dell’alburno interiore...; con l’andare del tempo, però tutto si riempe quasi egualmente: ecco perché l’albero morto nel terzo anno era il più forte…” - ed ancora – “L’alburno di questi alberi non deve essere più riguardato come un legno imperfetto, quantunque preso abbia in tal guisa in uno o due anni la stessa forza e solidità, che diversamente acquistato avrebbe appena in 12 o 15 anni…”(!)
..........

Nel 1700 la terminologia era un pò poetica... pero fa pensare che egli abbia dedotto che un'abbondanza di "sugo", (=linfa), abbia provocato un accumulo di sali minerali, che la pianta non era più in grado di utilizzara appieno, ma allo stesso tempo la lignificazione dell'alburno continuava, senza perdere l'uso dei vasi linfatici.
Sali minerali + lignificazione = aumento della resistenza dell'alburno? Ai posteri la risposta.
Un saluto da Raff


13/04/2012, 22:54
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Messaggi: 87
Salve a tutti,
Si Raff, lungi da me – e mi spiace se ho lasciato comprendere ciò, ma nessuno credo possa negare che spesso è più facile capirsi dal vivo, in diretta, ove anche il non detto ha il suo (notevole) peso e viene tacitamente e naturalmente compreso/assimilato nell’insieme – l’inoltrarmi in tali astruse prove tecniche che, se non altro, esulano dall’intento originario di tirarne fuori un buon arco tra qualche anno.. 8-)
Premettendo che la parte di pianta qui trattata, sta semplicemente, come dire.. in un reparto di terapia intensiva, ove si sta tentando di allungarne la sua permanenza in questa realtà :roll: ormai irrimediabilmente “minata” dal gravissimo trauma subito; lo scopo di questo esperimento - che solo prende spunto dall’e-book citato ed anche da precedenti esperienze di sigillatura di ferite (potature) sulle piante, effettuate qualche anno fa - è di verificare se in queste condizioni, con questo trattamento, il suo legno riuscirà a ben stagionare, a resistere alle intemperie, a non marcire, quindi a mantenersi con buone caratteristiche fisiche e meccaniche, anche in questo modo: in piedi, sul suo ceppo, ancora vitale e che, bene o male, continua ancora ad “alimentarlo” con il “sugo”(=linfa).

Oltremodo, immagino che in futuro e con periodicità bisognerà prestare attenzione al suo comportamento in relazione a quello degli altri olmi, intorno a lui, meno “provati”; ciò per comprenderne la sua vitalità e le condizioni del legno preservato sotto la pellicola di vinavil (magari, alla bisogna, ripristinandola).

Considerando quindi i risultati ottenuti con il trattamento con il vinavil sulle ferite/potature delle piante, in termini di conservazione e preservazione del legno dagli agenti atmosferici e non, e quelli ottenuti con l’esperimento di stagionatura del legno, in piedi, sulla pianta, narrato nell’e-book; le premesse per ottenere un buon tronchetto, volendo essere ottimisti, dovrebbero esserci tutte, (se non - detto alla romana - se lo “zotta” prima il pecoraro/capraro, con tutto il rispetto parlando, che “bazzica” in zona).
Ci terremo comunque aggiornati. ;)
Un caro saluto, Peppe.


24/04/2012, 13:09
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
Messaggi: 2037
Località: tra l'oglio ed il chiese
Salve atutti,
ciao Peppe, guarda che forse sono io che, a volte, causo male interpretazioni; sai com'è, se ero prof di Italiano forse non venivo contagiato da tal rude passione che è l'arceria e sarei vissuto in mezzo a raccolte di fogli di pasta di legno spianata, essiccata e sporcata con dubbie sostanze colorate..... :?
Dai, velocizza il tempo..... che abbiamo fretta di conoscere il risultato dell'esperimento.
Un saluto da Raff


25/04/2012, 0:17
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