Hai ragione,comunque devi avere più attrezzi pronto uso,per essere bello pronto.(sarebbe bello avere un unico regolamento per lo storico )

ma secondo me non me ne farei un problema. di solito le regole riguardano materiali e forme. se uno pratica o meno un trattamento termico non è cosa pregiudicante dal punto di vista della storicità. mi piacerebbe sapere quali associazioni lo vietano. io non ci credo.
ciao

ma qualcuno ha mai tostato il tasso o l'olmo?

l'olmo il Manx si ...

Ciao a tutti,
sempre oltre tempo massimo mi inserisco nel forum, sperando di ottenere qualche suggerimento.
Premesso che sono da poco iscritto al forum leggo con molto interesse i vostri suggerimenti ed interventi.
Ho da qualche tempo iniziato a sbozzare un arco in nocciolo ed altri due in tasso; la mia domanda e' : vale anche per il tasso la tecnica di tostatura , eventualmente dove la si deve applicare? Sono perplesso nel adottare tale procedimento in quanto il tasso per esser efficace come legno per archi deve stagionare parecchio e pertanto e' ben secco quando servira': La tostatura non potrebbe provocare rotture?
Per il nocciolo penso sia fattibile in quanto morbido come essenza e, penso, che almeno sul dorso una tostatina non possa fare male.
Io uso la pistola ad arica calda per agevolare la penetrazione dello strutto; potrebbe essere questa procedura considerata alla strgua di una tostatura , se ripetuta piu' volte?
Un saluto a tutti.
Lino

Ciao LINO,

Dal mio punto di vista non vale la pena tostare il tasso: ha un alto valore di resistenza alla compressione già di suo.
Si tosta il ventre dell'arco, (per i neofiti la parte di arco che ci guarda quando lo impugniamo) con l'ausilio di una fonte di calore, ad esempio un phon da carrozzieri, badando di non carbonizzare il legno. Il legno deve assumere un color nocciola-marrone, ma mai nero!


Sì, ma eventualmente solo del dorso.

Questo è solo un refuso: volevi senz'altro scrivere "sul ventre", vero?

Anche se fatta una volta solo, facendo ben "sfrigolare lo strutto" (150, 180°) si ha l'inizio di una buona tostatura....e comunque sia il grasso, in genere, non penetra mai in profondità ma, più o meno solo circa un mm.
Un saluto da Raff

la bottiglia , lascia il legno lucente , ma non è solo un fatto estetico , un dorso compattato con la bottiglia secondo me è più resistente, ultimamente ho rifinito alcune aste in nocciolo col ferro levigato di un cacciavite, e oltre ad assumere un aspetto lucido aumentano di resistenza a flessione o spine che dir si voglia.

tipo il processo di pallinatura superficiale sui metalli: compatti la parte esterna
penso anche, ma và verificato..., che le fibre più compatte resistano meglio all'acqua
ciao

Salve a tutti,

Ciao Bac, hai ragione sulla compattazione del legno per frecce: http://www.alaskafrontierarchery.com/Ar ... uring.html
Un dorso compattato, a mio avviso, penso che sia meno elastico alla trazione che deve sopportare; la compattazione irrigidisce.
Ciao da Raff