secondo me un buon trattamento superficiale per un arco non deve solo impermeabilizzare,
dopo il risalto estetico, l'umidità risulta essere il problema minore, considerato che penso nessuno di noi lasci fuori alle intemperie i propri archi per intere stagioni...ma neppure i nostri antenati
al limite può verificarsi un acquazzone che quando si è in gara, e poi si asciuga per bene prima di riporlo, se piove rimando l'allenamento ad altro giorno,o sbaglio?
l'importanza del trattamento (grasso-cera-olii-resine-etc...) sta nel creare un filtro in grado di ridurre l'eccessiva essicazione interna del legno che comporterebbe l'irrimediabile rottura e contemporaneamente ridurre l'aspirazione di acqua e/o umidità dall'interno, dovrebbe essere come una pellicola protettiva tipo goretex inverso.
Se fate caso tra le varie stagioni o in giornate con condizioni meteo diverse l'arco in legno rende in maniera diversa:
un arco secco schianterà "dibbotto", un arco zuppo seguirà la corda!Altra problematica del trattamento è preservare il proprio arco da parassiti che se lo possono pappano.
Tutto ovviamente dipende da essenza utilizzata
Ingrassare l'arco in fase di lavorazione serve ad evitare che il legno secchi troppo rapidamente fessurandosi.
Quanto dichiarato può non corrispondere al vero ma è dettato dall'esperienza pratica sviluppata in questi anni,
l'analisi chimica di reperti veri darebbe certezza a illazioni e teorie dettate da presunzioni o anche da verifiche pratiche e aiuterebbe il nostro compito di archeologia sperimentale.
un saluto a tutti
Manx