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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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con il tasso non ci ho mai provato di persona. Esperienze riferite però sia confermano quanto tu dici (torna indietro...), sia dicono che se eccessivamente "fissato" a fiamma ... si spacca... (cioè perde le sue ottime qualità)
Mi e' venuta in mente una cosa...
visto che la piegatura di adesso è eccessiva per "rifletterlo", prova raddrizzarlo a vapore (senza usare la fiamma libera per fissare le fibre) e poi a lavorarlo dalla stessa parte della riflessione... Con l'uso segurà la corda da una parte e dall'altra tenderà a tornare "storto".... Se sei fortunato... le due cose si compenseranno.... Sicuramente più rischioso (per la durata del manufatto) dell'opzione di lavorarlo "già curvo" Buttata li, ma a te la decisione.
Ciao Luca
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26/08/2012, 17:07 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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OK, senza volermi arrampicare sugli alberi, penso che mi devo adattare a cio' che il buon Dio ci manda, lo lascio riflesso e poi vediamo; anche se viene un po' "fiappo" pazienza , ci saranno altre opportunita', ne ho altri tre in cantiere . Un grande saluto a tutti, consigli, se volete ,saranno molto graditi. Buona notte Lino.
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27/08/2012, 20:48 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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Ciao Magin, ricorro a te che sei un esperto in materia di tasso, ne sto lavorando alcuni rami e tronchetti, ho recipito le tue varie raccomandazioni circa la pratica di lasciare intonso il dorso dell' arco, in modo tale da evitare di danneggiare la superficie del legno, di questo convengo pienamente essendo io un neofita imbranato ho il terrore che intervenendo nell'asportare la corteccia possa creare delle incisioni che sarebbero un potenziale innesco a fratture . Ho letto che tu hai notato che la corteccia del tasso si stacca da se, liberando l'alburno sottostante, e che quindi non vi sono danni al legno; tale fenomeno viene accompagnato da notevoli schiocchi che ne evidenziano lo stacco; tale fenomeno ho letto e' stata verificato da altri iscritti al forum. Una volta sbozzato l'arco ed averlo trattato con strutto ho provato a tenderlo,( dopo 10-11 mesi di stagionatura ) ma tranne qualche piccolo scricchiolio che spero non sia dovuto all'inizio di fratture, nulla e' successo. Puo' dipendere che il legno non sia suficientemente stagionato o forse al fatto che ho usato lo strutto? In base alla tua esperienza cosa mio puoi dire? Grazie. Lino
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30/08/2012, 14:11 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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lo scricchiolio e' l'inizio dello "scortecciamento".... tendilo gradualmente e sentirai che ciocchi!! Su altri legni diresti "e' andato"... Sul tasso... e' normale.. Ciao Luca
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30/08/2012, 14:30 |
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magin
Iscritto il: 27/07/2010, 9:00 Messaggi: 2594
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ciao Lino, il tasso si scorteccia bene da solo soltanto quando è già stagionato prima di cominciare a piegarlo. se non è secco e magari è stato ingrassato al massimo si formano delle crepe sulla corteccia man mano che lo usi. non succede niente, solo sarà più difficile da tirare via anche quando sarà stagionato completamente. un sistema potrebbe essere bagnare la corteccia fino a renderla molle e grattarla via.
ciao!
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30/08/2012, 15:41 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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Nitopi ha scritto: lo scricchiolio e' l'inizio dello "scortecciamento".... tendilo gradualmente e sentirai che ciocchi!! Su altri legni diresti "e' andato"... Sul tasso... e' normale.. Ciao Luca Grazie dei consigli Nitopi, l'ho rimesso in dima in modo da costrinegere " la bestia " ad essere piu' ragionevole e l'ho ingrassata con strutto , non ho mai unto il dorso; procedo abbastanza rincuorato; faro sapere eventualmentechiedendo lumi, spero che si scortecci da se, se non un po' alla volta..... Ciao Lino
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30/08/2012, 16:41 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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magin ha scritto: ciao Lino, il tasso si scorteccia bene da solo soltanto quando è già stagionato prima di cominciare a piegarlo. se non è secco e magari è stato ingrassato al massimo si formano delle crepe sulla corteccia man mano che lo usi. non succede niente, solo sarà più difficile da tirare via anche quando sarà stagionato completamente. un sistema potrebbe essere bagnare la corteccia fino a renderla molle e grattarla via.
ciao! Grazie Magin, se non ho mal compreso potrei gia' usarlo per una qualche prova di tiro, corteccia o non corteccia; credimili l'aspetto estetico e' l'ultima cosa a preoccuparmi, bensi' l'integrita' del legno: Le fatiche a procurarmelo , a stagionarlo ed a cercare, per imparaticcio, di non avere dei crash test. Mi muovo piano pian, attingendo alle informazioni del forum. Oggi ho provato a valutare le libbre del mio primo nato usando il tiller autoscostruito ed in base alla bilancia comperata da Obi, che si esprime in chili . Ho rilevato 18- 19 km. dovrebbe avere un controvalore in libre di circa 38- 39 libbre: Vi prego di correggermi. Convengo che non e' un fulmine di guerra , vediamo se stagionando ulteriormente migliora, bisogna tener presente che all' impugnatura e' inferiore ai 3,5 cm. ed e' lungo 1,78. Ciao a tutti Lino
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30/08/2012, 17:44 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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1942LINO ha scritto: magin ha scritto: ciao Lino, il tasso si scorteccia bene da solo soltanto quando è già stagionato prima di cominciare a piegarlo. se non è secco e magari è stato ingrassato al massimo si formano delle crepe sulla corteccia man mano che lo usi. non succede niente, solo sarà più difficile da tirare via anche quando sarà stagionato completamente. un sistema potrebbe essere bagnare la corteccia fino a renderla molle e grattarla via.
ciao! Grazie Magin, se non ho mal compreso potrei gia' usarlo per una qualche prova di tiro, corteccia o non corteccia; credimili l'aspetto estetico e' l'ultima cosa a preoccuparmi, bensi' l'integrita' del legno: Le fatiche a procurarmelo , a stagionarlo ed a cercare, per imparaticcio, di non avere dei crash test. Mi muovo piano pian, attingendo alle informazioni del forum. Oggi ho provato a valutare le libbre del mio primo nato usando il tiller autoscostruito ed in base alla bilancia comperata da Obi, che si esprime in chili . Ho rilevato 18- 19 km. dovrebbe avere un controvalore in libre di circa 38- 39 libbre: Vi prego di correggermi. Convengo che non e' un fulmine di guerra , vediamo se stagionando ulteriormente migliora, bisogna tener presente che all' impugnatura e' inferiore ai 3,5 cm. ed e' lungo 1,78. Ciao a tutti Lino Ciao Magin e Nitopi, ho dato inizio alle prove pratiche di innarcamento con due distinti elementi in tasso: uno ricavato da una doga di tasso e l'altro da un ramo di tasso , pero' di minor sezione del primo. Con quello ricavato da doga ho provato e riprovato a curvarlo, all'inizio tutto bene, poi crach. A mio avviso un nodino appena appena sotto corteccia che, forse negligentemente , avevo rasato ma d'uninezia,ha fatto da innesco; il tronchetto in questione presentava al momento del taglio rametti con foglie e c'era molto alburno. Secondo voi il durame in un vecchio ramo, sia pur vivo esternamente, puo non resistere piu' alla compressione essendosi troppo stagionato naturalmente all'interno.? Aggiungo che nel tempo ho provveduto a tenere unto il tronchetto con strutto, che pero' ho visto non essere penetrato per nulla nel legno che e' rimasto secco. Con l'altro arco ricavato da un ramo neppure tanto grosso ho ottenuto buoni risltati, almeno si e' teso senza rompersi ed alle prove effettuate con la corda in Dacron e' arrivato a 25- 27 pollici d' allungo; l'ho subito smontato ingrassato e rimesso in dima , sperando bene per il futuro. Ho molto letto sul forum che lo strutto dovrebbe tenere morbido il legno, in quanto penetrando dovrebbe " nutrire " le fibre del legno, cio' non mi e' parso essersi verificato . nel mio caso, nonostante i vari mesi trascorsi ed il passaggio con il fon per far penetrare il grasso. Mi farebbe molto piacere sentire un vostro parere. Un saluto Lino
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17/09/2012, 13:41 |
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Nitopi
Iscritto il: 13/12/2010, 18:13 Messaggi: 2428 Località: Genova - Prata Veituriorum
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Quindi su due curvati uno ha ceduto (ho detto giusto?) Penso che la statistica non sia molto grande... ho notizia di un altro caso di rottura vistosa dopo raddrizzamento, e un paio di testimonianze di archi che, curvati, tornano indietro. Lo strutto, a mio avviso, serve a limitare gli scambi di umidità (e credo a mantenere un minimo di umidità interna, ma non ne ho le prove, quindi dimentica l'ultima affermazione ) . In fase di piegatura e di "bloccaggio" delle fibre del legno con la fiamma lo strutto ti serve come "indicatore di calore"... Quando vedi che sfrigola ti devi fermare per non surriscaldare la superficie. In questo modo sono riuscito a raddrizzare delle doghe di robinia ritorte praticamente di 90°, con una mezzoretta di "flambee" (sempre rispettando il punto di sfrigolo...). Senza quell'indicatore avrei carbonizzato tutto. (prima di passare alla fiamma, trattamento a vapore per permetterti di forzare il legno un pò oltre la posizione che ti servirà ... se fossi un ingegnere direi... il 10%)... Ho un sospetto (ma anche qui dimentica quello che dirò perchè non e' provato da nessuno) : il tasso piegato e fissato a calore al punto in cui lo strutto sfrigola... si infragilisce... Si potrebbe provare a una temperatura più bassa... ma ci vorrebbe qualcosa che sfrigola più in basso.... Spero di essere stato utile. Ciao Luca P.S: Il grasso non penetra nelle fibre... non credo proprio che potrebbe... Ciao Luca
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17/09/2012, 14:03 |
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1942LINO
Iscritto il: 14/03/2012, 11:37 Messaggi: 222
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Nitopi ha scritto: Quindi su due curvati uno ha ceduto (ho detto giusto?) Penso che la statistica non sia molto grande... ho notizia di un altro caso di rottura vistosa dopo raddrizzamento, e un paio di testimonianze di archi che, curvati, tornano indietro. Lo strutto, a mio avviso, serve a limitare gli scambi di umidità (e credo a mantenere un minimo di umidità interna, ma non ne ho le prove, quindi dimentica l'ultima affermazione ) . In fase di piegatura e di "bloccaggio" delle fibre del legno con la fiamma lo strutto ti serve come "indicatore di calore"... Quando vedi che sfrigola ti devi fermare per non surriscaldare la superficie. In questo modo sono riuscito a raddrizzare delle doghe di robinia ritorte praticamente di 90°, con una mezzoretta di "flambee" (sempre rispettando il punto di sfrigolo...). Senza quell'indicatore avrei carbonizzato tutto. (prima di passare alla fiamma, trattamento a vapore per permetterti di forzare il legno un pò oltre la posizione che ti servirà ... se fossi un ingegnere direi... il 10%)... Ho un sospetto (ma anche qui dimentica quello che dirò perchè non e' provato da nessuno) : il tasso piegato e fissato a calore al punto in cui lo strutto sfrigola... si infragilisce... Si potrebbe provare a una temperatura più bassa... ma ci vorrebbe qualcosa che sfrigola più in basso.... Spero di essere stato utile. P.S: Ciao Luca sei stato utilissimo, non ho mai fatto sfrigolare il grasso di strutto, non appena vedevo che si sciolieva cambiavo posizione essendo ben conscio che una tostatura su un legno gia' stagionato sarebbe stata dannosa; io lo facevo nella speranza che il grasso cosi' fuso penetrasse in profondita' nel legno; esaminando i miseri resti del mio povero arco cosi' non pare. Diro' una bestialita' che voi mi perdonerete, mi era sopravvenuta la voglia di mettere tutti i legni che ho in stagionatura a fare un bel bagnetto in acqua per ammorbidirli. Avevo infatti sempre tenuto presente la ingrassatura che si fa agli scarponi d'alta montagna per tenerli morbidi , una buona passata di grasso particolarmente studiato e via. Forse una passata di olio di lino cotto, come sotto la Naja per i calci dei fucili , potrebbe essere d'aiuto o sperare nell'aiuto del buon Dio? Capisco che un legno troppo ammorbidito perde in resilienza , qual'e' il giusto mezzo in base alle vostre esperienze con il tasso. Grazie Lino. Il grasso non penetra nelle fibre... non credo proprio che potrebbe... Ciao Luca
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17/09/2012, 17:58 |
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