-mANx- ha scritto:
astropedro ha scritto:
tra l'altro, sempre per dipanare il mistero di dove si poggiasse la freccia, nel secondo dipinto l'arcere di destra ha appoggiato chiaramente la freccia sul pollice, quello di sinistra, non è chiarissimo, ma sembrerebbe anche lui.
ma scusate...qui il pittore è lo stesso per i tre affreschi presentati
una volta si ricorda che la freccia và a sx e l'altra me la mette a destra?
magari non c'era un metodo codificato e ogni arciere faceva come voleva oppuresono i pittore che eran sembre sbronzi
perciò tutto da ridiscutere il fatto che possano anche esserci lunghibastoni: non è costante come dimostrato il nostro Baleison
Potrebbe esserci una spiegazione più plausibile.
Gli artisti in quel tempo avevano tutti un garzone o aiutante che con il tempo magari diventava anch'esso pittore.
I pittori che dipingevano A fresco, era questa la vera dizione, oggi Affresco,
usavano prima fare i cartoni del medesimo e poi riportarli sui muri indi a frescare ovvero trasferirvi i colori e finirli.
Ma, mentre le parti basilari dei medesimi venivano assolutamente fatte dall'artista, alcuni particolari minori venivano finiti dai garzoni o allievi.
Petrebbero essere loro, i garzoni ancor poco istruiti e giovani, ad aver confuso e riportato male i desiderata dell'artista.