Ciao Taccons,
so benissimo che gli archi con i bischeri in osso sono esistiti, vedansi reperti della Mary Rose, ma sara' ridicolo fare una tale affermazione temporale, risalgono a " solo " all'epoca di Enrico VIII ; epoca in cui probabilmente si erano resi conto che incidendo l'alburno per creare il bischero, si sarebbero creati meno problemii d'innesco di frattura tra alburno e durame interponendo un inserto in osso che avrebbe evitato lo strangolamento del'alburno; ovviamente sempre parlando di arco in tasso.
Il mio quesito verteva a capire se ed in quale misura, senza ricorrere ai bischeri in osso, si potesse incidere i puntali dell'arco di tasso senza creare problemi di distacco tra alburno e durame : ovviamente potrei fasciare di plastica i puntali dell'arco ed il problema sarebbe immediatamente risolto.
Volevo sarere , e ne sono convinto , che sul Forum vi sia chi sappia dirmi anche con quale incidenza essi vadano praticati e, piu' o meno in quanta e quale profondita', al fine che la corda non se ne esca o l'arco si spezzi.
Ovviamente ogni realta relativa al legno ed alla capacita' di chi opera sono il fondamento, io essendo solo un praticante spero di avere consigli tali da non farmi buttar via ( legno di tasso ) faticosamente reperito .
Sono certo che mi saprete aiutare.
Grazie Lino.