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 punte 
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Iscritto il: 01/09/2011, 15:59
Messaggi: 357
bac, no non ho video di come sono realizzate le yanone, le punte giapponesi.
provo a chiedere qualche cosa dai giap e ti faccio sapere.


19/03/2012, 12:49
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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Foto1989.jpg


osso, tendine e colla della stessa sostanza montata su asta in rosa canina.

ho bruciacchiato l'osso come suggeriva qualcuno, ma non credo sia una grande idea.


29/09/2012, 9:48
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Iscritto il: 17/03/2011, 0:24
Messaggi: 2037
Località: tra l'oglio ed il chiese
Ciao Bac,
bac ha scritto:
[.............
ho bruciacchiato l'osso come suggeriva qualcuno, ma non credo sia una grande idea.

Pessimo suggerimento: bruciandolo o tostandolo si distrugge la cartilagine che lo tiene legato e si infragilisce.
Un saluto da Raff


02/10/2012, 1:08
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Iscritto il: 29/05/2012, 23:09
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Località: Vrilissia - Grecia
Ragazzi le ossa non vanno trattate col calore. Avete visto mai quando lasciate qualche ossicino di pollo sulla brace per lungo tempo? dopo basta un niente per farlo in briciole. Qualcuno in precedenza, in questo post ha chiesto a Raf di decidersi tra il duro e il fragile, ma le due proprietà sono direttamente proporzionali: più un oggetto è duro, più risulta fragile. Esempio tipico è il vetro che è durissimo (per tagliarlo di solito si usa il diamante) ma nello stesso tempo è fragilissimo (chi non ha rotto un bicchiere della nonna?).
Io utilizzo ossa di bovino per realizzare degli scrimshaw e ne ho provate di tutti i colori. Vi posso assicurare che vanno bene così come sono perchè non solo hanno una certa durezza ma hanno un'elasticità paurosa dovuta alla struttura interna, che li rende molto resistenti alle sollecitazioni meccaniche.
Ultimamente ero a corto di plettri per il mandolino e così mi sono messo a ridurre una lamina di stinco di mucca precedentemente bollito ed essiccato (se a qualcuno interessa il procedimento lo posto) allo spessore di 0.7 mm. Ebbene nonostante che le punte siano notevolmente più sottili e le corde del mandolino siano di ferro e ben tese, il plettro non ha dato e non da segni di usura o rottura.
Se volete fare punte in osso usatelo dopo averlo pulito e ben asciugato, così com'è...le bruciature le facciamo quando alziamo in piedi una monumentale bistecca da 1700 grammi a reggersi sull'osso per 4 minuti sulla brace smorta come fine cottura di una squisitissima fiorentina...ovviamente tenete pronto l'aglianico e il toscano!
ciao a tutti
Francesco


24/10/2012, 23:07
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
Messaggi: 2674
avete tutti ragione .
bruciacchiare l'osso non renderebbe più facile la lavorazione con strumenti rudimentali ?


25/10/2012, 11:11
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Iscritto il: 29/05/2012, 23:09
Messaggi: 313
Località: Vrilissia - Grecia
Ciao bac, se bruci solo la parte che va eliminata allora potrebbe essere. Non credo che i danni provocati dal fuoco possano andare oltre la zona bruciacchiata, però ci sono due osservazioni da fare:
1) è difficile bruciare solo piccole aree interessate senza andare oltre e rischiare di compromettere l'intero manufatto...non dico impossibile, ma difficile e dispendioso (tempo, fuoco, bruciature).
2) per ottenere una punta di freccia l'osso va scheggiato e ridotto in una lamina sottile (se ci riferiamo alla freccia fatta da te e postata in figura) e questo lo fai senza il fuoco. a questo punto però l'osso è abbastanza sottile da essere facilmente lavorato senza altre inutili perdite di tempo. Se invece si tenta una punta più doppia allora il fuoco non può avere un effetto mirato.

Io credo che tutto questo sia il frutto di un estrema (direi eccessiva) fiducia in un semplice suggerimento di Jim Hamm, il quale, pur essendo quello che è universalmente riconosciuto nel mondo degli archi, non ha la pretesa di essere infallibile.
Resta un fatto però la relazione tra durezza e fragilità, così come resta un fatto l'effetto del fuoco su un osso.
Se qualcuno riesce ad asservire il fuoco allo scopo di lavorare un osso in qualsivoglia modo, tanto di cappello e anzi...fatemelo vedere che imparo una cosa nuova il che è sempre un bene.
E' sempre un piacere scrivere con voi ragazzi.
Ciao a tutti
Francesco


25/10/2012, 14:07
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
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Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
Ho stralciato il seguente brano dalla risposta di Francesco.

"....Io credo che tutto questo sia il frutto di un estrema (direi eccessiva) fiducia in un semplice suggerimento di Jim Hamm, il quale, pur essendo quello che è universalmente riconosciuto nel mondo degli archi, non ha la pretesa di essere infallibile........ "

Vorrei fare una piccola digressione per cercare di dare significato al suggerimento di Hamm.
Hamm, come ogni buon americano era ed è, se è ancor vivo, cosa che non so, un cacciatore.
A mio giudizio il suo suggerimento era volto ad essi.
Una punta, spinta da un'asta, se dopo la penetrazione che comunque avviene, si spezza in molti frammenti è assai più deleteria che non una punta che non si spezza.

Mi par di ricordare che molti soldati o uomini del periodo della conquista americana fossero terrorizzati dal prendersi una punta di freccia o in pietra o in osso, poichè frammentandosi, come spessissimo succedeva, dava poco scampo al colpito.

Forse è questo in fondo il suggerimento che ne dovremmo trarre da quei consigli.


Per i nostri scopi però, sicuramente è giusto quel che consiglia Francesco di non scaldare l'osso per lavorarlo.



Maon


25/10/2012, 14:37
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Iscritto il: 29/05/2012, 23:09
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Località: Vrilissia - Grecia
Giusto Maon! Ottima chiave di lettura!
E forse una freccia così potrebbe sicuramente penetrare un cristiano o un piccolo mammifero...forse non un bisonte o un cervo ma mica tutte le frecce servono per queste "bestiole". Inoltre mi pare di ricordare (non ricordo la fonte) che alcune tribù costruissero frecce che si spezzavano all'asta una volta colpito il nemico rendendone difficile se non impossibile l'estrazione, e lo stesso facevano per la caccia grossa...una freccia in giro per gli intestini o per i polmoni non rende tanto lunga la sopravvivenza nemmeno a un cinghiale! Però questo è un altro discorso perchè le frecce da me citate facevano leva sul pezzo di asta rimastovi attaccato per fare danni a più non posso.
Comunque ottima osservazione mi è piaciuta!
Grazie.
Francesco


25/10/2012, 14:51
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Iscritto il: 26/09/2010, 17:59
Messaggi: 916
Località: Roccabruna-Marchesato di Saluzzo
Il far sì che le punte restassero all'interno del corpo colpito è una pratica antica:

Ho nel cervello, ormai consunto, il pensiero del comando "tagliate le corde alle punte prima della battaglia" o qualcosa di simile che davano agli arcieri prima di scoccare.

E ho il ricordo di punte, mi pare bronzee con un buco passante che probabilmente giustificava questo ordine.

Per me il Maghin ci risponde, o apre un nuovo post per spiegarlo, così tranquillizziamo tutti! :P

Ciao
Maon


25/10/2012, 15:07
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Messaggi: 313
Località: Vrilissia - Grecia
Ma quando mai!? Io sono tranquillissimo, e sono sicuro che il Mago era in perfetta buonafede quando ha citato Hamm (non mi ricordavo che era stato lui) e magari pensava pure lui a un possibile utilizzo della freccia a uso venatorio.
Da parte mia nessunissima polemica.
Ciao a tutti
Francesco


25/10/2012, 16:39
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