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 Perchè un arco deve essere lungo circa come il corpo? 
Autore Messaggio

Iscritto il: 16/11/2012, 20:23
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Località: Vienna, Austria
Ciao, come da titolo.
Ho girellato qui e la per la rete e youtube e ho visto che gli archi primitivi (non menziono il longbow per ovvi motivi) devono essere tutti lunghi più o meno come il proprio corpo. Da qui la domanda: perché? Perché un arco deve essere all'incirca 1,70/1,80 metri? E se volessi farlo di, che ne so, 78 centimetri o di 43? Chi e/o cosa me lo impedisce? La fisica? La convenzione? O che altro?

Scusate se la domanda vi sembra stupida o banale ma davvero mi chiedo come mai tutti gli archi che ho visto hanno una lunghezza standard, sono sicuro che una spiegazione razionale ci sarà. Tempo fa vidi un documentario nel quale alcuni neri africani utilizzavano un arco lungo quanto il loro tronco, ci andavano a caccia e sembravano efficenti. Quindi la lunghezza non dovrebbe essere un fattore decisivo. O mi sbaglio?


18/11/2012, 2:13
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Iscritto il: 30/09/2010, 10:24
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Località: Brescia
ciao Stefano, solitamente per arco lungo come l'arciere si intende il classico longbow inglese che dovrebbe essere lungo quanto l'arciere che lo usa più un pugno.
I longbow dovevano essere così lunghi perché altrimenti non avrebbero retto alla trazione oltre al fatto che dovevano avere un alto libraggio per lanciare a notevoli distanze le frecce che uscendo a parabola dovevano essere pesanti per poter uccidere i nemici sfruttando la forza di gravità nella fase discendente.

I boscimani, invece, usano degli archi molto corti, se non erro 60 o 70 cm.
Perciò non possono arrivare in ancoraggio come facciamo noi perché altrimenti il loro arco si romperebbe essendo monoxilo e non composito. Questo dipende dal fatto che non devono fare tiri lunghi perché approfittano della copertura che possono offrire loro l'erba o i cespugli per avvicinarsi alle prede.
Ultima ragione anche perché usano frecce intrise nel veleno che basta facciano una scalfittura all'animale per ucciderlo e perciò non necessitano di una grande forza di penetrazione per colpire organi vitali.

Capisci che se tu facessi un arco molto corto come dici tu di 78 o 43 cm dovresti: o non tenderlo oltre i 20 22 pollici oppure se tu volessi utilizzare l'ancoraggio alla guancia dovresti fare un arco composito ( legno + tendine+corno) in modo che non si spezzasse.

Spero di aver risposto correttamente, se qualcuno dovesse notare degli errori nelle mia spiegazione mi corregga pure.
ciao
Paolo


18/11/2012, 2:49
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Iscritto il: 26/02/2011, 11:43
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un arco in solo legno deve avere flettenti lunghi il doppio dell'allungo* per questioni di durata e sicurezza.

es: 70 cm allungo ---> 140 cm flettenti+ 20cm manicatura---> 160 cm arco

una decina di centimetri in più ce li mettiamo per maggiore sicurezza.

infine l'angolo che si forma sulle dita al massimo allungo se fai un arco corto diventa troppo chiuso e ti massacra le dita.
non a caso i furbacchioni del compound usano sganci meccanici.

*che di fatto è proporzionato all'altezza.


18/11/2012, 9:36
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Iscritto il: 16/11/2012, 20:23
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Località: Vienna, Austria
Innanzitutto grazie a tutti e due per le risposte :)

Quindi è proprio per questioni pratiche e di fisica che un monolite in legno deve avere una certa lunghezza. I flettenti devono essere di una certa lunghezza per non stressarli in fase di sforzo e allungare la vita dell'arco. Sotto questa lunghezza standard bisognano i compositi, che aiutano a sopportare lo stress da allungamento-compressione. Sotto questa soglia ulteriore o n non si fa l'ancoraggio normale ma si tende per un po' prima del rilascio, ma facendo così la mira ne può risultare compromessa, o si hanno problemi vari.
Ma da ciò che ho capito, si possono comunque costruire archi su misura, semplicemente misurando l'allungo personale e calcolando di conseguenza.

Beh, grazie ancora e buona domenica


18/11/2012, 12:44
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Iscritto il: 08/07/2010, 20:21
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Località: Insubria
poi dipende anche da che tipo di tecnica di tiro utilizzi e da che legno usi,
esistono archi americani inferiori al metro di lunghezza e archi kyudo oltre i 2,2m
ciao ;)


18/11/2012, 14:07
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Iscritto il: 13/12/2010, 18:13
Messaggi: 2428
Località: Genova - Prata Veituriorum
Io ne avevo fatto un paio, uno in olmo uno in saggina lunghi circa 25cm... Allungando a 15cm tiravano perfettamente le bacchette degli spiedini.... :mrgreen: :mrgreen:

Scerzi a parte....
Ci sono alcuni motivi "geometrici" che impongono (comunque e qualsiasi matariale si utilizzi) la lunghezza minima a seconda della presa. Se si tira "infradito" l'angolo della corda non può scendere sotto un certo valore altrimenti le dita vengono "schiacciate" e non si riesce a gestire l'attrezzo. Con la presa a pollice l'angolo può allungarsi ed infatti ALCUNI archi destinati alla presa con il pollice sono molto corti.

Più corto rieci a fare il flettente, migliore è la "resa" del tuo attrezzo ma attenzione perchè anche la sua affidabilità diminuisce... Perchè? semplicemnte perchè se fai il flettente più corto hai meno massa da muovere (arco più efficente) ma il legno, piegandosi di più, verrà maggiormente stressato.

Un argomento interessante, se qualcuno lo conosce, sono gli effetti di scala. Spesso replicendo un arco (che poi intendiamo usare...) lo "pantografiamo" sulle nostre dimensioni ... (come dicevi appunto.. devo farlo lungo più o meno come la mia altezza...). Ma gli ercieri antichi non erano certo alti come noi. Ora so di sicuro che per "piccole variazioni" il comportamento di un oggetto "pantografato" è simile a quello dell'originale... ma per variazioni troppo grandi (quanto significa "troppo"...) il comportamento "dinamico" dell'oggetto comincia a non essere più lo stesso....

Quindi la domanda potrebbe essere... gli elefanti potrebbero mai costruire un arco ed usarlo? :mrgreen:
Ciao
Luca


19/11/2012, 9:17
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Iscritto il: 16/11/2012, 20:23
Messaggi: 70
Località: Vienna, Austria
Nitopi ha scritto:
Io ne avevo fatto un paio, uno in olmo uno in saggina lunghi circa 25cm... Allungando a 15cm tiravano perfettamente le bacchette degli spiedini...


Il Puffo arciere ti ringrazierà moltissimo ;)


Nitopi ha scritto:
Più corto rieci a fare il flettente, migliore è la "resa" del tuo attrezzo ma attenzione perchè anche la sua affidabilità diminuisce... Perchè? semplicemnte perchè se fai il flettente più corto hai meno massa da muovere (arco più efficente) ma il legno, piegandosi di più, verrà maggiormente stressato.


Che poi immagino questo stia alla base della tecnica delle balestre. Flettenti in metallo, per ovviame alla enorme compressione/striramento con un braccio sottile e maneggevole.


Nitopi ha scritto:
Un argomento interessante, se qualcuno lo conosce, sono gli effetti di scala. Spesso replicendo un arco (che poi intendiamo usare...) lo "pantografiamo" sulle nostre dimensioni. Ma gli ercieri antichi non erano certo alti come noi. Ora so di sicuro che per "piccole variazioni" il comportamento di un oggetto "pantografato" è simile a quello dell'originale... ma per variazioni troppo grandi (quanto significa "troppo"...) il comportamento "dinamico" dell'oggetto comincia a non essere più lo stesso...


Si, questo lo capisco bene, è proprio la fisica di quell'oggetto

Nitopi ha scritto:
Quindi la domanda potrebbe essere... gli elefanti potrebbero mai costruire un arco ed usarlo? :mrgreen:


In teoria si: se trovano un albero rapportato alla loro lunghezza e il loro allungo, direi proprio di si. Il problema si sposta su: "Potrebbe un T-Rex usare un arco?" ;)

Nitopi ha scritto:
Ciao
Luca


Ciao e grazie della chiacchierata virtuale


19/11/2012, 16:02
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Il T. Rex, avrebbe un allungo minore di quello di un elefante in quanto le sue zampe anteriori erano veramente piccole rispetto al corpo. Comunque se vuoi sapere se King Kong potrebbe costruirsi un arco e usarlo...be' direi di si magari non monolitico...un bel composito in corna legno e tendini e si diverte pure lui :lol: Scherzi a parte, ti sei risposto da solo prima basterebbe trovare l'albero adatto e, se fossimo nella preistoria, nel caso dei dinosauri, prima del cretaceo, probabilmente si potrebbero trovare piante di quelle dimensioni.
Comunque, se ti guardi il video che ti ho segnalato la volta scorsa, ti rendi conto che l'affermazione 'arco lungo quanto il corpo', non e' affatto una condizione necessaria e sufficiente...
Ciao
Francesco


21/11/2012, 19:50
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Messaggi: 70
Località: Vienna, Austria
francesco ha scritto:
Comunque, se ti guardi il video che ti ho segnalato la volta scorsa, ti rendi conto che l'affermazione 'arco lungo quanto il corpo', non e' affatto una condizione necessaria e sufficiente...
Ciao
Francesco


La quasi totalità dei video che circolano sul Web, parlando di arco primitivo, è fatta sul modello del longbow, quindi l'arco autocostruito è lungo circa quanto il corpo. Sarà forse che è il modo più semplice, sarà che un monolitico ha bisogno di certe lunghezze ecc ma ancora non ho visto un monolitico lungo per esempio quanto un tronco d'uomo. Ma secondo me è perché noi moderni tiriamo al bersaglio e abbiamo il bisogno di archi precisi e freccie pure. Un cacciatore preistorico quando prendeva un coniglio o un fagiano era a posto per la giornata. Mica hai bisogno di un warbow e freccie supermegadrittissime e impennate alla perfezione al micron per abbattere un fagiano. L'uso di un attrezzo, anche non preciso, lo diventa col tempo, perché lo correggi tu. E anche se non ancorava al viso, chi se ne importa? Se poteva colpire una preda in modo anche solo da sfiancarla, poi la finiva col coltello... :)

E il tuo video l'ho visto, bellissimo davvero


22/11/2012, 0:40
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Messaggi: 313
Località: Vrilissia - Grecia
...e se l'hai visto allora non capisco :shock:
L'arco costruito dal vecchietto era piccolo, mi dirai che era tendinato,,,ma sempre primitivo è. Se poi ti leggi Jim Hamm, vedi che di esempi di archi primitivi meno lunghi di un cristiano ce ne sono tanti.
Non so se, come dici tu, non è necessario avere uno strumento preciso per andare a caccia, ma sicuramente gli antenati avevano bisogno di uno strumento affidabile. L'arco monolitico è il frutto di un'evoluzione...e se prevale la norma che l'arco solo di legno non tendinato risulta due volte e passa l'allungo dell'arciere (allungo non altezza!) vuol dire che è la forma più affidabile di arco giunta fino a noi.
Per le frecce va da se che una freccia storta va dove le pare e soprattutto non puoi stare a correggere a vista il volo di tutte le frecce della faretra e quelle successive che verranno. Mi spiego meglio, anche se credo che non ce ne sia bisogno perchè già mi hai capito, se una freccia è storta di 2 cm dall'asse avrà una deviazione di traiettoria X(a), se un'altra freccia è storta di 5 cm avrà una deviazione di traiettoria X(b) e così via, sarebbe quindi impossibile ottenere due tiri simili con frecce differenti. Avendo la freccia dritta e l'impennaggio giusto si tende a standardizzare l'errore e così si può grossomodo prevedere, e come dici tu, correggere.
Ultima cosa, non penso che fosse tanto facile procurarsi il cibo andando a caccia. Prima di tutto perchè le prede hanno tante difese naturali contro i predatori tra cui la fuga e il mimetismo, poi l'abbondanza di selvaggina era relativa al luogo in cui si viveva e alla stagione. A volte si aveva a disposizione un solo tiro, una sola possibilità che si presentava magari dopo giorni di pancia vuota o col cervello e la vista annebbiati dalla stanchezza, un solo tiro che poteva voler dire la differenza tra la vita e la morte. L'accuratezza degli archi e delle frecce, la ricercatezza della perfezione di tiro, non è un concetto moderno legato al desiderio di fare centro su un bersaglio in gara o per divertimento, ma ci deriva, secondo il mio modesto parere, dalla necessità di riempire la pancia che avevano i nostri avi, senza contare che, una freccia che non va a segno, molto spesso, è una freccia perduta e fare una freccia non era proprio come comprarne una al Decathlon.
Sugli ancoraggi c'è un bellissimo tread postato da Bac, se non sbaglio, veramente interessante.
Ciao
Francesco


22/11/2012, 11:45
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