Tutti gli inglesi, quando non portano quelle stile Tudor di cuoio, portano le frecce in questa faretra ancora oggidì.
Le stesse documentazioni pittorico/miniaturistico ci mostrano delle faretre di tela che portavano gli arcieri, per poi estrarre le frecce e lasciarle a terra o mettersele alla cintura.
La stessa letteratura con la famosa frase, " ho 24 scozzesi morti alla cintura ", ci dice il numero.
I reperti ci dicono che il disco di cuoio c'era già allora, potrebbe essere che la cucitura più facilmente fosse effettuata tra la fila di fori esterni del disco e la tela, non essendoci forellini sulla circonferenza esterna, potrebbe essere la maniera giusta.
Essendo poi inglesi, per quanto i medesimi non mi siano assolutamente simpatici,
vorrei dare loro credito che sappiano, per lo meno come era fatta una loro faretra cinquecentesca.
Sulla base di ciò io mi ero fatto in illo tempore una faretra di tal fatta.
E' comoda, non sciupa le penne e, la freccia è facilmente e più velocemente estraibile che con le altre.
Quando è vuota è trasportabile con assoluta comodità.
Ma alle nostre rievocazioni, come faccio sempre, cambio faretra e ne utilizzo una di pelle come quelle dell' affresco del Baleison.
maghin, mentre scrivo mi viene in mente e chi mi conosce è testimone che, quando faccio le manifestazioni io tolgo anche gli occhiali, diversamente da altri.
Io mi vanto di essere un vero istintivo, non già perchè adotto la tecnica trazione e rilascio immediato ma perchè senza occhiali, tutto ciò che è al di là dei 60/70 cm. è per me un mondo visto come si vedrebbe attraverso un culo di bottiglia!