Magin una volta aveva parlato di tracce di fibra vegetale sul cono dell'asta in un reperto archeologico ma non ricordo dove.
a proposito di filologia ,non so se fosse questo il modo di fissare la punta però un senso ce l'ha , primo fa da guarnizione per eventuali difetti di forma del ferro sicuramente presenti in questo tipo di punte;
secondo rinforza l'asta in un punto fortemente sollecitato dagli impatti;
terzo in caso di rottura dell'asta la punta rimane appesa ad un filo e non va persa.

E' il metodo usato anche dal maghin.....

Ciao
Luca

penso che ti riferisci alle punte quindi ti rispondo qui.

io fin'ora ho usato tondini da 8 però per avere il cono più largo alla base devi usare uno stratagemma:
o batti in punta il ferro , come se dovessi piantare un picchetto, in modo da aumentare lo spessore oppure ne ripieghi 2/3 mm una volta schiacciato e poi lo batti di nuovo. per avere un cono perfetto ti basta ritagliarlo in seguito .

nei post precedenti ci sono dei filmati presi da youtube credo.

Scua Bac ma non ho capito.

allora ti tocca usare i 10x10 , se vuoi allargare il cono devi avere più ferro o usi barrette più grandi oppure devi bombare la parte di ferro da cui ottieni il cono picchiando in testa nel senso longituginale la barra o tondino o piattina di partenza.
qua c'è un bel video
https://www.sagittando.it/forum/viewtopic.php?f=7&t=584&start=50

Belle davvero Bac,
complimenti

grazie,

ecco la prima prova assoluta nel mondo delle schegge :

questa è un tipo di punta realizzata da un famoso forgiatore, qualcuno ha idea dei passaggi chiave per la sua realizzazione.

Ipotizzo credo che il passaggio principe sia la separazione delle barde con lo scalpello.

sembra facile ma fare un cono così incassato tra le barbe non lo è,
quella che dici tu potrebbe essere una via possibile ,io avevo pensato ad una piattina di ferro di partenza su cui incidere barbe e cuspide a scalpello e ricavare il cono dalla parte di ferro che residua tra le barbe una cosa del genere: