Ciao Claudio,

Azzz... ho sbagliato di 1,5 pollici

Mai più fare una simile operazione: o segui un anello di alburno, a tua scelta, per tutta la lunghezza dell'arco o assolutamente non toccare il dorso, altrimento divento un mago e ti predico che si romperà nello stesso punto, visto anche che le parti terminali dei flettenti sono ancora rigide e non lavorano in flessione demandandola tutta alla prima parte di flettente.

Potresti tentare di riscaldare col vapore, ma dovresti distribuirlo uniformemente almeno al flettente intero; potresti tentare di usare il metodo del "cartoccio", ma per ambedue hai bisogno di una morsa e di un morsetto dal manico lungo per torsionare al contrario.
Prova a incordare lateralmente, sul flettente svergolo e guarda come si comporta.

Su qualche forum straniero ho letto di far stagionare almeno due anni la doga di robinia prima di lavorarla.
A complemento di quello che ti ha indicato Bac ti aggiungo questo: viewtopic.php?f=30&t=1152&p=22393#p22393
L'arco è in osage, legno molto migliore della robinia che ne è solo la brutta copia, ma in quelle foto puoi vedere come i nativi americani facevano flettere un arco. All'inizio del tread, il buon Jeval, spiega come seguire gli anelli poco visibili per asportarli con giudizio.
Un saluto da Raff

Allora vedro' di applicarmi sul discorso "anelli" per i prossimi. Intanto ho provato a raddrizzare il flettente "svergolo". Gli ho dato un po piu' di torsione in senso opposto, pensando che comunque lui tenderà a tornare come prima. Per fare leva ho legato un vecchio flettente di tasso rotto ...... almeno serve ancora a qualcosa !!! ho anche lavorato un po' i flettenti nella parte terminale per distribuire meglio la curvatura ma al momento non lo ancora teso. Piu' avanti vi faro' sapere a che punto sono arrivato. Grazie a tutti per foto e consigli .. Comunque è la terza volta che utilizzo il metodo del "cartoccio" ed è veramente forte ... non pensavo che si potesse modellare cosi' tanto il legno .... devo dire che da quando frequento questo forum ho fatto dei bei passi avanti
Un saluto a tutti

Ciao Claudio77,
Vedo che sei corredato da ampia e fruttuosa inventiva personale.
Una sola raccomandazione: dopo aver scaldato per piegare o raddrizzare un legno, non tenderlo subito ma aspetta almeno una settimana.
Se il legno fosse di tipo "duro" (tasso, sanguinello, ginepro, corniolo, pruno, ecc.) sarei dell'idea di aspettare anche due settimane.
Un saluto da Raff

Arco finito e provato sul campo. 47 libbre a 28 di allungo. Peso 600 grammi. Tips in "ossobuco" dopo essermelo gustato coi piselli (allego foto). Carino ma col senno di poi non nè vale la pena perchè secondo me appesantisce troppo il puntale.
Ciaoooo

Scusa, ho visto ora... (meglio tardi che mai)
Purtroppo l'alburno della robinia tende a delaminare... l'unico tentativo che ho fatto senza toglierlo TUTTO mi si è delaminato di netto mentre era sul bastone di equilibratura.. stavo segnando su un flettente i punti da "raschiettare" e ha sentito un "rrrriiiip" ... mi son voltato e ho visto l'alto flettente diviso in due... .
Ho detto purtroppo perchè solitamente è presente in quantità industriali e ti obbliga a lavorare di accetta alla grande...

Ciao
Luca

Dintede... Se ti consente di rastremare molto il puntale (e quindi devi irrobustirlo per fargli reggere la corda) ne può valer la pena.

Storicamente mi pare che il puntale in corno sia usato quasi unicamente sui bastoni molto tardi (Mary Rose).
Ciao
Luca