Pruem amo' cun la rubinia
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Claudio77
Iscritto il: 04/09/2012, 21:51 Messaggi: 84
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Ultimi aggiornamenti: ho provato a curvare un pò il flettente con il nodo e, pur stando attento, mi ha creato un piccolo cedimento sul ventre che mi ha costretto ad una legatura di "sicurezza". Inoltre a scapito di un miglior tilleraggio per non perdere libbre mi si è alzata una scheggia sul dorso (mannaggia a me !!) Cosi quello che avrei duvuto fare prima sono stato costretto a farlo dopo, ho equilibrato meglio l'arco scaricandolo. Ora mi dà 45 libbre a 28, peso 450 grammi. Comunque ne è risultato un arco abbastanza veloce in chiusura. Ogni volta si impara una lezione, e quella che sto pian piano acquisendo è di non aver mai troppa fretta nel finire un arco, ci vuole il suo tempo e tanta cura, sopratutto nelle fasi finali. Ciaoooo
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08/03/2013, 23:56 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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io l'avrei tostato in dima e poi fatto reidratare un paio di settimane, po tiller e riposo ingrassato ormai se ha fatto crisalidi sul ventre è troppo tardi Comunque complimenti, ci dai dentro parecchio Manx
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12/03/2013, 13:15 |
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Claudio77
Iscritto il: 04/09/2012, 21:51 Messaggi: 84
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Ciao ho provato a fare una dima per riflettere gli archi nei pressi dell'impugnatura. Ho guadagnato qualche libbra ma segue molto la corda e le perde con l'utilizzo. Eppure quando lo lascio a riposo l'arco che mi ritorna nella posizione originale a "C". Stavo facendo una considerazione sulle ricurvature, ditemi se sbaglio: se ricurvo un arco, in qualsiasi punto, mi rimarrà piu' stressata non solo la parte che ho ricurvato, ma tutto il flettente nella sua lunghezza, giusto ?? Ciao un saluto
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29/04/2013, 21:14 |
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giorgio_65
Iscritto il: 13/01/2011, 21:44 Messaggi: 971 Località: Flavia Plumbia
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Dopo che hai curvato a vapore e lasciato raffreddare, sempre con l'arco in dima, ungi con strutto e scalda con una fiamma fino a far sfrigolare il grasso. La superficie dell'arco dove c'è la piega deve apparire quasi tostata, in questo modo fissi la piega. Ciao Giorgio
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29/04/2013, 23:16 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Salve a tutti, premesso che il legno di robinia ha la caratteristica di voler una stagionatura lunga per dare il meglio di se stesso, vorrei dire la mia, sperimentata di persona: se il calore non penetra fino al centro della massa che stiamo riscaldando otterremo sempre una piega che inevitabilmente cercherà di ritornare alla posizione originaria e ci riuscirà perche le fibre interne della zona piegata, in questo caso non riscaldate a sufficienza, sono solo flesse. Se si piega al calore secco, aria calda o fiamma, occorrerà far riambientare il legno all'umidità ambientale presente pena una sua rottura sotto tensione, ma anche operando ad umido, cartoccio o vapore di una pentola, occorrerà aspettare che il legno ritorni all'umidità che aveva prima della piega senza metterlo in tensione, perchè ha assorbito una notevole % di umidità: un legno umido (15-18% di umidità) si piega con poca forza. giorgio_65 ha scritto: Dopo che hai curvato a vapore e lasciato raffreddare, sempre con l'arco in dima, ungi con strutto e scalda con una fiamma fino a far sfrigolare il grasso. La superficie dell'arco dove c'è la piega deve apparire quasi tostata, in questo modo fissi la piega. Ciao Giorgio Scusami Giorgio ma io non condivido: l'operazione del riscaldare l'arco con una fiamma (la temperatura di una fiamma libera è sempre di 650-900°) ungendolo di grasso per "fissare" la piega, tenedo presente che il grasso comincia a sfrigolare dai 150° in su, siamo in presenza di una vera e propria tostatura del legno; finchè si tosta il ventre, che notoriamente nell'arco lavora solo in compressione, tutto va bene anzi a volte è necessario, ma se si tosta anche il dorso, che dovrà lavorare in tensione, cosa succede? Un saluto da Raff
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30/04/2013, 0:34 |
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-mANx-
Amministratore
Iscritto il: 08/07/2010, 20:21 Messaggi: 4559 Località: Insubria
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secondo me i trattamenti termici su un legno riduconi la longevità dell'arco, su un arco storico considero quest'ultima un prestazione al pari delle altre come importanza: pensate ad un arciere ad Azincurt che nell'impeto della battaglia con la cavalleria che carica convinto di scagliare il suo mezzo pollice di freccia pesante per salvarsi la vita aprendo il suo potente arco...e all'improvviso CREEEEKKK secco Le riflessioni Claudio stressano, le deflessioni no e consentono di aumentare l'apertura ma anche il BH, esistono pieghe passive che non lavorano (di solito maggior materiale) e attive (flettono con l'apertura ma in un selfbow non resisteranno molto a meno di inventarsi qualche stratagemma), la tua riflessione sull'impugnatura ha uno spessore che consente di lavorare attivamente il che riduce le prestazioni e come confermi tu perde la piega che gli dai sopratutto se il legno non è ancora completamente stagionato. Vero che non si tratta di una tostatura secca quella consigliata da Giorgio, ma anche dopo aver "sfregolato" con grasso io di solito lo lascio a reidratare per almeno una settimana viewtopic.php?f=21&t=360&hilit=tostatura, in modo che stabilizzi. Ciao
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30/04/2013, 8:48 |
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Tvllia
Iscritto il: 17/12/2010, 17:48 Messaggi: 267 Località: Mvtina
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La tostatura indicata da Giorgio riguarda solo ed esclusivamente il ventre. Il dorso non deve mai venir toccato da una simile operazione. Lui sicuramente intendeva "tostare sul ventre per fissare la piega"
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30/04/2013, 20:23 |
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giorgio_65
Iscritto il: 13/01/2011, 21:44 Messaggi: 971 Località: Flavia Plumbia
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Esatto Tvllia, sembra quasi che siamo stati a scuola insieme . Il grasso serve anche a capire qual'è la temperatura raggiunta dal legno, quando inizia a sfrigolare togli la fiamma così non sottoponi il legno a temperature eccessive. Ciao Giorgio
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30/04/2013, 23:03 |
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raff
Iscritto il: 17/03/2011, 0:24 Messaggi: 2037 Località: tra l'oglio ed il chiese
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Salve a tutti, giorgio_65 ha scritto: Esatto Tvllia, sembra quasi che siamo stati a scuola insieme . Il grasso serve anche a capire qual'è la temperatura raggiunta dal legno, quando inizia a sfrigolare togli la fiamma così non sottoponi il legno a temperature eccessive. Ciao Giorgio Conosco il "vostro sistema": http://www.ipernity.com/doc/258008/albu ... /page:2:70 foto 198 e precedenti, ma ad essere sincero mi sembra che qualcuno stia saldando dei tubi e non operando su un arco, visto anche la carbonizzazione ottenuta. Una tostatura del legno non va mai spinta oltre il color nocciola. Ecco perchè non condivido tale procedimento e, premetto, mi sembra che non condividere non sia nè essere offensivo e nè una colpa. Ma forse è meglio non rovinare questo tread andando fuori tema per cui mi incarico di continuare il discorso, che può essere interessante sviscerarlo, su altro tread. Un saluto da Raff
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02/05/2013, 0:30 |
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Antonio
Iscritto il: 31/01/2011, 1:23 Messaggi: 77
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quanto deve stagionare in media la robinia per dare il meglio di sè?
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07/08/2013, 18:37 |
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