E' una cosa che mi assilla da tanto, e alla quale non riesco a trovare una risposta! E per cui mi affido alle vostre conoscenze/esperienze!
Raccogliere legno seccato in piedi, è comodo (si può lavorarlo e finirlo senza dover aspettare i tempi della stagionatura) ed ecologico (non si uccide una pianta viva), però se ho capito bene non sempre si può fare! Ad esempio in altro forum BAC mi ha detto che il sambuco non è adatto, e "sentendolo" in effetti appare molto secco! E quindi predisposto a schiantarsi, mentre in altri forum ho letto che robinia e olmo andrebbero bene! (tra l'altro vedo spesso in questi giorni parecchi olmi morti o moribondi).
Io sapevo che la qualità del legno dipende anche da come è morto l'albero, ossia se si è schiantato o scalzato, ossia se è morto con ancora tutta la linfa, sarebbe buono, mentre se secca in piedi asciugando lentamente la linfa, non andrebbe bene!?

per me vanno bene : maggiociondolo, robinia, questi li ho constatati di persona , dovrebbero andare bene in linea di principio tutti i legni impermeabili all'acqua, spesso però l'impermeabilità è dote esclusiva del durame quindi se c'è l'alburno va tolto da quei legni.

secondo me non vanno bene legni come acero olmo e faggio perchè troppo soggetti ad attacchi fungini.

il sambuco soffre l'acqua percui marcisce in fretta meglio tagliarlo verde e stagionarlo sotto rivestimenti impermeabilizzanti.

comunque prima di tillerare un legno del genere levigo il dorso dell'arco a specchio o quasi e lo tratto con olio e cera.

Grazie BAC!
Questa non la sapevo proprio!
Ma spiega il perchè degli ultimi due archi che ho schiantato appunto proprio mentre li stavo tillerando! Anche se in tanti altri casi non è successo, evidendemente il sambuco tende a seccare troppo!
D'ora in poi prenderò anch'io questa precauzione.

Questa mattina ho esplorato un bosco per individuare qualche buon biancospino da tagliare poi quando sarà il momento, e ne ho trovati anche alcuni già secchi, ma ho l'impressione che anche il biancospino non sia adatto quando già secco, perchè sembra essere molto fragile! Qualcuno ha esperienza?

In generale credo che bisognerebbe distinguere tra secco e stagionato! Ma come?

Salve a tutti,
ciao Ismaele, benvenuto sul forum.
Un legno ricavato da una pianta che, abbattuta in epoca giusta, averla spaccata, scortecciata, ridotta in doghe o tavole e riposto ad "asciugare" al riparo dal sole e dalla pioggia fino a che la sua umidità in % è arrivata a valori attorno al 15 %, si dice stagionata.
Se morta in piedi o tagliata e lasciata alle intemperie si dice seccata.
Bac, da quanto scritto qualche post fà, ha perfettamente ragione nel fare distinzioni tra le varie essenze che ci potrebbero essere utili e sulla precarietà di un alburno che è stato esposto per molto tempo alle intemperie; di conseguenza muffe e funghi attaccano il legno favorite dall'acqua che si insinua sotto la corteccia..... ma non solo:

olmo morto nel settembre scorso.
E questo è quello che si trova sotto la corteccia di un altro olmo poco distante:
L'ideale sarebbe individuare una pianta idonea ai nostri scopi, nel momento che mostra la sua morte imminente, ma questo significa trascorrere buona parte del tempo in campagna.
Nel caso di piante morte a seguito di incendi la cosa è un pò diversa perchè i tarli, se la corteccia è parzialmente scottata, non vi sono.
Il taglio e l'uso di una pianta morta in piedi è possibile, ma da valutare di volta in volta, in relazione al pregio dell'essenza.
Un saluto da Raff

ps: nessuna esperienza col biancospino

A memoria, mi sembra che in Francia il biancospino (Aubépine) sin considerato un buon legno per archi, non ho però esperienza in merito.

Ciao Giorgio

nell'olmo il durame rosso all'interno di vecchi tronchi potrebbe essere ancora buono.
tuttavia spesso è troppo irregolare .