Salve a tutti,
ciao Ismaele, benvenuto sul forum.
Un legno ricavato da una pianta che, abbattuta in epoca giusta, averla spaccata, scortecciata, ridotta in doghe o tavole e riposto ad "asciugare" al riparo dal sole e dalla pioggia fino a che la sua umidità in % è arrivata a valori attorno al 15 %, si dice stagionata.
Se morta in piedi o tagliata e lasciata alle intemperie si dice seccata.
Bac, da quanto scritto qualche post fà, ha perfettamente ragione nel fare distinzioni tra le varie essenze che ci potrebbero essere utili e sulla precarietà di un alburno che è stato esposto per molto tempo alle intemperie; di conseguenza muffe e funghi attaccano il legno favorite dall'acqua che si insinua sotto la corteccia..... ma non solo:
Allegato:
morto in piedi con tarli.jpg
olmo morto nel settembre scorso.
E questo è quello che si trova sotto la corteccia di un altro olmo poco distante:
Allegato:
sorpresa sotto corteccia.jpg
L'ideale sarebbe individuare una pianta idonea ai nostri scopi, nel momento che mostra la sua morte imminente, ma questo significa trascorrere buona parte del tempo in campagna.
Nel caso di piante morte a seguito di incendi la cosa è un pò diversa perchè i tarli, se la corteccia è parzialmente scottata, non vi sono.
Il taglio e l'uso di una pianta morta in piedi è possibile, ma da valutare di volta in volta, in relazione al pregio dell'essenza.
Un saluto da Raff
ps: nessuna esperienza col biancospino