Per applicarlo da fresco dovresti riuscire a "sfogliarlo", cosa che mi sembra tutt'altro che semplice.
Infatti quando lo si taglia dal pezzo intero, è sempre 1 / 1,5 cm di spessore.
E anche l'essiccaggio non credo sia esente da qualche rogna (a parte gli insetti, il microclima a cui va tenuto l'arco sarebbe secco e caldo, quindi dannoso per le fibre del legno).
Certo si potrebbe provare un campionamento su un legno di prova, ma ne vale davvero la pena?

Salve a tutti,
ciao Gortham; penso che tu ti riferisca a me....

secondo me non serve "sfogliarlo", ma semplicemente rifilarlo e pulirlo dalla guaina esterna ma se già lavoravano il tendine, anche per altri scopi, erano in grado di farlo.

Ragioniamo: ripulito e sguainato diminuisce di spessore specialmente se lo si forza ad appiattirsi. Inoltre seccandosi diminuisce di molto (fino a metà) il suo spessore, vale a dire 5-7 mm, dei valori che riporti tu; sembrano troppi ma Jmm Hamm, nel suo libro "Archi e frecce degli Indiani d'America", dà notizia dell'applicazione di 7 strati di tendine (un mm a strato più o meno) e a pag 63 e 100 dà notizia che il tendine dorsale (lui lo chiama lombare) sia di cervo, di alce o di bisonte è il più adatto ad essere sfibrato. Ma non è la sua sola contraddizione.

Qui non sono assolutamente d'accordo: l'essiccazione del tendine applicato su legno fa, già di suo, aumentare l'umidità del legno, effetto che si normalizzerà con la "asciugatura" a cui occorre sottoporre qualsiasi arco tendinato. Un clima caldo non è sinonimo di eccessivo secco, semmai è il contrario a meno che non siamo in un deserto; il freddo secca molto più velocemente del caldo e puoi averne la prova se ti rechi in un bosco d'inverno o a cercare funghi in esate.
Noi non sappiamo in quale stagione i Nativi Americani si dedicassero alla costruzione dei loro archi; è presumibile che tra la raccolta del legno e l'arco tendinato, finito, pronto a lanciare frecce, un annetto tascorresse con comodo per cui era sottoposto sia al clima caldo che quello freddo.


Sono favorevole ad un esperimento in tal senso. Gli esperimenti tendenti a verificare dicerie e concetti altrui, semprechè pubblicati e ripetibili, sono l'unica strada per arrivare a verità. Io, di mio, ho solo riportato quanto letto ma che analizzato può corrispondere a verità.
Un saluto da Raff

Ciao quello di bovino,oviamente va benissimo,ma che fatica!!

Infatti quello che ho scritto l'ho scritto a ragion veduta. Ho già provato a preparare il tendine dorsale bovino, che mi è stato dato in pezzo unico fresco, quasi un triangolo con base 15cm e h 20cm, spesso circa 15mm.
Io lo avevo tagliato a liste da circa 15mm, in modo da avere delle "stecche" a sezione quadra più comode da battere, incidendo col coltello l'inizio del taglio e procedendo poi a strappo, giusto per non tagliare le fibre. Probabilmente si potrebbero fare tante liste più sottili da incollare fianco a fianco, ma poi, essiccando si ritirerebbero e verrebbero fuori gli spazi tra una lista e l'altra.
In ogni modo, non so come sia il dorsale di cervo, alce o bisonte; ho solo sana mucca nostrana, ma quel tipo di tendine non va bene, non si sfibra come quello delle zampe.
Se vuoi sperimentare anche tu, sarò felicissimo di essere contraddetto

Ho trovato la foto del pezzo in questione. Qui l'avevo già fatto a listelli

A me nel cominciare a batterlo si rompe a pezzi,e poi è molto unto

Io sto' cardando,ho usato dei chiodi per aiutarmi ad aprire tutti i filamenti,voi come fate?

A mano
Avevo comprato una spazzola per il pelo dei cani, ma è troppo fitta e non riesco a tirare i filamenti.
Magari il tuo sitema con chiodini piccoli riesce a cardare più finemente.
Proverò

Ciao pre spazzolarlo in maniera piu' fine ho fatto cosi'...ma che faticaccia ragazzi

Avete mai provato con la spazzola con le "setole" d'acciaio e il supporto in legno? Quella da fabbro. Non quella con la carcassa in alluminio e le "setole" di ottone. Credo vadano bene per le tendìne . A parte gli scherzi quelle spazzole, da nuove hanno le "setole" diritte, fitte e molto accuminate. Spazzole tremende. Ciao, Mirco