tvulia ma hai postato il lavoro sul forum? se no mettile qui se possibile cosi mi faccio un'idea di come far il mio flat

Buon giorno a tutti! In questi giorni ho dato una sbozzata alla doga di carpino e l'ho messa sotto morsa per raddrizzarla. Ho usato il metodo del vapore (a proposito, mia nonna sta cuocendo la pasta dentro la stessa pentola non è che ci intossichiamo??!?!?!). Mi chiedevo: quanto tempo deve stare la doga a riposare dopo questa operazione? I flettenti leggermente ritorti posso poi drizzarli scaldandoli con fono sverniciatore, o conviene usare sempre il vapore? Grazie. Buona giornata

dipende da quanta fretta hai, io che sono tipo frettoloso , fatta la curva al vapore la raffreddo con acqua fredda e la tolgo dalla dima .

Per rispondere a Francesco89: no non ho postato il lavoro perchè tra il taglio e lo sbozzo son passati solo 3 gg. e non sono riuscita a fare nessuna foto. Se vuoi posto le foto degli 2 archi sullo scaletto. Per ora non posso fare di più

Ciao ragazzi, mi sono portato avanti con il lavoro sulla doga e sono arrivato a interessanti conclusioni. Per prima cosa ho notato che i diversi nodi presenti non sono stati il problema enorme che credevo; pensavo si rompesse al primo tilleraggio e invece no, è stato sullo scaletto per più di 10 giorni e ho tirato anche qualche freccia e non ho sentito mai neanche uno scricchiolio. Non ci credevo ,ma magari mi sbaglio si sarebbe rotto più in là!! In secondo luogo ho riscontrato che il carpino reagisce bene ad ogni tentativo di piega laterale della doga, diciamo per dargli la raddrizzata. Sia con il vapore che a secco con la pistola ho effettuato le pieghe su tutto il bastone senza problemi (anche più volte sullo steso punto)..fantastico!! Però tentando di effettuare la piega dei puntali per ottenerne la riflessione TRAcK!! il legno si è fessurato. Ho lasciato il puntale a scaldare al vapore per 45-50 minuti, messo nella dima e piegato con calma, ma niente ha ceduto su ambedue i puntali. E' stato fantastico comunque!! Adesso metto mano alla doga buona che mi è rimasta Vi posto qualche foto. Un saluto a tutti e buone feste! Pastrana

Ciao Pastrana,
La mia è la risposta di un dilettante, ma ho avuto anch'io lo stesso problema più volte e mi è stato risposto che spesso succede che i puntali si fessurino o ancora più comunemente subiscano una scagliatura in corrispondenza degli anelli di crescita interrotti sul ventre.
Il provvedimento che mi è stato avanzato fu quello di piegare il puntale mantenendo qualche millimetro di spessore in più, in modo da poter poi correggere eventuali e scomode crepe

Spero di non aver detto idiozie e di essere stato utile

Gabriele

Troppo sottile al momento della piega.
Comunque mai usato quel legno, magari lo fa...

Ciao
Luca

Io uso regolarmente il carpino nero, ed e' notevolmente soggetto a scagliarsi quando vien piegato. Ho provato molti modi (vapore, bollitura, calore secco e strutto) ma il risultato è sempre stato lo stesso. Anche il carpino con cui tiro al momento ha flettenti dritti

Quindi come sospettavo non regge la piega dei puntali.

Carissimi tutti, mi appresto ad una nuova avventura con un paletto di carpino nero trovato in un bosco ceduo vicino a casa, sono andato per una passeggiata con il pretesto di cercar funghi, ma con seghetto da potatore e roncola nello zainetto.
Oltre ad aver trovato una minima quantità di galletti e Hydnum repandum mi sono fatto un giretto nella speranza di un buon ramo di bagolaro o altro e ti trovo questa ceppaglia di Ostrya con un paio di fusti sorprendentemente dritti.
Mi sono concesso di prelevarlo di luna buona ma in ottobre anzichè in piena quiescenza invernale, tra le mie prime letture c'è stato il classico Arcs primitifs di Emmanuel Martin et Gery Bonjean, e l'autore considerava il periodo successivo all'estate un momento accettabile per il taglio.
Al prossimo post le domande di rito, Andrea